mercoledì 19 agosto 2020

Il Mistero dell’Iniquità e il Nuovo Ordine Mondiale massonico



Il Mistero dell’Iniquità

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C) La crudeltà sionista si fonda sulla  perversa religione talmudica 

La brutalità omicida dei falchi sionisti d’Israele non è altro che  l’incarnazione della loro perversa religione talmudica; fin quando  saranno predominanti, in Israele, ed eserciteranno il loro potere e la loro  influenza sulle altre grandi potenze,169 il loro programma genocida ed imperialista rimarrà in gioco. Nel Trattato Minore del Talmud, Soferim  15, Regola 10, si afferma: “Questo è il detto di rabbi Simon ben Yohai: 
Tob shebe goyyim harog” (“Anche i migliori dei gentili dovrebbero essere  tutti uccisi”).170 “Il Talmud,” spiega Michael Hoffman (un esperto di  primo piano del Talmud), “definisce tutti coloro che non sono ebrei  come animali non-umani, e nello specifico esso disumanizza i gentili, in quanto non sarebbero discendenti di Adamo.”171 Nel suo libro, Hoffman  fornisce diversi esempi, al riguardo, dai quali traggo alcuni passi:

Kerithuth 6b: L’uso dell’unguento consacrato. “L’insegnamento dei nostri Rabbini è il seguente: Colui che versa l’olio consacrato sul gregge o sui vessilli, non è colpevole; se lo versa su di un  Gentile (goyim) o su corpi morti, non è colpevole. La legge è valida per gli animali e gli oggetti, perché è scritto: ‘Non si dovrà versare sul corpo di nessun uomo (Adamo) (Esodo, 30,32); e un animale  non è un uomo.’ 
“Riguardo al versarlo sui morti, [è plausibile] che sia esente da  colpa, perché dopo la morte si diventa cadavere, e non più uomo  (Adamo). Ma perché uno dovrebbe essere esente da colpa in caso dei gentili (goyim); non rientrano forse nella categoria dell’uomo  (Adamo)? No, è scritto: ‘Voi, mie pecore, siete il gregge del mio  pascolo’ [Ez 34,31]: ‘Tu sei un uomo (Adamo) ma i gentili (goyim)  non sono uomini (Adamo)’.”
Un altro esempio viene dal trattato Yebamoth 61a: “È stato  insegnato, e così R. Simeon ben Yohai afferma (61a), che avvicinarsi e inchinarsi (ohel) davanti alle tombe dei gentili (goyim) non  costituisce un atto d’impurità levitica, perché è stato detto ‘voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo’ [Ez 34,31]: ‘Tu sei un  uomo (Adamo) ma gli idolatri non sono uomini’.”172
Non sorprende quindi il fatto che i rabbini talmudici e i leader  politici sionisti professino lo stesso credo perverso e genocida anche al  giorno d’oggi. “Mille vite non ebraiche non sono degne dell’unghia di  un ebreo,” affermò il rabbino di Kiryat Arba, Dov Lior, durante il suo  elogio funebre di Baruch Goldstein, che uccise 29 religiosi islamici a  Hebron, il 25 febbraio 1994. “La nostra è la razza padrona,” ha detto  Lior, “Noi siamo gli dei di questo pianeta. Siamo differenti dalle razze  inferiori, così come loro lo sono dagli insetti. In effetti, paragonati alla  nostra razza, le altre sono solo bestie, animali, o al massimo gregge.  Le altre razze vanno considerate come feccia umana. Il nostro destino  è quello di governare sulle razze inferiori. Il nostro regno in terra sarà  governato dai nostri leader con pugno di ferro. Le masse leccheranno  i nostri piedi e ci serviranno come schiavi.”173 Sulla stessa falsariga si  è espresso il rabbino Yaacov Perrin: “Un milione di arabi non valgono  un’unghia di un ebreo.”174 “Il sangue ebreo non è lo stesso sangue di  un goy (letteralmente ‘bestiame’, cioè i gentili), ha spiegato il Rabbino  Yitzhak Ginsburg, difendendo alcuni dei suoi studenti colpevoli  dell’assassinio di una giovane araba, “Morte agli arabi!”175
Nel suo articolo “Cheerleading Genocide,” Kahlid Amayreh 
approfondisce la questione:

[Un] numero sempre più grande di rabbini affiliati alle due  congregazioni religiose più grandi d’Israele, gli ultra-ortodossi  Haredi ed i nazionalisti sionisti, stanno lanciando un editto dopo  l’altro, nei quali concedono ai soldati la facoltà di uccidere a volontà i civili palestinesi, inclusi i bambini, sulla base che in guerra tutta la popolazione nemica va considerata come combattente, inclusi i bambini. Si potrebbe pensare ad un’esagerazione, invece è propri così. Di recente, il rabbino Yisrael Rosen, direttore dell’Istituto  Tsomet, un seminario religioso a cui partecipano i coloni israeliani  della Cisgiordania, ha dichiarato: “Tutti i palestinesi devono essere  uccisi: uomini, donne, bambini, persino i loro animali.” Il rabbino  capo della città di Safad, Shmuel Eliyahu, ha recentemente chiesto allo Stato e all’esercito di impiccare i figli di un combattente  palestinese che il mese scorso aveva attaccato il Centro Merkav  Haarav, gestito da coloni israeliani a Gerusalemme Ovest, causando la morte di 8 studenti paramilitari talmudici, in ritorsione per  l’uccisione di oltre 130 palestinesi della striscia di Gaza, la maggior parte dei quali civili innocenti, compiuta dall’esercito israeliano.176

Secondo i principi della Legge Naturale, il popolo palestinese ha  il diritto di abitare e governare la propria terra natia, senza subire  conquiste, confische o espulsioni da parte degli immigrati ebrei. Come  disse il Cardinale Hinsley: “La Palestina appartiene agli arabi.”177 I governanti dello stato ebraico hanno ormai trasformato in enormi  campi di concentramento le poche aree rimaste della Palestina in cui  possono ancora abitare i palestinesi.

Padre Paul Kramer

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