Concludete, o uomini, che da tutta l’eternità non ho che un desiderio, quello di farmi conoscere dagli uomini e di farmi amare, desiderando stare incessantemente presso di loro”.
“Volete una prova autentica di questo desiderio che ora ho espresso? Perché ho ordinato a Mosè di costruire il Tabernacolo e l’arca dell’alleanza, se non perché avevo il desiderio ardente di venire ad abitare, come Padre, fratello, amico confidente, con le mie creature, gli uomini? Malgrado ciò mi hanno dimenticato, offeso con colpe senza numero. e perché si ricordassero, nonostante tutto, di dio loro padre e dell’unico desiderio che egli ha di salvarli, ho dato i miei Comandamenti a mosè, perché essendo tenuti ad osservarli, potessero ricordarsi del Padre infinitamente buono, tutto intento alla loro salvezza presente ed eterna.
Tutto ciò cadde ancora nell’oblio e gli uomini sono affondati nell’errore e nel timore, ritenendo faticoso osservare i Comandamenti come li avevo trasmessi a Mosè. Si sono fatte altre leggi conformi ai loro vizi, per osservarle più facilmente. A poco a poco, nel timore esagerato che avevano di me, mi hanno sempre più dimenticato e colmato di oltraggi. Intanto il mio Amore per gli uomini, miei figli, non si è mai fermato. Tuttavia, quando ho constatato bene che né i patriarchi né i profeti hanno potuto farmi conoscere e amare dagli uomini, ho deciso di venire Io stesso”.
Ma come fare per trovarmi in mezzo agli uomini? Non vi era altro mezzo che andare Io stesso, nella Seconda Persona della mia Divinità”.
“Gli uomini, mi conosceranno? Mi ascolteranno? Del futuro per me, niente era nascosto; a queste due domande rispondevo io stesso: ‘ignoreranno la mia presenza, pur essendo vicino a me. in mio Figlio mi maltratteranno, nonostante tutto il bene che farà loro. Nel Figlio mio mi calunnieranno, mi crocifiggeranno per farmi morire’. Mi fermerò per questo? No, il mio Amore è troppo grande per i miei figli, gli uomini! Non mi sono fermato là; riconoscete bene che vi ho amati, per così dire, più ancora del mio Figlio diletto, o per dire ancora meglio, più di me stesso. Ciò che vi ho appena detto è talmente vero che, se fosse bastata una delle mie creature per espiare i peccati degli altri uomini, mediante una vita e una morte simile a quella di mio Figlio, avrei esitato. Perché? Perché avrei tradito il mio Amore facendo soffrire una delle creature che amo, anziché soffrire Io stesso nel Figlio mio. Non avrei mai voluto far soffrire in tal modo i miei figli.
Ecco in breve il racconto del mio Amore fino alla mia venuta, mediante il Figlio mio, in mezzo agli uomini. La maggior parte degli uomini conosce tutti questi avvenimenti, ma ignora l’essenziale: che è stato l’Amore a condurre tutto!
Sì, è l’Amore, ecco ciò che voglio farvi notare in questo racconto che avete appena letto. Ora, questo amore è dimenticato. voglio ricordarvelo, perché impariate a conoscermi così come sono; perché non siate timorosi, come degli schiavi, verso un Padre che vi ama fino a questo punto. Vedete, in questo racconto noi non siamo che al primo giorno del primo secolo e vorrei condurlo fino ai nostri giorni: al XX secolo.
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