“Prete, hai paura! Perché vieni a perdere tempo. Non vedi che blateri, tu non preghi con fede”.
“Beh, tu mi dici che soffri molto, vuol dire che la mia povera preghiera ha un certo valore, che conta. Fin dall’inizio non ho mai avuto paura di te, anzi ora mi sento molto più forte e coraggioso di prima”.
“Allora sei superbo”!
“Sì, è vero, ho una natura piuttosto orgogliosa e tu me l’hai risvegliata. Se l’orgoglio mi aiuta a non avere paura, a bastonarti più forte per liberare Tobia, va bene così, mi fa piacere. Io mi sento coraggioso e mi sento più forte di te perché il più Forte di tutti è dalla mia parte e mi sostiene. E poi anche la Madonna è più forte di te, ti porta via le anime e ti schiaccerà il capo”.
“Sono ancora qui e quindi non è vero. Tobia non lo puoi liberare, è mio e io sono il più forte”. “E tu stai attento!”, mi dice, con aria minacciosa, con la volontà, prima o poi, di farmela pagare.
“Ma sei sicuro di essere il più forte: io credo che più forte di tutti è Colui che sta sull’altare, guardalo, riconoscilo, apri gli occhi”.
“Io vedo lo stesso anche senza aprire gli occhi, ma non mi interessa”.
“Ora ce l’hai sopra il capo, vuoi dirgli che sei tu il più forte? Ah, ora taci, non hai il coraggio; hai paura che ti dia una botta in testa e ti rimandi all’inferno, al tuo posto! Non gli dici neppure che questo giovane è tuo. Sei proprio falso. Ti direbbe: “Guarda che sono morto io in Croce, l’ho comprato io con il mio Sangue”.
Aggiungo poi: “Stanco di bastonate, te ne andrai anche da questo giovane, umiliato, sconfitto, con la coda fra le gambe”.
“No, io rimango sempre qui perché hanno pagato con il sangue e me l’hanno comandato, io devo rimanere”. (Sono molte le ripetizioni del demonio, e di conseguenza anche mie, perché ci siamo trovati per diverso tempo ogni settimana; anche lui accusa i limiti di memoria).
“Ma non è possibile vendere una persona a Te per fargli del male: non è proprietà dei satanici, ma di Cristo. E poi cosa credi di guadagnare nel farlo soffrire? Ci rimetti ancora di più. Hai fatto morire anche Cristo sulla Croce e ora ne porti le conseguenze; con il suo Sangue Egli ha pagato e paga per la salvezza di tutti gli uomini”.
“Ma l’inferno è pieno di anime”.
“Tu sei falso, l’inferno è pieno di demoni e vi torturate l’un l’altro la vita; per questo senti il bisogno di uscire per stare un po’ meglio. E poi Tobia ama molto il Signore, prega molto, anche se tu lo torturi. Anche lo portassi al suicidio con la tua violenza morale, il Signore lo salverebbe, perché non sarebbe una scelta libera”.
“Hai spinto anche il prete con la maledizione a fare materialmente cose che non voleva, nei momenti in cui condizionavi la sua libertà, agivi a nome suo perché tu lo possedevi e per questo ha sofferto molto. Cosa ci hai guadagnato? Lui ha guadagnato molti meriti che gli serviranno per bastonarti, per sostenere altri Tobia nella dura battaglia e al lontanarti da loro”. (Il demonio cerca di contestare, di negare).
“Anche Tobia con la sofferenza offerta al Signore, salverà l’anima sua e dei suoi familiari e parenti. Non vedi che sei un illuso, poco intelligente, non sai fare i conti, non sai leggere il Progetto di salvezza di Dio”. Il demonio cerca di cavarsela dicendo:
“Io non so niente, io non so niente”.
“Tu te ne andrai cacciato per sempre da Tobia, umiliato e sconfitto come tante volte ti ha cacciato la Madonna dalle anime, dai suoi figli che ha portato in cielo”.
“Non è vero, non è vero”!
“Come non è vero? Me l’hai raccontato tu più volte”. “Beh, fatti gli affari tuoi e va a farti un giro: questi sono affari miei”.
“Ti sbagli, questi sono affari miei, perché Tobia è di Cristo e Cristo mi ha mandato ad annunciare il Vangelo e a cacciare i demoni”.
“Io non so, io non so niente”.
“Come non lo sai? Mi hai detto che sai tutto il Vangelo a memoria: vattene tu a fare gli affari tuoi; Tobia è mio perché è di Cristo”.
“Quante volte ti devo dire che io non posso andarmene perché mi hanno comandato di stare qui, perché me l’hanno venduto con patto di sangue”?
“Allora hai ucciso o fatto uccidere tu suo padre”. Il demonio sghignazza soddisfatto di quello che ha fatto e aggiunge: “Intanto io sto qui perché sono il più forte”.
“Sei il più forte finché non arriva uno più Forte di te, quello che ti mette a tacere quando Lo poso sul tuo capo. Sei il più forte finché Cristo non ti dice: “Vattene nel fuoco eterno”.
“Sei intelligente, ma non arrivi a conoscere la sapienza di Dio. Con essa collabori quando Egli ti concede di possedere e far soffrire qualche creatura umana per redimere l’anima sua e altre persone care. Questo è il sapiente progetto di Dio che tu non conosci e senza saperlo collabori per la salvezza dei peccatori. Quando sarà la sua ora ti farà correre all’inferno, come ti è successo molte volte.
Tu per istinto diabolico rincorri le anime per portartele all’inferno, ma Colui che è più Forte di te, perché grande nell’amore e infinitamente misericordioso, ti passa avanti e le porta in cielo. Tu mi dici illuso, ma tu sei tanto più illuso di me; dici di essere intelligentissimo e poi ti lasci giocare”.
Il demonio dopo un certo silenzio reagisce così: “Tu sei stupido, stupido, stupido: prete stupido, prete stupido, prete stupido”.
Tenta di continuare a lungo, per disturbare e interrompere la preghiera, perché è proprio la preghiera a farlo soffrire molto!
FRATELLO ESORCISTA
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