Il Mistero dell’Iniquità
Appendice I
Quali sono i contenuti mancanti del Terzo Segreto?
Trascrizione rivista e corretta del discorso tenuto da Padre Paul Kramer alla Conferenza The Fatima Challenge, a Roma, il 4 maggio 2010.
Prima di affrontare la questione dei contenuti della parte mancante del Terzo Segreto, oggi vi è stato detto che in realtà una parte mancante del Terzo Segreto non esiste; lascio ad altri il compito di rispondere in maniera dettagliata a quest’affermazione.
Chi sta dicendo la verità?
Voglio tuttavia sottolineare il fatto che, a questo riguardo, se il Cardinale Bertone ha detto la verità quando ha affermato che non esiste il cosiddetto “quarto Segreto”, e cioè che non esiste una parte mancante del Terzo Segreto e nessun testo nascosto, allora molte altre persone hanno mentito, nel corso degli anni. Perché delle due l’una: o dicono la verità loro, o la dice il Cardinale Bertone.
Il 2 settembre 1952, Padre Joseph Schweigl si incontrò con suor Lucia, a Coimbra. Era stato inviato da Papa Pio XII. Dopo essere tornato a Roma si recò al Russicum, dove viveva, e lì fece rapporto ai suoi confratelli sul fatto che il Terzo Segreto era diviso in due parti. Una riguardava il Papa – e quella parte del Terzo Segreto riguardante il Papa, come sappiamo, è stata rivelata il 26 giugno 2000. Padre Schweigl disse tuttavia che esisteva un’altra parte del Terzo Segreto, di cui però non poteva divulgare i contenuti. Ma egli aggiunse: “logicamente, si tratta del testo che segue “l’eccetera” messo da Suor Lucia nella sua Quarta Memoria, “in Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede ecc.”.
Abbiamo poi l’affermazione fondamentale rilasciata dal Cardinale Ratzinger in un’intervista a Vittorio Messori, pubblicata nel novembre 1984. In essa, il Cardinale Ratzinger affermò che il Terzo Segreto riguarda “i pericoli che minacciano la Fede e la vita del cristiano, e dunque (la vita) del mondo.” In quella parte del Segreto che è stata rivelata il 26 giugno 2000, non v’è niente che riguardi i pericoli che minacciano la Fede.
E ricordiamoci dell’allora Vescovo di Leiria-Fatima, Il Vescovo Cosme do Amaral, il quale affermò presso l’Università delle Scienze di Vienna – se non mi ricordo male nel 1984 – che il Terzo Segreto ha a che fare con la perdita della Fede. Egli fece uno specifico riferimento alla perdita della Fede che sarebbe avvenuta su continenti interi!
Fatima e le Sacre Scritture
Si tratta di un’affermazione molto importante, se la colleghiamo a quella del Cardinale Ratzinger. Perché quando il Cardinale Ratzinger parlava dei pericoli della Fede e della vita del cristiano, egli faceva riferimento ad altre apparizioni Mariane, nonché alle Sacre Scritture, e cioè al fatto che ciò che è contenuto nel Terzo Segreto corrisponde alle Scritture e a quello che è stato menzionato più e più volte in molte altre apparizioni Mariane.
Riferendosi alle Scritture, il Cardinale Ratzinger parla dei testi escatologici, specialmente quando usa il termine novissimi. Alcuni hanno provato surrettiziamente a suggerire che quando si parla delle “ultime cose” (i novissimi), in realtà stiamo parlando della morte, del giudizio universale, del Paradiso e dell’inferno – le quattro ultime cose. Ma non può certo essere questo ciò di cui parlava il Cardinale Ratzinger, né è questo ciò di cui parlò la Madonna. Se vogliamo apprendere le ultime quattro cose possiamo tranquillamente studiare il catechismo, dove ne viene fornita una spiegazione più che dettagliata. La Madonna, ovviamente, non è giunta tra noi dal Cielo per impartire una semplice lezione di catechismo!
Quando il cardinale parlava dei novissimi, stava facendo riferimento a ciò che secondo il profeta Daniele sarebbe avvenuto alla fine dei tempi – le ultime cose; o, come diremmo in Greco, eschata, “le cose escatologiche”, i testi escatologici della Scrittura. È questo il Terzo Segreto, ed ancora una volta si arriva alla questione della perdita della Fede.
Nella sua Seconda Lettera ai Tessalonicesi, San Paolo parlava della Grande Apostasia, che dovrà avvenire prima dell’apparizione del figlio della perdizione, dell’uomo del peccato; in altre parole, dell’Anticristo. San Paolo, in quella lettera, affermava che il mistero d’iniquità sta già operando tra noi. Se esaminiamo attentamente la storia dell’umanità ed in particolar modo quella della Chiesa, possiamo tracciare – secolo per secolo, epoca per epoca – il continuo svolgersi di questo mistero dell’iniquità.
Il culmine del mistero dell’iniquità
Il mistero dell’iniquità raggiungerà il suo culmine in ciò che è stato predetto nel Segreto di Fatima; anzi, più precisamente nella parte non ancora pubblicata del Terzo Segreto di Fatima. È per questo motivo che Papa Giovanni Paolo II, parlando del Terzo Segreto, disse che non voleva rivelarlo perché pensava che fosse a rischio di scatenare del sensazionalismo.
In un’altra occasione, anche il Cardinale Ratzinger ha usato quello stesso termine, “sensazionalismo”, in relazione al Terzo Segreto.
Se consideriamo ciò che è stato già affermato dalle autorità più credibili della Chiesa in merito al Terzo Segreto di Fatima, siamo in grado di sapere i suoi contenuti, anche se non nei dettagli. È proprio quello di cui vi parlerò oggi.
Venerdì, invece, approfondirò maggiormente la questione del mistero dell’iniquità e la sua rivelazione all’interno del Terzo Segreto di Fatima.
Padre Paul Kramer
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