LIBRO DEL PROFETA DANIELE
Altro principio essenziale è questo: si è a servizio come strumento della gloria di Dio solo dalla vita secondo verità del proprio ministero e carisma.
Quando non si vive secondo verità il proprio ministero o carisma. ministeri e carismi stornati dal loro uso secondo Dio, ci rendono non strumenti.
Altra verità per essere strumenti della gloria di Dio esige che sempre si sia dalla preghiera. Tutto deve essere nello strumento frutto della grazia.
31 Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto.
Rivelato al re che in lui tutto è dono del suo Signore e Dio che sta nei cieli, Daniele ora passa a narrare nei dettagli il sogno di Nabucodònosor.
Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto.
Il re stava osservando, quando una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva dinanzi al re, con terribile aspetto.
Il re non vide la statua dinanzi a sé tutto d’un colpo. La vide mentre si ergeva. Man mano che la statua di ergeva, lui la vedeva.
Non si tratta di una statua piccola, a misura d’uomo. Era invece una statua enorme, dall’aspetto terribile. Ci troviamo dinanzi a qualcosa di non naturale.
32 Aveva la testa d’oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo,
La composizione di questa statua è anch’essa particolare. Essa è fatta di molti materiali, ma non fusi insieme. Ogni parte del corpo ha il suo materiale.
Aveva la testa d’oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo…Anche la fusione della statua rivela qualcosa di non naturale.
La statua ha la testa d’oro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo. L’oro è il metallo più pregiato. Poi viene l’argento.
Il bronzo invece è la parte più solida. Ogni parte esprime una sua verità, una sua consistenza, una sua particolare caratteristica.
I metalli non sono amalgamati gli uni negli altri. Non vengono da una sola fusione. Ognuno è fuso per se stesso e compone una parte della statua.
33 le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d’argilla.
Ora si giunge alla parte inferiore. In questa parte vi è un’altra caratteristica. Le gambe sono di ferro, i piedi però sono di ferro e di argilla insieme.
Le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d’argilla . Non solo le gambe sono del metallo meno nobile, vi è qualcosa di inquietante nei piedi.
Essi sono fatti in parte di ferro e in parte di argilla. Ora sappiamo che l’argilla non è metallo, è terra, anche se terra che si può lavorare.
Argilla e ferro non si amalgamano insieme. Questo significa che i piedi sono la parte più fragile della statua. Essa non può reggere. Le mancano i piedi.
Questa statua si regge sul nulla. È vero. La statua è d’oro. Come può una statua dalla testa d’oro reggersi su piedi di argilla mista a ferro?
Questa descrizione non serve solo al re di Babilonia, serve ad ogni corpo sia sociale che religioso, ecclesiale, di fede, scienza, politico, economico.
Quando in un corpo anche un solo piede è d’argilla, tutta la statua, anche se la testa è d’oro, mai potrà reggersi. La stabilità è nei piedi, non nella testa.
In ogni statua umana, in ogni organismo umano, sempre si deve cercare quali sono i suoi piedi di argilla. Sono questi piedi la fragilità del resto della statua.
È verità eterna: tutto ciò he l’uomo costruisce, lo costruisce sempre con i piedi di argilla. Non potrà reggere. Solo Dio può dare stabilità alle cose.
Gesù ha costruito la sua Chiesa su piedi divini invisibili che è Lui stesso. Su piedi umani visibili da Lui resi infrangibili in eterno.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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