Il Mistero dell’Iniquità
F) L’odierna religione ebraico-talmudica NON È la religione dell’Antico Testamento
Le mostruose dottrine contenute nella Cabala e nel Talmud sono assolutamente contrarie agli elevati insegnamenti spirituali che Dio aveva rivelato agli ebrei, e che furono custoditi gelosamente nell’Arca dell’Alleanza. Il talmudismo dei sionisti è una versione contraffatta dell’ebraismo, non è altro che un paganesimo occulto che si nasconde sotto una facciata esteriore di ebraismo, che – al contrario – è stato un vero e proprio miracolo morale. Dio aveva scelto un uomo, Abramo, e l’aveva distolto dal paganesimo caldeo di Ur, e da quell’uomo aveva fatto nascere una nazione santa, “un popolo separato dagli altri popoli” – in una parola, un popolo consacrato all’unico vero Dio.
Il Primo Comandamento dell’Alleanza impone il culto esclusivo all’Unico Dio: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù. Non avrai altri dei al di fuori di Me”. (Es 20,1)322 Dio fece avvertire gli ebrei da Mosè affinché non cadessero nel culto pagano, che ancor’oggi viene praticato dalla Massoneria e dal cabalismo: “State bene in guardia per la vostra vita…perché, alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle…tu non sia trascinato a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle.” (Dt. 4,15-19)
Dio promise che la Sua benedizione sarebbe rimasta con loro, a condizione che il popolo d’Israele osservasse i Comandamenti che aveva dato loro: “Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra... se osserverai i comandi del Signore Dio tuo... il Signore lascerà sconfiggere davanti a te i tuoi nemici... ti metterà in testa e non in coda... se obbedirai ai comandi del Signore tuo Dio.” (Dt. 28:1-13)
Dio mandò Mosè ad avvertire il popolo d’Israele che i pagani sarebbero stati una trappola, per loro: “perché tu serviresti i loro dei, e ciò diventerebbe una trappola per te.”(Es. 23:33) Dio li avvertì che la Sua maledizione li avrebbe colpiti, se si fossero allontanati dall’Alleanza:
Il Signore lancerà contro di te la maledizione… la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mani, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente... finché non ti abbia eliminato dal paese, di cui stai per entrare a prender possesso... (la Palestina)...
Il Signore darà come pioggia al tuo paese sabbia e polvere… Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici… Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia323... costruirai una casa, ma non vi abiterai...un popolo, che tu non conosci, mangerà il frutto della tua terra e di tutta la tua fatica... sarai oppresso e schiacciato ogni giorno; diventerai pazzo per ciò che i tuoi occhi dovranno vedere... Perché non avrai obbedito alla voce del Signore tuo Dio… servirai i tuoi nemici che il Signore manderà contro di te… essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché ti abbiano distrutto…
Il Signore manderà contro di te anche ogni altra malattia e ogni flagello… voi rimarrete in pochi uomini… il Signore gioirà a vostro riguardo nel farvi perire e distruggervi; sarete strappato dal suolo... e il Signore vi disperderà fra tutti i popoli, da un’estremità fino all’altra; … fra quelle nazioni non troverai sollievo e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; la tua vita ti sarà dinanzi come sospesa ad un filo… non sarai sicuro della tua vita. Manderò contro di voi il terrore... sarete sconfitti dai nemici, quelli che vi odiano vi opprimeranno... spezzerò la vostra forza superba... vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati, manderò contro di voi la spada, vindice della Mia alleanza… Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto ma vi opporrete a me… anch’io mi opporrò a voi con furore... vi disperderò fra le nazioni e vi inseguirò con la spada sguainata… a quelli che fra di voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione, nel paese dei loro nemici… (Dt 28; Lev 26)324
La storia del popolo d’Israele, riportata dai loro stessi testi sacri, testimonia la continua infedeltà verso l’Alleanza ed il loro culto verso falsi dei pagani. Quando Mosè scese dal monte Sinai con le Tavole della Legge, trovò gli Israeliti impegnato nel culto di un idolo dei Cananei, il vitello d’oro. Dio aveva inviato tra loro i suoi profeti, mettendoli in guardia contro il castigo divino, ma il popolo d’Israele aveva perseguitato quei profeti, giudicandoli pazzi. È tutto scritto nel Libro dei Profeti.
Infine fu il profeta Daniele a dire:
…Così si è riversata su di noi l’esecrazione scritta nella legge di Mosè… perché abbiamo peccato contro di lui… Tuttavia noi non abbiamo supplicato il Signore Dio nostro, convertendoci dalle nostre iniquità e seguendo la Tua verità (Dn 9,11-13)
Dio avvertì gli Ebrei che sarebbero rimasti ciechi, se avessero abbandonato la strada dell’Alleanza, e questo fu confermato da Isaia e Davide (Is 6,10; Sal 69,24). Per questo motivo, quando giunse tra noi Gesù Cristo a compimento delle Scritture, gli ebrei non lo riconobbero per quel che era, e cioè il Messia predetto da Mosè e dai profeti. Rifiutato dagli ebrei, Gesù pianse per Gerusalemme, dicendo:
Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata. (Lc 19,42-44)
Gli ebrei non riconobbero la mano castigatrice del Signore dietro a tutte le sofferenze che avevano patito. Dio aveva detto a Mosè:
Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli, e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto Io gli comanderò.
Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. (Dt. 18,18-19)
Quel profeta era Gesù Cristo, ma il popolo d’Israele non udì le parole che Egli pronunciò in nome del Padre Eterno – e pertanto subirono la maledizione di Mosè; tuttavia, i loro leader continuano a condurli lungo la strada sbagliata: essi non cercano il regno di Dio, col quale Dio promise di benedire tutte le nazioni della terra grazie al seme di Abramo (Gen 18,18). No, essi cercano un Messia di loro piacimento, uno che serva i loro falsi dei e che annienti le nazioni. Per questo Gesù disse loro: “Voi scrutate le Scritture… ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. Ma voi non volete venire a Me per avere la vita... non crediate che sia Io ad accusarvi davanti al Padre; C’è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me, perché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come potete credere alle Mie parole?” (Gv 5,39-40;45-47)
“Io sono venuto nel nome del Padre Mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.” (Gv 5,43
Padre Paul Kramer
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