Il Sangue e l'amore
La Comunione del Sangue completa quella dell'amore, e quella dell'amore prepara quella del Sangue: il Sangue e l'amore comunicano all'anima la Divinità. L'anima si abbandona a queste operazioni segrete della grazia e crede di nascondersi, di seppellirsi in Dio. Questo nascondimento indica invece esporsi alla luce più viva, abbagliante, sovrumana degli splendori di Dio. Indica salire l'ardua montagna, avvolta di caligine densa, ma vedere in essa e sentire, ed essere veduta e sentita da Dio.
E questa la sua partecipazione alla vita del Mistero. Vi si sale tutte le volte che l'anima si prostra a' piè della Croce: tutte le volte che l'anima è unita alla Passione, alla vita, all'amore di Gesù.
Per virtù dei Misteri della Sacra Umanità si penetra e si vive in quelli dell'augusta Divinità.
Ma, più si sale e meno si vede e meno si comprende Iddio, come chi salendo, resta abbagliato dalla luce sfolgorante del sole e si perde nell'ampiezza dei cieli.
O Signore, il Re sapiente Ti chiedeva la Sapienza celeste, in. tuendo forse, in essa, la virtù del Mistero della Redenzione: io Ti chiedo, o Signore, il Sangue prezioso che mi dà i tesori della Redenzione e, con essa, la Sapienza celeste.
0 Signore, non potendo accogliere che imperfettamente le effusioni della tua carità, non posso che rispondere e corrispondere imperfettamente.
Ebbene, o Gesù, intendo di offrirti, ad ogni istante, tutti i sentimenti della vita, quelli gustati e offerti e quelli che scaturiranno ancora al richiamo della tua grazia.
Voglio essere docile, pronta, disposta a tutte le tue espansioni, ma voglio evitare ogni ansia, ogni ricerca perché so che il tuo spirito e la tua grazia trionfano nella semplicità. q. 17: 23 aprile
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
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