MARTA ROBIN
Marta Robin è una mistica francese dei nostri tempi (1902-1981). Innumerevoli mali di inspiegabile natura paralizzano progressivamente il suo corpo, impedendole non solo di muoversi ma anche di deglutire.
Vive senza più mangiare né bere, e quando i medici vogliono farla bere per forza, il liquido introdotto per bocca fuoriesce dal naso.
Il suo unico nutrimento, per cinquant'anni, è l'Eucaristia! «Secondo la testimonianza di numerosi sacerdoti, l'Ostia sfuggiva dalle loro dita come aspirata dall'essere di Marta, che entrava subito in estasi».
Affamata e assetata di Dio, in Dio si perde e vive.
Il suo corpo, oltre ad essere martoriato dall'interminabile digiuno, riceve, negli ultimi trent'anni della sua vita, i segni della Passione di Cristo: sulle mani, sui piedi, sul petto e sulla fronte.
Non mangia, non beve e perde pure sangue!
Di fronte a questo caso, i medici rimangono sconcertati e impotenti. La scienza non sa dare delle risposte, in quanto non può indagare su una creatura che vive solo perché così è scritto nei piani del Creatore.
Marta Robin, infatti, non vegeta nel suo letto d'inferma, come si potrebbe ragionevolmente pensare.
Viene scelta da Gesù come fiamma per propagare un incendio d'amore su tutta la terra, in una nuova Pentecoste; e questo, a partire dalla sua parrocchia, per poi espandersi in ogni luogo, mediante i "focolari", comunità di anime sante.
Ed è lei il punto di riferimento. Dalla sua stanza buia - in quanto i suoi occhi non sopportano la luce - conforta, guida, consiglia, incoraggia, aiuta tutti coloro che l'avvicinano: gente comune, suore, sacerdoti, alti prelati...
L'Eucaristia è il Pane della sofferenza e dell'amore. E Marta Robin è «fenomeno di sofferenza» e «serafino d'amore»: vivendo di sola Ostia, ostia diventa.
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