venerdì 25 dicembre 2020

Lettere di Sant'Agostino

 


LETTERA 8 


Scritta nello stesso tempo (388-91). 

Nebridio chiede ad A. come mai le potenze celesti possano inviarci  visioni e sogni durante il sonno. 

NEBRIDIO AD AGOSTINO 

1. Nessun proemio, nessun esordio mi sembra opportuno, data la  mia impazienza di entrare in argomento. Come avviene, Agostino  mio, o qual è la via di cui si servono le potenze superiori, intendo  dire le celesti, quando piace loro farci vedere dei sogni mentre  dormiamo? Qual è, dico, la via: cioè, in che modo fanno questo,  con quale artifizio, con quali meccanismi, con quali strumenti o  malie? Stimolano forse l'anima nostra per mezzo dei nostri pensieri cosicché anche noi, pensando, immaginiamo queste cose? Oppure  ce le offrono e ce le fanno vedere dopo averle formate nel loro  corpo o nella loro fantasia? Ma se le formano nel loro corpo, ne  viene come conseguenza che anche noi, quando dormiamo, abbiamo altri occhi corporei interni per mezzo dei quali vediamo ciò  che essi hanno formato nel loro corpo. Se invece per queste  immagini non sono aiutati dal loro corpo, ma le dispongono nella  loro fantasia e in questo modo giungono alla nostra e nasce la  rappresentazione fantastica che è il sogno, perché io, ti domando,  con la mia potenza fantastica non sono in grado di indurre la tua a  generare quei sogni che io stesso prima mi sono formato in essa?  Certamente anch'io ho la fantasia, ed ha la capacità di immaginare  quello che voglio, sebbene non produca in te assolutamente alcun  sogno; però m'accorgo che è il nostro stesso corpo a generare in  noi i sogni. Infatti non appena esso ha avuto qualche cosa, per  l'intimità che lo lega all'anima, c'induce a simulare la stessa cosa  per mezzo dell'immaginazione in modi strani. Spesso, dormendo,  quando abbiamo sete sognamo di bere; ed avendo fame ci par  quasi di star mangiando, e lo stesso vale per molte altre cose di  questo genere che, quasi per uno scambio, si trasferiscono dal  corpo nell'anima attraverso la fantasia. Non meravigliarti se, data la  loro oscurità e la mia imperizia, questi fenomeni sono stati spiegati  con scarsa eleganza e precisione: cercherai di farlo tu per quanto ti  sarà possibile. 

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