mercoledì 17 aprile 2024

L'amore penetra

 


21 febbraio 2024

Messaggio di Gesù

"Diventare segno di Dio" (Letture della Messe: Giona 3:1-10, Salmo 50, Luca 11:29-32)

Mia piccola Maria, nella prima lettura si leva un grido nella grande città di Ninive. Giona avverte: "Pentitevi, o la città sarà distrutta in quaranta giorni". Gli abitanti ascoltano e accolgono la sua chiamata, e il re e i cittadini, grandi e piccoli, ricchi e poveri, fanno penitenza, si vestono di sacco e digiunano, ma soprattutto fanno ammenda del loro peccato, distogliendo il cuore dal male. Questo è il sacrificio gradito a Dio: non che l'uomo si strappi le vesti e faccia sacrifici, ma che si converta, che cambi il suo cuore dall'essere malvagio all'essere buono. Una volta che il cuore di una persona è cambiato, il suo intero comportamento e la sua vita cambiano, essendo diretti verso il bene. Di fronte al pentimento di Ninive, Dio ritira la sua mano che era pronta a colpirla e riprende ogni intenzione di distruzione.

Anche oggi, quanti messaggi vengono dati, quante profezie autentiche annunciano in nome di Dio i tempi che annunciano la grande purificazione che sta già avvenendo. Se gli uomini si convertissero, se volgessero lo sguardo al Padre Celeste, le punizioni annunciate verrebbero ritirate. Se molti dovessero fare ammenda, molti di questi avvertimenti sarebbero limitati e mitigati. Se però non si verifica alcun cambiamento, queste profezie si avvereranno nella loro pienezza. La profezia, anche se vera, è sempre relativa e condizionata dal comportamento e dalla risposta dell'uomo.

Non è Dio che vuole la punizione, ma essa diventa necessaria per la salvezza dell'uomo. Il Santissimo Padre interviene sempre e opera spinto dall'amore in ogni azione, e anche la Sua giustizia deriva dal Suo amore per aiutare le persone affinché non si disperdano, perché non si perdano. La sua posizione è sempre quella di dare sofferenza ed espiazione allo scopo della salvezza. È simile a quando un bambino sta per cadere in un precipizio; affinché non cada e non muoia, come il genitore deve usare una forte presa per impedirgli di cadere, così fa il Padre con le sue creature.

Perché le persone non si convertono? Poiché non credono, non hanno fede. Dicono di aver bisogno di segni per le loro credenze, non comprendendo che Dio ha già dato il segno supremo in Suo Figlio, crocifisso e risorto. Ora Egli chiede che voi stessi, vivendo la vostra croce e risurrezione, innestati in Cristo, diventiate segni per il vostro prossimo, perché creda ancora. Ognuno di voi che si converte diventa essenziale per tutti, diventando segno di luce che emana lo splendore che illumina le tenebre tutt'intorno.

Meditate su come, con solo dodici persone in quanto apostoli, si scatenò l'esplosione di un mondo interamente pagano, che si rivolse alle realtà divine nell'unico Dio e Signore.

Quand'è che una persona cambia il suo cuore e fa ammenda per il suo brutto passato? Quando imparano ad amare, quando l'amore penetra, quando c'è l'incontro con il proprio Signore e, conoscendolo, l'uomo lo ama con un amore che ha la priorità nel cuore e scarta il resto che non gli appartiene, ciò che è superfluo, vano e contrario a Lui.

Nell'amore di Dio scoprite un tesoro prezioso, che dà valore autentico a ciò che va cercato e sperimentato, e acquistate la forza di allontanare e vincere ogni male, ogni tentazione e ogni peccato che prima vi tenevano prigionieri. Solo allora c'è un segno. Identificati con Cristo crocifisso e risorto, voi prendete il suo annuncio e chiamate i vostri fratelli e sorelle, avendo la lucidità e il vigore di chiamarli alla conversione, non solo per i tempi predetti per mezzo delle profezie dei vari castighi annunciati, ma già per il loro giudizio personale, per la vita individuale di ogni persona che ha bisogno di ricevere la salvezza per la sua eternità.

Vi benedico.

Piccola Maria

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