sabato 21 novembre 2020

VISIONE DELL'INFERNO DI SANTA TERESA D 'ÁVILA

 


Per molto tempo il Signore mi aveva dato molte grazie, già menzionate, e anche maggiori, quando un giorno, essendo in preghiera, mi trovai improvvisamente, mi sembrava, in anima e corpo all'Inferno.

Compresi che il Signore voleva farmi vedere il luogo che i demoni avevano preparato per me lì, e io l'avevo meritato per i miei peccati.

È durato pochissimo tempo; tuttavia, anche se ho vissuto per molti anni, trovo impossibile dimenticarlo.

L'ingresso mi sembrava un tunnel lungo e stretto, simile a un forno molto basso, buio e stretto.

Il pavimento aveva l'aspetto di fango, o meglio, fango molto sporco e un odore pestilenziale, pieno di rettili velenosi.

In fondo c'era una cavità aperta nel muro, come un armadio, dove mi sono ritrovato chiuso in modo molto stretto.

Il tormento interiore è tale che non ci sono parole per definirlo, né si capisce come sia realmente.

Nella mia anima, ho sentito un tale fuoco che non sono in grado di descriverlo.

Nel corpo, il dolore era incomparabile!

In questa vita ho sperimentato dolori molto forti e, nelle parole dei medici, sono i più grandi che si possano sopportare; come, per esempio, quando tutti i miei nervi si sono ridotti al punto da essere stordito.

Non parlo più di molti altri tipi di dolore, e anche di alcuni (direttamente) causati dal Demone.

Tuttavia, posso dire che tutto questo non era niente in confronto a quello che ho vissuto lì.

E la cosa peggiore era sapere che questo sarebbe stato infinito, non sarebbe mai cessato!

Sì, ripeto, tutto il resto si può chiamare niente, in relazione all'agonia dell'anima:

È una stretta, un annegamento, un'afflizione così intensa e accompagnata da una tristezza così disperata e struggente, che non so come spiegare un simile stato!

Paragonarlo alla sensazione che le nostre anime vengano sempre tirate fuori non è sufficiente, perché, in tal caso, sarebbe come se qualcuno mettesse fine alla nostra vita.

Qui (all'Inferno), è l'anima stessa che va in frantumi.

Il fatto è che non so come descrivere quel fuoco interiore e quella disperazione, che si sovrappongono a così grandi tormenti!

Non ho visto chi li ha causati, ma mi sono sentito bruciare e distruggere.

Peggio, ripeto, sono quel fuoco e quella disperazione che mi consumavano interiormente!

In un luogo così pestilenziale, senza aspettarsi consolazione, è impossibile sedersi o sdraiarsi, né c'è posto per questo.

Mi hanno messo in una specie di crepa scavata nel muro.

I muri stessi, sorprendenti da vedere, travolgono e tutto soffoca lì.

Ovunque, oscurità molto oscura; non c'è luce.

Non capisco come, senza chiarezza, si vede tutto, provocando dolore agli occhi ...

In questa occasione, il Signore non voleva che vedessi più di tutto all'Inferno.

Da un altro punto di vista, ho visto cose orribili nel punire alcune dipendenze. Sembravano molto più orribili agli occhi!

Dato che non provavo tanto dolore, non mi hanno causato tanta paura come nella prima visione, in cui il Signore voleva che io sentissi veramente quelle torture e quell'afflizione dello spirito, come se il corpo le stesse soffrendo.

Com'è stato, non lo so, ma ho capito che era una grande grazia per il Signore volere che vedessi, con i miei occhi, ciò che la Sua Misericordia mi aveva salvato.

In verità, non è niente ascoltare, o anche solo meditare, sulla diversità dei tormenti, come ho fatto in altre occasioni, anche se raramente.

La mia anima non è destinata a lasciarsi trasportare dalla paura.

Ha letto che i demoni attenuano le anime e infliggono loro altri tormenti.

Tutto questo non è niente in confronto alle vere piume, che sono molto diverse.

In una parola, sono tanto diversi (in peggio) quanto il contorno è diverso dalla realtà.

Bruciare qui sulla Terra è una sofferenza molto lieve, paragonata a quel fuoco all'Inferno.

Ero così terrorizzata, e sono ancora terrorizzata mentre scrivevo, anche se sono passati quasi sei anni!

Da tanta paura ho l'impressione di avere freddo.

Da allora, se ricordo bene, ogni volta che ho sofferenza o dolore, tutto ciò che può accadere sulla Terra mi sembra niente.

Penso che, in parte, ci lamentiamo senza motivo.

Questa, ripeto, è stata una delle grazie più grandi che il Signore mi abbia fatto.

Mi ha aiutato immensamente, sia a perdere la paura delle tribolazioni e contraddizioni di questa vita, sia a fare uno sforzo per sopportarle, ea ringraziare il Signore per avermi liberato, come ora mi sembra, da tali perpetui e terribili mali !

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