Spiegando il quinto salmo, Sant'Agostino dice che "chi non è disposto a fuggire dal pericolo, vuole perire in esso". Quindi, in un altro luogo, egli esorta coloro che vogliono conquistare, e non perire, ad evitare le occasioni pericolose. "Nell'occasione di cadere nel peccato, prendi il volo, se desideri ottenere la vittoria". (Serm. 250 de temp.) Alcuni confidano stoltamente nella propria forza, e non vedono che la loro forza è come quella del lino posto nel fuoco. "E la vostra forza sarà come cenere di stoppa". (Isa. 1.31) Altri, confidando nel cambiamento avvenuto nella loro vita, nelle loro confessioni e nelle promesse fatte a Dio, dicono: Per la grazia del Signore, ora non ho alcun cattivo motivo per cercare la compagnia di una tale persona; la sua presenza non è nemmeno occasione di tentazioni: Ascoltate, voi tutti che parlate in questo modo. In Mauritania ci sono orsi che vanno alla ricerca delle scimmie, per nutrirsi di loro: appena appare un orso, le scimmie corrono sugli alberi, e così si salvano. Ma cosa fa l'orso? Si stende a terra come se fosse morto e aspetta che le scimmie scendano dagli alberi. Nel momento in cui vede che sono scese, scatta in piedi, le afferra e le divora. Così agisce il diavolo: fa sembrare morta la tentazione; ma quando un'anima scende e si espone all'occasione del peccato, egli risveglia la tentazione e la divora. Oh, quante anime miserabili, dedite alle cose spirituali, all'orazione mentale, alla comunione frequente e ad una vita di santità sono diventate, esponendosi all'occasione del peccato, schiave del diavolo!
Troviamo nella storia ecclesiastica che una santa donna, che si occupava del pio ufficio di seppellire i martiri, una volta trovò tra loro uno che non era ancora morto. Lo portò in casa sua e gli procurò un medico e una medicina, finché non guarì. Ma cosa accadde? Questi due santi (come potrebbero essere chiamati - uno di loro sul punto di essere un martire, l'altro dedicando il suo tempo alle opere di misericordia con tanto rischio di essere perseguitata dai tiranni) prima caddero nel peccato e persero la grazia di Dio, e, diventando più deboli a causa del peccato, in seguito rinnegarono la fede. San Macario riferisce un fatto simile riguardo ad un vecchio che soffrì di essere mezzo bruciato in difesa della fede; ma, essendo riportato in prigione, egli, sfortunatamente per se stesso, formò un'intimità con una donna devota che serviva i martiri, e cadde nel peccato.
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