giovedì 9 marzo 2023

Finirà il Male di nuocere? Mai. Sempre crederà di essere trionfatore… Ma l’ora verrà, l’ora finale, in cui il male sarà vinto e gli eletti saranno l’unico Popolo, eterno, santo, il Popolo vero del Dio vero.

 


Chiede Giovanni: «…Ma quando finirà il Male di nuocere? Forse che spunterà le sue saette contro il tuo Sacrificio? Si persuaderà d’esser vinto?» 

«Mai. Sempre crederà d’esser trionfatore, nonostante tutte le smentite che i giusti gli daranno. E il mio  Sacrificio non punterà le sue saette. Ma l’ora verrà, l’ora finale, in cui il Male sarà vinto e, in una bellezza  ancor più infinita di quale il tuo spirito prevede, gli eletti saranno l’unico Popolo, eterno, santo, il Popolo vero del Dio vero». 

«E noi ci saremo tutti?», chiedono gli Apostoli. 

«Tutti».13 

«E noi?», chiede il gruppo più numeroso dei discepoli. 

«Voi pure vi sarte tutti». 

«Tutti i presenti, o tutti quanti siamo discepoli? Siamo molti ormai, nonostante quelli che si sono separati». 

«E sempre più sarete. Ma non tutti sarete fedeli sino alla fine. Però molti saranno con Me in Paradiso.  Taluni avranno premio dopo espiazione, altri dal primo momento dopo la morte, ma il premio sarà tale  che, come dimenticherete la Terra e i suoi dolori, così dimenticherete il Purgatorio colle sue penitenziali  nostalgie d’amore». 

«Maestro, Tu ci hai detto che subiremo persecuzioni e martiri. Potremo allora esser presi e uccisi senza aver tempo di pentirci, oppure la nostra debolezza ci farà mancare di rassegnazione alla morte cruenta…   E allora?», chiede Nicolai d’Antiochia che è fra i discepoli. 

«Non te lo credere. Per la vostra debolezza di uomini non potreste infatti subire rassegnati il martirio.  Ma ai grandi spiriti, che devono testimoniare il Signore, viene dal Signore infuso un aiuto soprannaturale…». 

«Quale? L’insensibilità forse?». 

«No. Nicolai. L’amore perfetto. Essi giungeranno ad un amore tanto completo che strazio di tortura, che strazio di accuse, di separazione dai parenti, dalla vita, da tutto, cesseranno di essere cosa che deprime,  ma anzi tutto si muterà in base per alzarsi al Cielo, accoglierlo, vederlo, e perciò tendere le braccia e il  cuore alle torture per andare là dove già sarà il loro cuore: nel Cielo».14 

«Uno che muore così sarà allora, molto perdonato», dice un vecchio discepolo di cui non so il nome. 

«Non molto, ma del tutto perdonato, Papia. Perché l’amore è assoluzione, e sacrificio è assoluzione, e confessione eroica di fede è assoluzione. Vedi perciò che un triplice lavacro sarà sui martiri». 

L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO

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