lunedì 4 gennaio 2021

L'INFERNO NEGLI OCCHI DELLA MENTE

 


LA REALTÀ DELL'INFERNO: STORIE DI PERSONE CHE HANNO VISITATO L'INFERNO E LE APPARIZIONI DEI DANNATI


S. Francesco Girolamo e il peccatore ostinato

Nell'anno 1707, S. Francesco. Girolamo predicava, come era sua abitudine, nel quartiere della Città di Napoli. Parlava dell'Inferno e dei terribili castighi che attendono i peccatori ostinati. Una sfrontata cortigiana (prostituta), che viveva lì, turbata da un discorso che suscitava il suo rimorso, cercò di ostacolarlo con scherzi e grida, accompagnati da strumenti rumorosi. Mentre stava in piedi vicino alla finestra, la Santa gridò: "Bada, figlia mia, di resistere alla grazia; prima di otto giorni Dio ti punirà." L'infelice creatura crebbe solo più chiassosa. Trascorsero otto giorni, e il santo predicatore capitò di essere di nuovo davanti alla stessa casa. Questa volta era silenziosa; le finestre erano chiuse. Gli uditori, con il volto sgomento, dissero alla Santa che Caterina (che era il nome della donna cattiva) aveva poche ore prima di morire improvvisamente. "È morta!" ha ripetuto. "Bene, che ci dica ora quello che ha guadagnato ridendo dell'Inferno. Chiediamole." Pronunciò queste parole in un tono ispirato, e tutti si aspettavano un miracolo. Seguito da una folla immensa, salì alla camera della morte, e lì, dopo aver pregato per un istante, scoprì il volto del cadavere, e disse a gran voce: "Caterina, dicci dove sei ora." A questa convocazione, la donna morta alzò la testa, mentre apriva i suoi occhi selvaggi; il suo volto prese in prestito il colore, i suoi lineamenti assunsero un'espressione di orribile disperazione, e con una voce triste, pronunciò queste parole: "All'inferno; sono all'inferno." E subito, tornò nelle condizioni di un cadavere.
"Ero presente a quell'evento," dice uno dei testimoni, "ma non ho mai potuto trasmettere l'impressione che ha prodotto su di me e gli astanti, né quello che sento ancora ogni volta che passo quella casa e guardo quella finestra. Alla vista di quella dimora sfortunata, sento ancora il grido pietoso: 'All'inferno, sono all'inferno.'"

Con timore e tremore compi la tua salvezza (Filippo. 2:12).

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