Mediocrità mondana e idealismo evangelico
La mediocrità, che è congenita all'uomo carnale, lo colpisce profondamente nei suoi modi di vivere e di agire, ma ancora di più e più ancora nei suoi modi di pensare.
Così, concretamente, l'uomo carnale - e il cristiano pelagico è un uomo che non è così cattivo, l'uomo non è così male, l'uomo eminentemente carnale-considera, da un lato, che (ha un buon background), e d'altra parte, crede di non essere chiamato ad un'alta perfezione (è sufficiente che sia decente, che non faccia danni fisici o economici agli altri). E per quanto riguarda il mondo, pensa anche che il mondo non è così male (c'è molto di buono in esso), e che pretendere che sia perfetto è una chimera (basta che non ci sia la guerra e che sia possibile vivere).
Il cristianesimo, invece, vive una speranza molto alta, basata in tutta certezza sulla misericordia onnipotente del Salvatore. È convinto che sia l'uomo che il mondo attuale sono in una situazione semplicemente terribile; ma spera, con la più ferma speranza, che attraverso la grazia di Cristo possano arrivare ad una meravigliosa perfezione, qualunque sia la loro situazione qualunque sia il loro presente attuale. L'uomo può - deve - arrivare alla santità. Il mondo può e deve diventare il Regno di Dio. Inoltre, il credente che l'idealismo evangelico di Cristo sarà finalmente realizzato senza fallire, e che un giorno, con tutti i nemici - anche la morte - sottomessi, "Dio sarà tutto in tutte le cose" (1 Cor 15,28).
Pessimismo e ottimismo
Prima ci riferivamo all'ingenuo pelagiano. Ma la verità è che ottimista pessimista le qualificazioni o sono così ambigue che, nella maggior parte dei casi, non significano quasi nulla. Converrà dunque che li lasciamo discretamente da parte. Ottimismo e pessimismo, troppo spesso, sono giochi di parole. Ma con le parole non conviene giocare. In ogni caso, e senza che lo sentiamo come un precedente, si potrebbe dire qui che molto pessimista il cristianesimo riguarda l'uomo e il mondo abbandonati alle proprie luci e forze, ed estremamente ottimista quanto alle reali possibilità che l'uomo e il mondo hanno di raggiungere la perfezione con la grazia di Cristo. Da questo atteggiamento viene lo slancio apostolico verso la conversione dell'umanità, e il lavoro speranzoso per la trasformazione evangelica del mondo.
L'uomo e il mondo sono totalmente malvagi?
Sia il male dell'uomo adamitico che il male del mondo secolare non lo è, nonostante l'evidente inclinazione dell'uomo al male, naturalmente, totale, e del mondo, persiste anche in loro un'indubbia capacità di bene. Ricordiamo a questo proposito alcune formulazioni classiche dei trattati sulla grazia, che riassumono la fede della Chiesa. Sono affermazioni che vengono fatte di solito sull'individuo, ma sono perfettamente applicabili all'umanità nel suo insieme, cioè a al mondo.
Pelagianesimo e consigli evangelici
"Se volete essere perfetti, andate, vendete i vostri beni e dateli ai poveri, e avrete un tesoro in cielo". Vieni e seguimi.
Queste parole di Gesù hanno sempre governato nella Chiesa ogni ricerca sui mezzi di perfezione cristiana. Anche nel nostro studio, manterranno sempre il loro indiscusso primato.
Ora, senza l'umile consapevolezza della grande fragilità del mondo, non si comprende l'opportunità di rinunciare al mondo, e sia i laici che i religiosi producono forme contraffatte di spiritualità cristiana, deboli e sterile. Allo stesso modo, una visione pelagiana del mondo ci impedisce di vivere la rinuncia ad esso - spirituale in tutto, materiale anche nel religioso.
I cristiani, allora, diventano sempre più mondani nella mentalità e nei costumi, perdono la pratica della vita cristiana, e infine perdono anche la loro fede.
Nessun commento:
Posta un commento