E senza fermarmi continuo il mio volo nel Divino Volere per accompagnarti nei tuoi atti, nel Sacramento della Penitenza. Ma, pur qui, quanta ingratitudine verso di Te, io trovo! Quanti abusi e profanazioni da parte di chi amministra il Sacramento e da parte di chi lo riceve! Ed allora, in questo Sacramento io metto il mio bacio su ogni goccia di quel Sangue Divino che si mette in atto sopra il peccatore pentito per scendere sulla sua anima e lavarlo ed abbellirlo e sanarlo e fortificarlo e restituirgli la grazia perduta; metto il mio grazie sulla tua mano che pone nelle mani del penitente le chiavi del Cielo che il peccato gli aveva strappato; ricambio col mio bacio ogni bacio pacifico del tuo perdono che Tu metti sulla fronte dell’anima pentita. Ma, ahi, quanti tuoi gemiti strazianti sento sfuggirti, o Divin Spirito, quando vedi avvicinarsi le anime a questo Sacramento del tuo Amore senza alcun dolore o, forse per abitudine o come per uno sfogo del cuore umano! Voglio consolarti per il grande tuo dolore nel vedere che la creatura molte volte invece di venire a trovare la vita dell’anima ed arricchirsi di Grazia, viene a trovare la morte o a sfogare le proprie passioni, riducendo il Sacramento ad una burla o ad una chiacchierata, ed il Sangue Divino invece di scender nell’anima come sacro lavacro, scende come fuoco che maggiormente isterilisce! Spirito Santo Amore, in quante Confessioni ti sento piangere mentre ripeti: ‘Ingratitudine umana, quanto sei grande! Dovunque cerchi d’offendermi e, mentre ti offro la Vita, tu ricambi in morte la stessa Vita ch’io offro!’ Mi unisco alla tua pena e piango con Te in ogni Sacramentale Confessione, ed a nome di ogni penitente vengo io a prendere su di me ogni goccia di quel Sangue Divino; vengo a darti il mio Grazie!, vengo ad accogliere riconoscente ogni tua grazia divina ed a mettere il mio piccolo ricambio d’amore sul tuo Amore penante!
Ed il mio amore, gareggiando col tuo Amore, non si arresta, o Spirito Santo Amore. Percorro tutti i tabernacoli del mondo per venire a consolare il tuo inenarrabile dolore che geme in ciascuna Ostia sacramentale. Col Sacramento dell’Eucaristia, mio dolce Gesù, le anime non ricevono la sola vita loro, ma è la stessa tua Vita che si dà a loro per formare la tua Vita in esse; ed in ogni Comunione vuoi far crescere e sviluppare questa tua Vita in loro così che ogni creatura possa dirti: ‘Io sono un altro Te, Cristo Gesù!’ Eppure, quanto pochi ne profittano! Ed io metto il mio pianto nel tuo pianto quando, rompendo i veli dell’Ostia che Ti coprono, Ti trovo bagnato di pianto perché Tu conosci bene la sorte che Ti aspetta nello scendere nei cuori delle creature! Voglio allora farti scudo con la mia vita quando la creatura, ripetendoti la tragedia della tua Passione, Ti fa trovare le armi per ferirti! Voglio lenirti ogni ferita e consolare anche il tuo gran dolore di quando la creatura, appena consumate le specie sacramentali, invece di pressarti a restare con lei, Ti costringe ad uscire bagnato di lacrime. Mio dolce Gesù, voglio quietare il tuo pianto ed il pianto del Santo Spirito, baciando ed asciugando ogni vostra lacrima e nascondendole nei miei Vi amo, Vi benedico e Vi ringrazio; mi rendo presente in ogni vostro gemito segreto per tenervi compagnia e consolarvi, dandovi in ogni Ostia consacrata il mio continuo ricambio d’amore per rendere meno doloroso il vostro penare.
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