giovedì 26 novembre 2020

SANTA TERESA DI GESÙ DOTTORE DELLA CHIESA

 


Riflettendoci, però, mi par prima conveniente parlarvi alquanto della pace offerta dal mondo e dalla nostra sensualità. E' vero che molti libri ne trattano, e meglio che non ne sappia far io; ma essendo voi tanto povere, può darsi che non possiate comperarli e che nessuno ve li dia in elemosina, mentre questo scritto rimarrà in monastero e vi troverete tutto riunito. 

 Intorno alla pace del mondo potreste cadere in vari inganni. Ve ne dirò alcuni da cui vi sarà facile dedurre gli altri. 1 

Oh, le ricchezze!... Certe persone hanno in abbondanza quanto loro abbisogna e molti denari nello scrigno sono persuase di soddisfare a ogni loro dovere solo con astenersi dai peccati gravi. Godendo di quel che hanno, elargiscono di tanto in tanto qualche elemosina, non pensando neppure che di quei beni non sono proprietari, ma semplicemente amministratori. Il Signore li ha loro affidati perché li distribuissero ai poveri, e gli dovranno rendere ragione anche del tempo che li terranno nello scrigno senza soccorrere i bisognosi nelle loro necessità. – Ma questo non ci riguarda, se non per indurci a supplicare il Signore ad illuminare quelle persone affinché si tolgano da tanto inganno per non incorrere nella sventura toccata al ricco avaro. 2 Ringraziate Sua Maestà che vi ha volute povere, riconoscendo in ciò una sua grazia particolare. 

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