domenica 21 marzo 2021

IL REGNO DEI GIORNI FELICI


 

PIANIFICAZIONE DIVINA RIVELATA 


La Formula della Creazione (triplice come la Trinità). 


Alla fine di ogni nostra settimana c’è un settimo giorno che per natura è diverso dagli altri. La tradizione vuole che anziché servire per il lavoro, esso  serva alla santificazione della nostra anima e al riposo del nostro corpo. Si  tratta della domenica. Stando alla Bibbia anche la Settimana della Creazione possiede la sua “domenica”, il suo settimo giorno, che è quello in cui Dio  smise di creare per “riposarsi”. 6 Questo ci permette di capire che la nostra  settimana e quella della Creazione hanno la stessa struttura, riassunta nell’espressione 6 + 1 = 7, dove il numero “6” rappresenta i giorni lavorativi, il numero “1” la domenica, e il numero “7” il totale dei due numeri addizionati. Fin qui nulla di nuovo.  

Quello che si presenta come nuovo (anche se si tratta di una verità antica che il tempo ha fatto dimenticare) è l’esistenza della Settimana universale, concepita da Dio per contenere il suo piano, chiamato “Piano di  Salvezza”. La struttura di questa terza Settimana è identica a quella delle prime due, perché contiene sette periodi piazzati nello stesso ordine. Detti  periodi sono sette millenni.  

Alcuni teologi rifiutano questa verità. Ma perché? I primissimi Padri  della Chiesa – S. Ireneo di Lione per esempio – hanno parlato apertamente  della Settimana universale. Anche se il tempo ha cancellato il ricordo di  questo loro insegnamento, ciò non basta per dire che detto insegnamento sia  da rigettare. Nella sua infinita sapienza Dio permette che in certi casi un velo  nasconda una data verità finché non ritorni per essa il tempo di riprendere  vita. Oggi per esempio il concetto di Settimana universale è di ritorno, e non  per iniziativa umana ma per iniziativa divina. È Dio che parla tramite i  Profeti cristiani contemporanei. Se ciò avviene in questo periodo di tempo, un motivo c’è sicuramente. Il motivo è che oggi nel campo del Signore il  grano che Gesù ha seminato due mila anni fa è giunto a maturazione.  Essendo arrivato il tempo della mietitura, prima di procedere Dio vuole  aiutare coloro che per amore non hanno cessato di mantenersi in suo  ascolto. Aiutarli come? Permettendo loro di riscoprire quello che il tempo ha  distorto o fatto dimenticare.  

Un altro esempio probante è quello che riguarda l’età dell’uomo. Alla domanda: «Da quanto tempo l’uomo vive sulla terra?», la scienza umana offre risposte che variano da uno scienziato all’altro, da un’epoca all’altra, mentre la verità, la sola e unica verità, è quella che Dio ci rivela. Il brano che segue,  scritto il 29 gennaio 1919 da Luisa Piccarreta, costituisce una prova, una  fra tante, di quanto appena detto. Gesù afferma che l’uomo è sulla terra da 6.000 anni. 7 Gesù si esprime in questi termini: 

Gesù a Luisa Piccarreta: «Figlia mia diletta, voglio farti sapere l’ordine della mia Provvidenza: in ogni corso di due mila anni ho rinnovato il mondo.  Dopo i primi due mila anni lo rinnovai col diluvio. Dopo i secondi due mila anni  i buoni e gli stessi santi sono vissuti dei frutti della mia Umanità, e a sprazzi  hanno goduto della mia Divinità. Ora siamo al termine dei terzi due mila anni,  e ci sarà una terza rinnovazione. Ecco perciò lo scompiglio generale. Esso non  è altro che un preparativo, appunto, a questa terza rinnovazione." 8 

Luisa Piccarreta non è l’unico Profeta che abbordi il tema della  Creazione dell’uomo. Ne parlano anche altri Profeti. Per esempio, il libretto “Cœurs Unis de Jésus et de Marie” 9 contiene rivelazioni analoghe. Una di queste ci permette di dedurre che la “Settimana universale” è formata da  sette periodi, e che adesso l’umanità si trova tra la fine del sesto periodo e  l’inizio del settimo. 10 La citazione seguente è la traduzione italiana del testo  che si trova alle pagine 15 e 16 di detto libretto.  

La Voce interiore all’anima in ascolto: «Sì, voi vi alzate all’alba di un nuovo giorno. Presso Dio mille anni sono come un giorno, e codesto giorno sarà simile a] una domenica: l’era dello Spirito Santo”. Mi sembrava che 4000 anni erano attribuiti al Padre, 2000 anni erano attribuiti al Figlio, e 1000 anni  erano attribuiti allo Spirito Santo."  

Questo messaggio, che per me possiede tutti i caratteri della veridicità,  ci permette di capire che i primi 4000 anni rappresentano la durata dell’Antico Testamento, mentre i successivi 2000 anni rappresentano la durata del Nuovo Testamento. Per completare il ciclo totale di 7000 anni  mancano 1000 anni. Questi mille anni sono quelli del millennio che l’Umanità sta iniziando ora. Esso è l’ultimo della storia perché viene in settima posizione, e come tale assume il ruolo della “Domenica”. Siccome la  struttura di questa terza settimana, detta universale, è identica a quella delle  due precedenti, se mettiamo assieme le strutture delle tre settimane, ne  ricaviamo una formula che, pur rimanendo semplicissima, è molto  eloquente:  

6 + 1 = 7 

6 + 1 = 7 

6 + 1 = 7 

Dov’è l’eloquenza di questa formula? I suoi significati si trovano non solo nella lettura orizzontale ma anche in quella verticale.  

Verticalmente: la prima fila di numeri è composta da tre “6”. Questi tre 6 rappresentano la pienezza del male [666]. 

Verticalmente: la seconda fila di numeri è composta da tre “1”. Questi tre 1 rappresentano la pienezza del bene [111].  

Verticalmente: la terza fila di numeri è composta da tre “7”. 

Normalmente questi tre 7 dovrebbero rappresentare qualcosa, ma cosa? Lo  studioso esegeta Martino Penasa, che ho interrogato per telefono, mi ha risposto che il numero 7 ripetuto tre volte [777] rappresenta “la perfezione –  o pienezza di vita – che l’uomo può realizzare durante la sua prova terrestre”. 

Per garantirmi la sua risposta, e completarla, mi ha poi fatto recapitare il  piccolo testo riprodotto in nota. 11  



Un cristiano un po’ istruito si accorge che l’ordine presente in questa Equazione proporzionale triplice è come un riflesso della Santissima Trinità, 13 e che il ruolo del millennio che sta iniziando 14 – settimo della storia  umana, e ultimo della serie – è quello di una domenica: la “Domenica” della  Settimana universale.  
Sapendo che il giorno domenicale ha come ragion d’essere la nostra santificazione spirituale e il nostro riposo fisico, la conclusione di tutto questo ragionamento è che il presente millennio, terzo dell’era  cristiana e ultimo della storia umana, sarà consacrato alla santificazione della collettività umana, un ideale che porta con sè la pace, la felicità, il benessere. L’umanità si accorgerà che detto millennio è quello che S. Giovanni descrive all’inizio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse, un “Millennio felice”.  
Dopo la presente Purificazione, il mondo sopravvissuto si accorgerà di essersi guadagnato, con la vittoria sull’anti-Cristo, il permesso di entrare nel Millennio felice, alias Regno messianico. 15 Una cosa è certa: il Millennio che S. Giovanni descrive all’inizio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse non s’è  mai visto prima d’oggi. È dunque normale che esso sia per il futuro. Futuro  prossimo o futuro remoto? I messaggi dei Profeti cristiani contemporanei ci  fanno capire che si tratta di futuro prossimo.  
Ciò che Dio fa, è pensato e realizzato nell’ordine. 16 La firma di Dio è riconoscibile nell’ordine presente in tutti i progetti da lui concepiti. 17   

Parvulis

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