A - "Veramente ancora capisco poco circa l'olocausto. Nessuno me ne ha mai parlato."
R - "L'olocausto è innanzitutto l'offerta incondizionata a Dio, alla sua Legge, al suo Vangelo, e deve diventare vita vissuta e donata momento per momento della vostra giornata terrena.
A chi vi offrite voi? Ai vostri egoismi? Ai vostri piaceri? Alle idee, alle persone e alle cose del mondo?
Per il vostro Dio, per Me, per il mio Vangelo, che cosa vi rimane?
La mia richiesta di offrirvi incondizionatamente a Me la rivolgo ad ognuna delle vostre anime. Mi ascoltate? Mi comprendete? Io che non deludo mai, sono continuamente deluso... Lo sarò anche da voi che siete i prediletti dell'Eucaristia.
Perché l'olocausto diventi per voi vita vissuta e donata momento per momento e perché apprendiate l'Amore fin dove esso conduce, Io voglio seppellirvi nel mio Cuore. Cosa devo fare di più per dimostrarvi che vi amo?
Ho solo bisogno del vostro aiuto divenuto azione, sacrificio, testimonianza, cioè ho bisogno del vostro contributo perché l'amore è una corrente irresistibile, più potente del peso dei peccati. Vi consoli e vi incoraggi questo pensiero e vi spinga spesso a venire a Me eucaristico.
Solo con questo vostro concreto contributo, la vostra offerta potrà fare veramente di ciascuno di voi la luce del mondo: ognuno di voi una lampada che illumina le tenebre del mondo.
Sì, perché una sola anima, per quanto sia piccola, pervasa dall'amore può trascinare una moltitudine di altre anime. Anche se oggi voi non le vedete. Non siete voi che dovete vedere... Le incontrerete un giorno.
Ma attenzione che olocausto vuol dire:
1. Vivere il sacrificio
2. Donare l'amore
3. Irradiare la bontà
A - "O Signore, qui c'è tutto un programma di vita, ma come realizzarlo?"
R - "1. - Innanzi tutto occorre capire che senza sacrificio non può esserci azione valida e costruttiva. Il vostro valore non sta nelle vostre capacità personali, fossero pure geniali, ma nella vostra volontà di far vivere in voi il mio Amore, la mia Vita, la mia Giustizia.
E per questo ci vuole tanta mortificazione del corpo..., tanta penitenza del cuore..., tanta volontà che tenda a Me irresistibilmente...
E tutto questo è frutto di sacrificio.
Allora mi lascerete trasparire in voi. E gli altri mi scopriranno dalla vostra maniera di essere e di agire. Là dove sono Io, regna la chiarezza e l'ordine interiore che semplifica tutto; regna la contentezza: gioia stabile, nascosta, ma vera, anche in mezzo al sacrificio e alla rinuncia.
E Io sono là dove si vive il sacrificio per salvare, accrescere, testimoniare la mia presenza nel mondo.
2. - Per donare l'amore bisogna venire a Me che ne sono la sorgente.
Amo teneramente ogni anima con una tenerezza che il vostro cuore umano non suppone. Per questo voglio che le anime vengano a Me, che mi ascoltino, che ricevano il soffio di vita di cui non possono fare a meno.
Voi, e tu in particolare, condividerete questa mia volontà nella misura in cui mi amerete e nella misura in cui donerete il mio Amore agli altri, con tutto il sacrificio richiesto dalle circostanze.
Non potete fare questo senza l'olocausto del vostro cuore.
È per Amore mio che dovete lavorare per le anime, non per voi stessi: sciupereste, disperdereste, annientereste ogni opera di bene.
L'hai capito? Lavora per Me generosamente e fedelmente.
Più sarai generosa e fedele, anima mia, più potrò corrispondere alle tue premure con infinite premure per le anime, a cominciare dalla tua.
Cerca di far capire queste mie parole a tutti coloro che Io metto sulla tua strada. Il tempo riempito d'amore è servizio reso a tempo pieno. L'amore moltiplica il tempo.
L'olocausto lo santifica.
3. - Irradiare la bontà è imitare Me che ho distribuito bontà a piene mani.
Per irradiare la bontà però occorre controllo vigilante e costante coraggio. Innanzitutto la bontà è amore per chi sbaglia, per chi offende, per chi impreca.
Non si calma la tempesta di un cuore soffiandogli sopra il vento del rancore, del litigio, del disprezzo. Solo la bontà lo placa e gli fa riconoscere i suoi torti. Non raccogliete le offese e le provocazioni, ma amate e perdonate, con umiltà e mitezza.
Dovete portare a Me la vostra anima e le altre anime, ma non verrete a Me e non mi porterete le anime se il vostro cuore non è colmo di bontà, a costo della rinuncia dei vostri sentimenti, perché questo è l'olocausto che vi chiedo.
Irradiare la bontà vuole anche significare donare pietà e misericordia a tutti, e se voi in questo compito usate gesti e parole umane deboli e incomplete, non scoraggiatevi, perché lo aggiungo subito il mio Amore indicibile ai vostri sforzi e li rendo efficaci.
Potranno esserci momenti in cui vi sembrerà di sprecare la vostra vita preziosa usando misericordia, ma ricordate che la sprechereste veramente con la durezza del cuore.
Solo la bontà è la linfa che fa ancora vivere il mondo. Per questo non si è mai troppo buoni... e mai troppo miti.
Se mi darai l'olocausto della tua bontà, Io ti darò la mia pace, la mia quiete e ti darò tante anime da portare a Me...
È la bontà che conquista, perché comunica la calma della mente e l'equilibrio del cuore.
Se guardate a Me, a quello che Io ho fatto, a quello che Io sono nell'Eucaristia, capite facilmente che senza l'umile sacrificio e la mitezza non può esserci azione valida e costruttiva.
Io vi ho dato la redenzione con la croce. Perché avete tanta paura della croce?
È con la croce, è con l'umile sacrificio che mi tenete maggiormente compagnia, che mi trattate da amico intimo.
Ed Io provo tanta gioia come un essere umano, perché sono Dio, ma anche uomo.
Quando venite a Me nella Comunione pensate che dopo l'istituzione del Sacramento, le mie membra furono slogate, la mia testa fu trafitta da spine fino allo spasimo più atroce, il mio sangue cadde fino all'ultima stilla per riscattarvi tutti alla Vita.
Perché non slegate le passioni dal cuore, dalla mente, dal corpo?
Perché non trafiggete la mentalità del mondo che ancora vi impedisce di trattarmi come il vostro amico più intimo; perché siete ancora troppo lontani dai miei pensieri?
Perché vi fa ancora paura il pensiero della rinuncia a voi stessi che unirebbe però ogni stilla del sangue del vostro cuore a quello da Me versato sulla croce per voi e per il mondo intero?
E sarebbe la Vergine Consolatrice e Regina a raccogliere le stille del vostro sangue per unirlo al mio, facendo di voi dei piccoli corredentori del mondo.
Se il sacrificio deve fare di ogni redento pianta ramificatrice di amore e di bontà, l'olocausto che è il sacrificio per eccellenza, cioè è l'immolazione totale della creatura al suo Creatore, deve essere la caratteristica di ogni componente dell'Opera Eucaristica.
Senza questa immolazione è vana e incostruttiva ogni azione di bene."
Nessun commento:
Posta un commento