venerdì 19 febbraio 2021

Il dramma della fine dei tempi

 


La Chiesa durante la tempesta.

( Sesto articolo agosto 1885 )


San Gregorio Magno, nei suoi luminosi commenti su Giobbe, apre le più profonde prospettive su tutta la storia della Chiesa. È che egli stesso era visibilmente animato da questo spirito profetico versato in tutte le Scritture.
Contempla la Chiesa, alla fine dei tempi, sotto la figura di Giobbe umiliato e sofferente, esposto alle perfide insinuazioni della sua donna e alle critiche amare dei suoi amici; lui, davanti a chi in altri giorni si levavano gli anziani, e i principi vegliavano in silenzio.
La Chiesa, dice molte volte il grande Papa, verso il termine del loro pellegrinaggio sarà privato di ogni potere temporale; anche se cercherà di rimuovere ogni punto di appoggio sulla terra. Ma va più lontano, e dichiara che sarà spogliata della lucentezza stessa che proviene da i doni soprannaturali.
"Si ritirerà, dice, il potere dei miracoli, sarà tolto la grazia delle guarigioni, scomparirà la profezia, diminuirà il dono di una lunga astinenza, gli insegnamenti della dottrina, cesseranno i prodigi miracolosi. Questo non vuol dire che non ci sarà nulla di tutto questo; ma tutti questi segni non brilleranno più apertamente e in mille modi, come nelle prime età. Sarà anche l'occasione propizia per compiere un meraviglioso discernimento. In quello stato umiliato della Chiesa crescerà la ricompensa dei buoni, che si aggrapperanno a lei unicamente al fine di beni celesti; per quanto riguarda i malvagi, non vedendo in essa alcuna attrattiva temporanea, non avranno più nulla da nascondere, e si mostreranno così come sono" 21.
Che parola terribile: si taceranno gli insegnamenti della dottrina!
San Gregorio proclama altrove che la Chiesa preferisce morire a tacere. Perciò ella parlerà : ma il suo insegnamento sarà ostacolato, la sua voce sarà soffocata; essa parlerà : ma molti di coloro che dovrebbero gridare sui tetti non oseranno farlo per timore dei uomini. E questo sarà l'occasione di un discernimento temibile.

San Gregorio ritorna spesso su questa verità, che ci sono nella Chiesa tre categorie di persone : gli ipocriti o i falsi cristiani, i deboli e i forti. Ora, in questi momenti di angoscia, gli ipocriti si toglieranno la maschera e manifesteranno apertamente la loro apostasia segreta; i deboli, purtroppo, periranno in gran numero, e il cuore della Chiesa ne sanguinerà; infine, molti degli stessi forti, troppo fiduciosi nella sua forza, cadranno come le stelle del cielo.
Nonostante tutte queste pungenti tristezze, la Chiesa non perderà né il coraggio né la fiducia. Sarà sostenuta dalla promessa del Salvatore, contenuta nelle Scritture, che questi giorni saranno abbreviati a causa degli eletti. Sapendo che gli eletti saranno salvati nonostante tutto, si consegnerà, nel più grande splendore della tempesta, alla salvezza delle anime con un'energia infaticabile.


II


Infatti, nonostante il terribile scandalo di quei tempi di perdizione, non bisogna pensare che i piccoli e i deboli si perderanno necessariamente. Il cammino di salvezza rimarrà aperto, e la salvezza sarà possibile per tutti. La Chiesa avrà mezzi di preservazione proporzionata all'entità del pericolo. E solo quelli tra i piccoli periranno, perché hanno abbandonato le Ali di vostra madre, sarete preda dell'uccello rapace.
Quali saranno questi mezzi di conservazione? Le Scritture non ci danno nessuna indicazione su questo punto; ma noi possiamo formulare congetture senza temerarietà.
La Chiesa ricorderà l'avvertimento dato da Nostro Signore per i tempi di raccolta e distruzione di Gerusalemme, e applicabile, secondo il parere degli interpreti, all'ultimo inseguimento.
"Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, annunciata dal profeta Daniele, essere nel luogo santo (chi legge, capisca!), allora quelli che sono nella Giudea fuggano sui monti...
Pregate che la vostra fuga non sia in inverno o di sabato, perché ci sarà allora grande tribolazione, che non c'è stata dall'inizio del mondo fino ad ora, né ci sarà. E se non si accorciano quei giorni, non si salverebbe uomo vivente; ma in attenzione ai Eletti saranno abbreviati quei giorni" 22.

Secondo queste istruzioni del Salvatore, la Chiesa salverà i piccoli dal loro gregge per mezzo della fuga; Ella li salverà preparerà rifugi inaccessibili, dove le zanne della Bestia non li raggiungeranno.

Ci si può chiedere allora come ci saranno rifugi inaccessibili, quando la terra sarà piena e solcata di vie di comunicazione. Bisogna rispondere che Dio provvederà per se stesso alla sicurezza dei fuggitivi. San Giovanni ci fa intravedere l'azione della Provvidenza. Nel capitolo 12 dell'Apocalisse, ci presenta una Donna rivestita dal sole e coronata da stelle; è la Chiesa. Questa Donna soffre i dolori del parto; perché la Chiesa dà alla luce Dio in le anime, in mezzo a grandi sofferenze. Davanti ad essa si scommette un grande drago rosso, immagine del diavolo e delle sue continue imboscate.
Ma la Donna fugge nel deserto, "in un luogo preparato da Dio stesso, in modo che lì la sostengano per milleduecentosessanta giorni" 23. Questi 1260 giorni, che sono tre anni e mezzo, indicano il tempo della persecuzione dell'Anticristo, come risulta dai altri passi dell'Apocalisse. Quindi, durante questo tempo la Chiesa, nella persona dei deboli, fuggirà nel deserto, nella solitudine; Dio stesso si prenderà cura di tenerla nascosta e nutrirla.
La fine dello stesso capitolo contiene dettagli su questa fuga. Si hanno dato alla Donna due grandi ali d'aquila, per trasportarla al deserto. Il drago cerca di inseguirla, e la sua bocca vomita dietro lei acqua come fiume; ma la terra soccorre la Donna, ed assorbe il fiume.
Queste parole enigmatiche designano qualche grande meraviglia che Dio realizzerà in favore della sua Chiesa; la rabbia del drago verrà a morire a i suoi piedi.
Tuttavia, mentre i deboli pregheranno con sicurezza in una solitudine misteriosa, i forti e i coraggiosi combatteranno formidabile, alla presenza del mondo intero, con il drago scatenato.

III

Infatti, è fuori di ogni dubbio che ci sarà, negli ultimi tempi, santi di una virtù eroica. All'inizio, Dio ha dato alla sua Chiesa gli Apostoli, che abbatterono l'impero idolatra, e la fondarono e poggiarono sul proprio sangue. Alla fine gli darà anche figli e difensori, probabilmente né santi né minori.
Sant'Agostino esclama, pensando a loro : "Rispetto ai santi e i fedeli che ci saranno allora, che cosa siamo noi? Ebbene, per mettervi alla prova il diavolo, che noi dobbiamo combattere al prezzo di mille pericoli, sarà scatenato, quando ora è legato. E tuttavia, aggiunge, è da credere che già nel giorno di oggi Cristo ha soldati abbastanza prudenti e forti, per poter sviare con saggezza, se necessario, tutte le sue imboscate, e sopportare con pazienza gli attacchi del nemico, anche quando è innescato" 24.
Sant'Agostino si domanda poi : Ci saranno ancora conversioni, in quei tempi di perdizione? I bambini saranno ancora battezzati, malgrado i divieti del mostro? I santi avranno allora il potere di strappare anime dalle fauci del drago furioso? Il grande Dottore risponde affermativamente a tutte queste domande. Nessun posto e Le conversioni saranno più rare, ma per questo saranno più sorprendenti. Certamente, e come regola generale, bisogna che Satana sia legato per poterlo spogliare 25; ma, in in quei giorni, Dio sarà felice di mostrare che la sua grazia è più forte che il forte stesso, nel suo innesco più furioso.
Ognuno può vedere da sé quanto sono confortanti queste verità.
Ma chi saranno i santi degli ultimi tempi? Ci piace pensare che fra loro ci saranno dei soldati. L'Anticristo sarà un conquistatore e comanderà agli eserciti; ma troverà davanti a lui legioni Tebane, eroi di questa razza gloriosa e indomabile che ha i Maccabei per predecessori, e che conta tra le sue righe i Crociati, i contadini della Vandea e del Tirolo, ed infine i Zuavos pontifici. Questi soldati potranno essere schiacciati sotto il peso delle loro schiere numerosissime, ma non li farà fuggire.
Ma l'Anticristo sarà soprattutto un impostore; perciò, troverà come principali avversari gli apostoli armati del crocifisso. Come l'ultima persecuzione rivestirà l'aspetto di una seduzione, questi uniranno alla pazienza dei martiri la scienza dei dottori. Nostro Signore li fece vedere un giorno a Santa Teresa, con spade luminose nelle mani.
Alla testa di queste intrepide falangi, appariranno due straordinari inviati di Dio, due giganti in santità, due sopravvissuti delle ere antiche: abbiamo appena nominato Henoc e Elia, di cui parleremo nell'articolo successivo.


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