Risposta alle principali obiezioni
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Ma la “Comunione sulla lingua” non è forse contraria all’igiene?
Si è cercato di far credere anche questo: che la “nuova prassi” della “Comunione sulla mano” è più… igienica! Ma è del tutto pretestuoso, perché il toccare la lingua a un fedele che si comunicava era talmente raro che non poteva certo giustificare un cambio di metodo! Comunque, si può benissimo affermare che mai, in tutta la storia della Chiesa, si siano trasmesse malattie attraverso la “Comunione nella bocca”! Poi, è assolutamente falso che la saliva sia, per se stessa, un veicolo di trasmissione di malattie. Se così fosse, bisognerebbe abolire le banconote, i libri, le riviste; bisognerebbe non baciare più nessuno, neppure i parenti; bisognerebbe non parlare neppure con chi ti spruzza addosso saliva, e via dicendo! Ma poi, è forse “igiene” dare in mano l’ostia consacrata a persone che, prima, hanno toccato maniglie, passamani di case e di negozi, sostegni su autobus e taxi, hanno stretto le mani ad amici, hanno maneggiato denaro che pure accumula milioni di bacilli sui polpastrelli e sulle mani? E che “igiene” si osserva dando la “Comunione in mano” a zingari, a mendicanti, a barboni, a semi-dementi… abitualmente lerci e con mani sudice?.. Una volta, invece, con la distribuzione della “Comunione sulla lingua”, il sacerdote, prima di celebrare, doveva, ancora in sagrestia, lavarsi le mani; e questo gesto lo doveva ripetere ancora all’inizio della “liturgia eucaristica”, come era espressamente prescritto dalla “Institutio Generalis”134. Inoltre, il sacerdote, se gli doveva succedere di toccare la lingua del fedele comunicante, si lavava subito le dita con l’acqua dell’ampollina, sempre disponibile sull’altare. E non parliamo, qui, anche del permesso di dare la Comunione sotto le due specie, perché, permettendo ai singoli di intingere la particola nel calice, è pure facile che avvenga la caduta di gocce del “Sangue di Cristo”; ciò che direi quasi inevitabile somministrandola ai timidi, ai malati di nervi, ai frettolosi, ai disattenti, ai faciloni, ai maleducati e ai… malintenzionati!..
del sac. dott. Luigi Villa
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