domenica 19 gennaio 2020

La Corredentrice



Il primo scopo della Redenzione fu ridare alle creature la vita divina, il Regno della Divina Volontà formato in Gesù e Maria, dal quale uscì la Redenzione, affinché grazie a questa potesse ritornare il Regno: 

“…Come potevo Io venire a redimere se non restituivo questi diritti alla mia  Volontà? Questi diritti, per venire a redimere, le furono restituiti nella mia Madre Celeste, nella mia Umanità, e solo perché ebbe questi primi diritti potei venire a (…) “Figlia mia, sarebbe assurdo e contro l’ordine divino non dare il primato  redimere, altrimenti non avrei trovato la via, né il luogo dove scendere; e la mia  Umanità si compromise con Essa a restituirle questi diritti a via di pene, per farla  regnare a suo tempo nell’umana famiglia. Perciò tu prega e, unita a Me, non  risparmiare il sacrificio della tua vita per una causa sì santa e divina, di amore più  eroico  e  grande  verso  tutte  le  creature”.
(…) “Figlia mia, sarebbe assurdo e contro l’ordine divino non dare il primato alla nostra Volontà, come difatti lo demmo. Posso dire che prima incominciò il  regno della Volontà Divina nella mia Madre Celeste, poi nella mia stessa Umanità, che possedeva tutta la pienezza della Volontà Suprema, e poi venne la Redenzione; e siccome Io e la Regina del Cielo, in virtù di questo regno che possedevamo nel suo pieno vigore, rappresentavamo tutta l’umana famiglia  come capi, per riunire tutte le membra disperse, potette perciò venire la  Redenzione. Fu proprio dal regno della mia Volontà che uscì la Redenzione. Se  Io e la mia Madre non lo avessimo posseduto, sarebbe stato un sogno, rimasto  nella nostra mente divina. Ora, essendo Io il Capo, il Re, il Salvatore e il vero sacrificatore del genere umano, a quello che c’è nel Capo hanno diritto le  membra; ciò che possiede la Madre hanno diritto di ereditarlo i figli. Ecco perché  la Redenzione; il Capo vuole sanare le membra e vincolarle a via di pene e di  morte, per fruire in esse la sua virtù di Capo; la Madre vuole riunire i figli, farsi  conoscere, per costituirli eredi di ciò che essa possiede. Ecco la necessità del tempo, in modo che, come dal regno della mia Volontà uscì la Redenzione come  atto primo, la Redenzione servirà come mezzo potente per comunicare alle  membra il regno che possiede il Capo; l’una e l’altro si daranno la mano.”  (Vol.  33°, 6-5-1934) 

Pablo  Martín  Sanguiao

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