LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
Le colpe del popolo sono due. Questo devono sapere i cieli. Prima colpa: il popolo ha abbandonato me, sorgente di acqua viva.
Uno può anche abbandonare una sorgente d’acqua viva per un’altra sorgente d’acqua viva. È una scelta tra due cose uguali, identiche.
Quello che è grave, è questo: il popolo ha abbandonato la sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l’acqua.
Questo i cieli devono sapere. Vi è un popolo più stolto e più insipiente di Giuda e Israele? Solo il suo popolo è capace di questo. Ecco il suo peccato.
Scava cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l’acqua per morire di sete. Se non è stoltezza questa, vi sarà altra stoltezza sulla terra?
Almeno fossero cisterne con acque melmose. Vi sarebbe l’acqua e insieme la melma. Invece proprio il nulla. Sono cisterne che non trattengono l’acqua.
14Israele è forse uno schiavo, o è nato servo in casa? Perché è diventato una preda?
Quali sono i frutti del peccato di Israele? Esso è divenuto una preda. Ma lui non è stato scelto dal Signore per essere una preda, un bottino di guerra.
Lui non è stato scelto per essere schiavo, neanche per nascere servo in casa, cioè per essere figlio di servi. Lui è nato per essere libero.
Israele è forse uno schiavo, o è nato servo in casa? Perché è diventato una preda? Nulla di tutto questo si addice al popolo del Signore.
Il popolo del Signore non è nato per la schiavitù, ma per la libertà. Non è stato concepito per essere schiavo, ma figlio. Lui è il figlio primogenito di Dio.
Questa la sua stupenda verità, realtà, statuto. Ha abbandonato il suo Dio, è divenuto schiavo, figlio di schiavi, una preda.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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