I messaggi della Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)
20-09-2020
È il momento di avere forza, di avere fede. I momenti in cui abbiamo più forza, nella vita, sono i momenti difficili. I momenti difficili sono i momenti in cui riflettiamo su quanto è grande la forza divina. Quanto è grande! Allora oggi, in questa domenica, mi piacerebbe che faceste questa meditazione: quanto è grande la forza di Dio per il mondo in questo anno di battaglie.
Soprattutto tu che oggi sei qui – ma anche tu che non sei qui presente: ovunque tu sia, sei unito al Cuore della Madre della Pietà, che porta tutti i cuori alla Santissima Trinità – ti invito a ringraziare. Perché vi invito ringraziare? Perché il demonio vuole il rumore, la lamentela, lo scoraggiamento, la guerra, la menzogna. Mentre Dio è vittoria. Allora, quando sei davanti a una croce, pensa alla vittoria. Quando ho preso mio Figlio tra le braccia, ho visto la vittoria. Non ho riflettuto sul fatto di tenere un figlio morto tra le braccia, ma sulla vittoria di Dio nel mondo. E così dovete fare anche voi. In questo momento, non discutete.
Quest’anno è passato in fretta, ma ha portato l’uomo a vivere un momento diverso, un momento direi perfino speciale, affinché l’uomo riflettesse un po’ di più sul timore di Dio, sul rispetto a Dio. Nella bellissima catechesi che da tanti anni, in questo santuario, evangelizza il Brasile e il mondo, Dio ci ha sempre proposto questa riflessione: dove finirà il mondo, se l’uomo non si converte? Cosa riceverà l’uomo? Cosa raccoglierà l’uomo, se non si converte?
È necessario pregare, agire, fare il bene. Spesso chi fa il bene non ha il riconoscimento degli uomini, ma noi non abbiamo bisogno del riconoscimento apparente del mondo, ciò di cui abbiamo bisogno è la benedizione di Dio. Allora fai sempre il bene. È tempo di fare il bene! Ci sono molte persone, in quest’anno, che soffrono, che si sentono abbandonate, e il modo migliore per aiutare qualcuno è pregare. Spesso non sei presente come vorresti essere nella vita di qualcuno ma, se preghi, la preghiera arriva fino a quella persona così amata, che sia padre, madre, figlio, giovane. Devi sempre essere un uomo di fede che supplica Dio per le necessità spirituali, materiali e temporali dell’umanità. Allora non perdere la tua fede. Non permettere a te stesso di perderti.
Da qui in avanti dovrai avere molto questa consapevolezza: è un tempo di giustizia divina, è il tempo della giustizia di Dio. Allora non perdere la fede, segui la strada giusta, segui i passi di Gesù, abbi una vita di santità, cerca la santità, respira questo alimento celeste che avete ricevuto. Molti di voi oggi hanno la grazia di vedere quanto è grande lo Spirito Santo di Dio che ci unisce a Cristo, che ci unisce al Padre. Oggi puoi stare unito al Padre, unito a Gesù, attraverso lo Spirito Santo, ricevendo i doni, condividendo questi doni.
È un tempo diverso. È un avvertimento che il mondo deve vedere, e l’uomo deve lottare per essere un uomo nuovo. Forse l’umanità non si è ancora svegliata. Il nemico ha portato l’uomo a un adagiamento talmente grande che io vi dico, figli: l’uomo non si sveglierà così facilmente. Si ostina nella disobbedienza, nell’incredulità, nella mancanza di responsabilità.
Anche per voi che ascoltate la catechesi del Cielo, quanto è difficile vedere i vostri limiti! Non pensate a giudicare gli altri, ognuno pensi a se stesso: rifletti su quanto sei pieno di limiti, sul fatto che tante volte non hai pazienza, non hai umiltà, non hai la sapienza per vincere gli ostacoli presenti sul tuo cammino. Quante volte ti manca il dono del silenzio, il dono dell’obbedienza, il dono della preghiera. È necessario pregare, meditare, vivere, avere questa pienezza, l’anima felice, l’anima in pace.
Se osservi, oggi il male vuole avvelenare l’uomo. Il bersaglio principale oggi è l’uomo: la famiglia, i nostri bambini, i nostri giovani. Per questo dobbiamo accendere la fiamma dello Spirito Santo, così come questo sole che, nonostante le piccole gocce di pioggia, ci indica che è necessario che lo Spirito Santo ci illumini, affinché possiamo ricevere Cristo, la Misericordia. Perché, cosa vi ha detto Gesù nel bellissimo messaggio per i 33 anni? Che Egli è la misericordia. Quando il nemico ti spaventa, sii misericordioso. Forse l’umanità non ha ancora capito che la misericordia è l’ultima tavola di salvezza. Dovete aggrapparvi alla misericordia.
La Valle, dedicata all’Immacolata Concezione, è di Gesù Misericordioso. Non dimenticate mai questo. In tutto, qui, vedrete la misericordia. Nella provvidenza: nulla vi mancherà. Nulla manca all’uomo di fede, perché l’uomo di fede condivide, l’uomo di fede non si basa sulle cose materiali del mondo, anche se lotta e il suo lavoro gli fornisce qualcosa di buono, è sempre disposto a condividere. L’uomo di fede si abbandona totalmente, non teme, confida, crede, spera. Allora sono molte le benedizioni che – non dico riceverete – ma già avete ricevuto, e queste benedizioni devono propagarsi.
Se oggi vi dicessi “riceverete benedizioni”, le avete già ricevute. Qui avete la presenza di Gesù, qui avete la presenza della misericordia di Gesù, qui avete il Cuore di Gesù che zampilla per ciascuno di voi, che vi tocca profondamente. Ed è necessario che questa benedizione porti frutto.
Il tempo della giustizia è un tempo in cui tu, figlio di Dio, sei davanti al Padre; in cui tu, figlio di Dio, sei davanti al Figlio; in cui tu, figlio di Dio, sei davanti allo Spirito Santo. Perché raccogli quello che semini. Quindi nessuno può dire: “Io raccoglierò fiori, perché tutta la mia famiglia prega”. La tua famiglia prega, ma dipende anche dalla tua preghiera. Se non preghi, non sei unito alle cose di Dio. Dio non schiavizza nessuno, Dio ci chiede molto poco del nostro tempo, del nostro giorno, ci lascia liberi e ci benedice nel lavoro, ci benedice nel cammino quotidiano, ma se tu ti allontani dal cammino di Dio, il demonio ti fa cadere molto facilmente. Mentre se sei sulla via di Dio, hai la forza per vincere il demonio.
Allora è necessario che tu capisca che questo tempo di giustizia è un tempo molto speciale. Perché ognuno deve avere la responsabilità dei suoi atti. È chiaro che ogni figlio di Dio ha il suo lato peccatore, quel lato che molte volte commette errori, e spesso sbaglia anche per eccesso di lotte. Ma i santi hanno ottenuto il merito della santità sbagliando anche loro e correggendosi. Allora tu che oggi desideri essere di Dio, pensa a quello che ci ha detto Gesù: la Terra passa, ma noi abbiamo un incontro che ci porta da questa Terra al Padre, al Cielo. Abbiamo bisogno di questa Terra. Da quando nasci, nasci per compiere una missione che Dio ti ha affidato. Che sia come padre, madre, sacerdote, giovane missionario, figlia religiosa, Dio ti ha affidato una missione. Una missione bellissima.
Allora dobbiamo cercare questa preparazione, perché arriverà la sofferenza. Come ha detto Gesù, nessuno è libero dalle malattie. L’uomo si ammala, anche perché l’uomo stesso contribuisce affinché la sua carne sia ogni giorno più limitata, più debole, più malata. Allora deve avere forza, deve avere fede, deve avere prudenza, deve essere obbediente, deve saper vivere il momento presente.
Cos’è il momento presente? Quest’anno state facendo un’esperienza diversa dagli altri anni. In questo anniversario non c’è una moltitudine di persone (restrizioni per distanziamento sociale), ma potete stare certi che esiste una moltitudine molto più grande, oggi, che è devota di questo santuario. Perché la sofferenza fa maturare, fa crescere spiritualmente. Ed è questo che l’umanità ha bisogno di capire. Per arrivare alla Resurrezione, Gesù è morto per ciascuno di voi. Allora, per arrivare a una grazia più grande, dovete passare per le battaglie, per le sofferenze, per le difficoltà, per le malattie, per le epidemie, ma Dio è più grande di tutto questo. Non dimenticatelo mai.
Ecco perché Gesù ci fa vedere che l’amore di Dio, la misericordia di Dio, la bontà di Dio è molto più grande di ogni sofferenza. In questo tempo molti hanno dovuto restituire – perché tutto è un dono di Dio – qualcuno che amavano molto. Quando riconsegni a Dio il figlio, il padre, la madre, sul momento è un dolore, ma poi c’è la consolazione di sapere che esiste il Cielo, che esiste il regno celeste. E la speranza della resurrezione.
Allora noi, figli, siamo chiamati da Dio a una vita pienamente benedetta, nonostante le prove. Perché esse verranno. È tempo! È un tempo in cui state lottando per qualcosa, non siete qui tanto per stare, siete qui perché state lottando per qualcosa. State piangendo per quel malato, per quel giovane che oggi non ha la gioia perché non ha una giovinezza sana, piena di salute e di fede. Perché la salute non è solo fisica, è anche quella dell’anima. Un’anima debilitata, indebolita, rende il corpo molto più sofferente che se fosse ferito.
Quanti bambini vengono abbandonati, quanti bambini vengono assassinati. C’è mancanza di amore, di maturazione. Cosa ha portato il peccato alle persone? Spesso non riesci nemmeno a dire una parola, né ad argomentare qualcosa, perché è talmente tanto il peccato che preferisci il silenzio, la misericordia. Infatti, come cercherai di correggere qualcosa che dipende dalla correzione di ciascuno? E non tutte le persone hanno il cuore aperto, figli miei, per essere quello che Dio vuole. È per questo che Gesù ci porta questa soavità, ma non smette di avvisarci riguardo a questo tempo giusto, che è il tempo che voi figli state vivendo proprio adesso. Perché è importante capire che il tempo della giustizia è qui sulla Terra.
Allora voi vivrete questo tempo, nel quale vedrete tutto quello che seminate. Se arriva una sofferenza, non pensare mai che la causa sia Dio, no, la causa sono le azioni, sono i peccati. Dio ti chiede sempre di convertirti, di avere una vita di abbandono, una vita di preghiera. Dalla prima catechesi data in questo santuario fino alla catechesi di oggi, Dio ha sempre fatto una richiesta fortissima, ma l’uomo non ascolta questa richiesta. Non si abbandona, non confida, non prega, non fa la sua parte, non compie la sua missione.
Ecco perché il Cielo oggi ci chiede questa ricerca: avere sete di Dio, sete di stare nel Cuore di Dio. E quello che dovete fare, davanti a questo insegnamento, è convertirvi. Non aspettare l’altro, no. A volte aspetti l’altro e non fai quello che Dio vuole che tu faccia e che sei già pronto per fare. Non percorrere la via sbagliata, percorri la via della giustizia divina, che è Cristo. Dio è giusto. Allora bevi da questa fonte misericordiosa.
Lottate, figli, perché le sfide ci saranno sempre, nessuno sarà libero dalle battaglie, che siano malattie o epidemie, depressioni o tristezze, ogni tipo di dolore, sia fisico che spirituale. Allora sii pronto, Dio ci ha resi pronti. Non vi dico che sarete benedetti, siete già benedetti. Da anni. Fin da quando nasci sei una benedizione di Dio, sei una grazia di Dio.
La madre, quando riceve un figlio, riceve una grazia, una benedizione di Dio. E perché le madri oggi non fanno questo? Perché l’uomo ha perso la felicità di sapere che la vita è una grazia e una benedizione di Dio. Se l’uomo – mi riferisco al padre e alla madre – sapesse che il figlio è una benedizione e una grazia di Dio, non lo ucciderebbe. Se l’uomo sapesse che il bambino è una benedizione e una grazia di Dio, non farebbe violenza a un bambino.
Ma in questo mondo oggi le persone hanno perso la fede in Dio. Nessuno ha rispetto per Dio. Anche davanti a una epidemia, l’uomo vive come se tutto fosse tranquillo, ma sa che non tutto è come vuole. Per quanto egli sia perso, non è cieco, e vede che il mondo oggi ha bisogno di conversione, di santità, di riflessione. Perché egli credeva che avrebbe potuto andare lontano, e improvvisamente vede che a volte non può andare nemmeno così vicino. La paura oggi è conseguenza delle azioni.
Per questo Gesù ha detto: non avere paura, abbi fede. Sii obbediente. Chi è obbediente è diverso. Cercherà di rispettare il prossimo più debole, cercherà di rispettare quello che ha più bisogno di rispetto. Se riflettete su quello che Gesù vi ha insegnato in questi 33 anni capirete che voi, figli che avete questo cammino, che avete questa preparazione, dovete supplicare molto Dio in favore di quelli che non l’hanno.
In questo momento, voglio darvi la mia benedizione.
la Madonna benedice tutti
Ho supplicato la grazia della conversione, della santità delle nostre famiglie. Quando Gesù parla della conversione della famiglia, della santità della famiglia, è perché dentro la famiglia c’è il giovane, c’è il bambino, c’è il padre, la madre. Dentro la famiglia c’è la Chiesa, il sacerdote. Perché i sacerdoti hanno una famiglia: oltre ad essere padri spirituali di una grande famiglia, essi hanno una famiglia. Allora, se la famiglia si converte, come ci ha insegnato Gesù nella grande catechesi di questa domenica, noi riusciamo ad alleviare la sofferenza del mondo.
A volte non siete ancora in grado di vedere quanto potete alleviare la sofferenza del mondo attraverso la conversione e la santità delle famiglie nel mondo intero. Allora chiediamo a Dio questa grazia. Anche se arriva il dolore, anche se arriva la malattia, la misericordia ci sta guidando alla vittoria. Allora chiedi molto a Gesù di guarire la tua famiglia perché, se la famiglia è un esempio, essa trasforma il mondo. Spesso è difficile credere nel potere dei grani del santo rosario. Forse è difficile credere che una famiglia che si converte trasforma il mondo. Ma lo trasforma, figli.
Ecco perché quest’anno ha dato un segno così forte che le famiglie hanno bisogno di preghiera e conversione, e che Gesù Misericordioso è la nostra fonte di salvezza. Per questo vogliamo dire insieme: “Gesù, ti affido la mia famiglia e le famiglie del mondo intero”.
Affida la tua famiglia con il cuore, figlio. Affida questa comunità, affida il Brasile, il mondo, la Santa Chiesa, chiedi a Gesù per ciascuno, per quelli che si sono persi, per quelli che non hanno la bellissima vista della fede. Vale di più vedere con gli occhi della fede che con gli occhi del corpo. Gli occhi della fede ti fanno vedere quello che sembra invisibile, ti fanno vedere quanto Dio è presente nella tua vita.
Nessun commento:
Posta un commento