lunedì 6 settembre 2021

ISRAELE AI RAGGI X

 


"ASCOLTA, ISRAELE!"

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BRANO # 10: Conclusioni teologiche. 

«1. PRECEDENZA DELL’EBREO: Nel bene come nel male, il primo posto è sempre dell’Ebreo. 89 

»» 2. EBREO BENEDETTO, E EBREO MALEDETTO: La parte di Israele che ha rigettato Cristo porta su di lei il Sangue di Cristo come una maledizione, quella invece che ha accettato Cristo porta su di lei lo stesso Sangue, ma come una benedizione. 90 

»» 3. MISSIONE “TEOLOGICA” DELL’EBREO: L’Ebreo è contro tutti, ma in particolare contro il popolo cristiano. 91 

»» 4. LA MASCHERA SUL VISO: I figli del fariseismo, giudaico per definizione, si sentono a loro agio solo dietro una maschera. 92 

»» 5. SUPERIORITÀ DELL’EBREO NEL CARNALE: Lo storico Werner Sorabart dice – e ne fornisce pure la prova – che la grandezza del capitalismo inglese e americano è una creazione giudaica. Si tratta di una grandezza materiale incomparabile, che però è frutto del lavoro di milioni di Cristiani a favore di un pugno di Ebrei. 93 

»» 6. VITA CRISTIANA = SCUDO ANTI-GIUDAICO: Per quei Gentili che non vogliono cadere sotto il peso della schiavitù giudaica, la sola protezione è la vita cristiana. 94 

»» 7. SEPARAZIONE NECESSARIA dei due mondi: Le leggi ebraiche dicono che gli Ebrei devono vivere separati dai Cristiani, e le leggi cristiane dicono che i Cristiani devono vivere separati degli Ebrei. 95     

»» 8. REDENZIONE O TAGLIONE. Dio offre ad ogni Ebreo la possibilità di vivere le sue sofferenze in due modi diversi: o come pegno di redenzione, o come legge di giustizia. Il pegno di redenzione è quando la sofferenza dell’Ebreo diventa per lui un’occasione per espiare il male che i suoi antenati hanno commesso contro Cristo; la legge di giustizia è quando la sofferenza dell’Ebreo diventa per lui un’occasione per ribellarsi ancora di più contro tutto e contro tutti, in primo luogo contro la società che lo ospita. 96 

»» 9. LE MENZOGNE E I LORO MISFATTI: I metodi che gli Ebrei utilizzano contro i Cristiani hanno per base la menzogna. 97 

»» 10. GRANDEZZA DEL SANGUE EBRAICO: Gli Israeliti raggiungeranno la loro grandezza, quella del loro sangue, quando riusciranno a sradicare dalla loro mente e dal loro cuore il fermento farisaico. Per riuscire in questo dovranno innanzitutto accettare Cristo.  

»» In conclusione, fino a quando durerà questa inimicizia tra Ebrei e Cristiani? Essa durerà finché la misericordia di Dio non dichiari giunto il tempo della riconciliazione. S. Paolo dice che questo tempo verrà quando Israele riconoscerà Colui che ha rinnegato.  

S. Paolo: «Ma non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero. (...) Una parte d’Israele si è indurita, e tale rimarrà finché non saranno entrati all’ovile tutti i pagani (l’ovile è la Chiesa di Cristo. ndr). Allora tutto Israele sarà salvato.» (Rm 11, 25-26). Quando giungerà l’ora suddetta gli Ebrei diventeranno Cristiani (“Esaù si riconcilierà con Giacobbe”), e si avvererà la parola che il profeta Ezechiele ha pronunciato cinque secoli prima di Cristo. 98 Tutti saranno una sola cosa in Cristo, perché i Giudei non saranno più “Giudei” (non avranno più lo spirito farisaico, ndr), e i Cristiani saranno Cristiani autentici. La pace regnerà come frutto della giustizia e della carità in Colui che è stato promesso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe, e il cui nome è Gesù Cristo, il Messia.» (op. cit., p. 27-31).  

2)  Dieci brani ripresi dal libro: “La Conjuration anti-chrétienne”. 99 

BRANO # 1. Questo primo brano mostra in che modo durante i secoli alcuni rabbini anti- cristiani hanno snaturato il libro della Torah per creare il Talmud, che si presenta come un libro anti-sociale, pieno di odio anti-cristiano. Come esempio, ecco alcuni insegnamenti offerti dal Talmud al popolo ebraico di tutta la terra. Sono frasi che il professor Augusto Rohling ha voluto lui stesso tradurre dalla lingua ebraica.  

«1. Le anime degli Ebrei hanno il privilegio di essere una parte di Dio stesso. Le anime degli altri popoli della terra vengono dal diavolo, e sono simili a quelle dei bruti. 

»» 4. Il dominio sugli altri popoli è da condividere unicamente tra Ebrei.  

»» 5. Mentre aspettano la venuta del Messia, gli Ebrei vivono in stato di guerra continua con tutti gli altri popoli. Quando la vittoria sarà definitiva, i popoli accetteranno la fede ebraica. Solo i Cristiani non parteciperanno a questa grazia. Saranno interamente sterminati perché discendono dal diavolo. Un Ebreo è della sostanza di Dio. Un non-Ebreo che colpisce un Ebreo merita la morte. 

»» 8. Solo gli Ebrei sono uomini, le altre nazioni sono delle varietà di animali. Il cane è meglio del non- Ebreo. I non-Ebrei sono cani o asini. Le anime dei non- Ebrei vengono dallo spirito impuro, ma le anime degli Ebrei vengono dallo spirito di Dio. 

»» 9. I non-Ebrei sono stati creati solamente per servire gli Ebrei, giorno e notte, senza mai lasciare il loro servizio. 

»» 10. All’Ebreo è proibito lodare la scienza o la virtù di un Cristiano. 100 

»» 11. Non è giusto far prova di misericordia verso i nostri nemici. 

»» 12. L’uomo, l’ebreo, ha il dovere d’essere astuto in ogni tempo. 

»» 13. Se un Ebreo ha paura, e giudica necessario dire a un non-Ebreo che lo ama, lo può fare. 

»» 14. L’ebreo ha il diritto di fare l’ipocrita col non -Ebreo. 

»» 15. I figli di Abramo sono gli Ebrei; i figli di Noè sono i non-Ebrei.  

»» 16. Agli Ebrei Dio ha dato ogni potere sui beni e sul sangue degli altri popoli. 

»» 17. Un non-Ebreo che deruba un Ebreo, anche di una sola monetina, deve essere messo a morte. Invece è permesso a un Ebreo di fare del torto ad un non-Ebreo. Vuotare le tasche a un pagano è una cosa permessa. 

»» 18. Se la vite appartiene a uno straniero, portami l’uva; se appartiene a un Ebreo non toccarla. Il denaro del non-Ebreo è un bene senza padrone, e per questo l’Ebreo ha diritto di prenderne possesso. I beni del Cristiano sono per l’Ebreo come la sabbia del mare; il primo che se ne appropria è il vero possessore di questi beni. 

»» 19. Ti è lecito ingannare uno straniero esercitando l’usura su di lui. 

»» 20. In un paese governato dagli Ebrei, se un Ebreo ha un processo con un non-Ebreo, fai in modo che vinca tuo fratello dicendo allo straniero: “Così vuole la nostra legge”. In un paese dove le leggi sono favorevoli agli Ebrei, fai in modo che vinca tuo fratello dicendo allo straniero: “Così vuole la vostra legge”. In un paese dove gli Ebrei non sono padroni o non hanno la legge in loro favore, allora devi circonvenire gli stranieri tramite intrighi, finché il guadagno va all’Ebreo. 

»» 21. È proibito restituire a un Goym ciò che ha perso.  

»» 22. Dio ci ha ordinato di esercitare l’usura verso i non-Ebrei, non per soccorrerli, ma per danneggiarli. (Per avere un’idea di come gli Ebrei addestrano i loro figli all’usura bisognerebbe leggere tutto il testo sull’usura). 

»» 23. Sopprimi il migliore dei non-Ebrei. Togli la vita al più onesto degli idolatri. 

»» 24. Se un pagano cade in una fossa, devi ricoprire la fossa con una pietra, e rendere vani tutti gli sforzi che fa per uscire dalla fossa. Se lo vedi cadere in un fiume, o in pericolo di morte, non devi salvarlo. Maïnmonides insegna che se l’occasione è propizia bisogna colpire a morte ogni Goym. È giusto sterminare di propria mano ogni eretico; chi sparge il sangue dell’ateo offre un sacrificio a Dio. (Tra gli atei sono compresi Gesù e i suoi sostenitori). Coloro che non sono d’accordo con i nostri insegnamenti devono essere messi a morte, specialmente gli adepti del Nazareno. Se ciò non è possibile, è bene cercare di provocare la loro morte. Colui che uccide un Ebreo sarà giudicato come se avesse ucciso il mondo intero. Se un Ebreo è in grado di ingannare un non-Ebreo, e fargli credere che lui stesso è un non-Ebreo, la cosa è permessa.» Eccetera. 101 

BRANO # 2. Alla pagina 516 dello stesso libro si trova un altro brano che parla del Talmud. Tale testo dice:  

«Ci sono due redazioni del Talmud, quella di Gerusalemme e quella di Babilonia, composta per riformare i “difetti” della prima. Achille Laurent è tra coloro che in questi ultimi tempi hanno maggiormente approfondito la questione ebraica. A proposito di queste due versioni del Talmud egli dice: Il Talmud di Babilonia è quello che gli Ebrei seguono. Esso è costituito da una serie di almeno dodici volumi. È il codice religioso degli Ebrei moderni, molto differente da quello degli Ebrei dell’antichità. È un miscuglio di credenze. Chi ha il coraggio di percorrere questa immensa raccolta, nei commenti rabbinici che esso contiene, scopre le cause latenti che sempre hanno spinto i popoli della terra a mettersi contro i resti dispersi di questo popolo... Da questi commenti rabbinici sono derivate le chimere della cabala, i pericolosi errori della magìa, l’evocazione degli spiriti, buoni e cattivi, un mucchio di errori morali, ed una teogonia la cui origine si trova in Caldea e in Persia ... I commenti rabbinici distruggono anche la legge di Mosè, e questo a causa dei princìpi di odio che contengono. È un odio che va contro tutti gli uomini che non fanno parte del popolo ebraico, chiamato sempre “Popolo di Dio”.» 102 

BRANO # 3. Paulus L. B. Drach è un celebre rabbino che nel diciannovesimo secolo si è convertito al cattolicesimo. Egli scrive:  

« Da quando si è sparsa in Europa la conoscenza della lingua ebraica, i tipografi ebraici si preoccupano di sopprimere quei passaggi che contengono orrori o raccomandazioni detestabili contro i Cristiani o contro il Cristianesimo, lasciando al loro posto degli spazi bianchi. Per rimediare a queste lacune i rabbini si accontentano di insegnare verbalmente le parole che dovrebbero figurare negli spazi vuoti. Talvolta succede che nei loro esemplari personali essi ristabiliscano manualmente le parole soppresse. È quanto è successo nell’esemplare di Talmud che possiedo.» (p. 516). 

BRANO # 4. Tre anni prima che esploda la Rivoluzione francese, Sébastien Mercier ha un’intuizione sorprendente di ciò che diventerà il potere ebraico, quello che la Rivoluzione sta per inaugurare. Nell’anno 1786 scrive:  

«I politici non sanno prevedere le conseguenze spiacevoli che può avere l’esplosione improvvisa degli Ebrei. Le idee di questo popolo sono contrarie a quelle degli altri popoli. Gli Ebrei che le coltivano sono convinti che la Terra è tutta loro, e che gli altri popoli sono solamente degli usurpatori dei loro diritti.» (p. 516). 103 

BRANO # 5. Quali sono i frutti che il Talmud produce sulla razza ebraica? Gougenot des Mousseaux li espone in questi termini:  

«La legge religiosa dell’Ebreo ultra ortodosso è una legge di esclusione e di odio, ma l’Ebreo non vi fuggirà, perché vive di voi. Il suo occhio vi assorbe, i suoi raggi vi divorano. Il furto, l’usura, la spoliazione, per lui sono un diritto religioso sui Cristiani. Per un Ebreo, il non-Ebreo è soltanto un bruto, un essere non atto a possedere. Se questo bruto detiene una proprietà, tale proprietà è un furto. Nessuna legge dice all’Ebreo di rispettare i beni altrui, né di rispettare la vita dei Cristiani. Che voi chiamiate l’Ebreo o che lo respingiate, lo avrete sempre nei paraggi. Ma sia che l’osteggiate, sia che lo facciate piegare sotto il peso dei vostri benefìci, non l’avrete mai per prossimo. Mai vi considererà un suo simile”.» (p. 517). 

BRANO # 6. Nello stesso libro Mgr Delassus parla ancora del Talmud nel modo seguente:  

«Per rispetto ai nostri lettori ci asteniamo dal riprodurre ciò che il Talmud insegna, consiglia, e prescrive agli Ebrei in relazione al sesto Comandamento. Chi desiderasse conoscere meglio il Talmud, legga il capitolo IV e il capitolo V del libro di Gougenot des Mousseaux: “Le Juif, le judaïsme et la judaïsation des peuples chrétiens”.  

»» Un codice simile è stato e continua ad essere la causa del degrado del Popolo ebraico. Esso può anche fornire una chiave di spiegazione sull’origine del disprezzo che i diversi popoli hanno continuamente avuto per questo popolo. L’uomo agisce in ogni cosa secondo le sue convinzioni. Ciò che crede con sincerità passa nei suoi atti, talvolta a sua insaputa. La fede di un credente conduce i suoi atti e ne spiega la morale. Nel caso degli Ebrei che da secoli hanno per fede e legge un unico codice, quello del Talmud, il Talmud diventa il responsabile numero uno dei loro comportamenti, che talvolta sono purtroppo tra i più antisociali che si possano immaginare.» (op. cit. p. 519). 

BRANO # 7.  

«Nei seminari, come nei collegi e nelle università, sempre di più si va in cerca di inculcare i principi del 1789. (Quelli della Rivoluzione francese, ndr). Qui si presenta un doloroso enigma. Come ha fatto la setta a scovar fuori tutti questi rettori d’istituto, che in apparenza sono di reputazione altamente cattolica? Come ha fatto la medesima setta a trovare un numero così grande di riviste e di giornali cattolici disposti a presentare al pubblico la coppa incantatrice e misteriosa che versa nelle anime i grandi principi, gli immortali principi? Non si rendono conto, i direttori di detti giornali e riviste, dell’origine che hanno questi princìpi, e per quale fine sono stati inventati?  

»» Al sinodo giudaico riunitosi a Lipsia il 29 giugno 1861 sotto la presidenza del Dr Lazams di Berlino, il Dr Philipson, di Bonn, appoggiato da M. Astruc, rabbino del Belgio, aveva pronunciato questa conclusione sotto gli applausi di tutti: “Questa assemblea riconosce che lo sviluppo e la realizzazione dei princìpi moderni sono le più sicure garanzie del presente e dell’avvenire del giudaismo e dei suoi membri. Sono le condizioni più vitali per l’esistenza, l’espansione, e il più alto sviluppo del giudaismo”.  

»» Era come se l’oratore avesse detto: “Israeliti, voi aspirate al dominio universale. Se volete preparare efficacemente le vie a colui che ve lo può procurare, dovete adoperarvi a far conoscere i princìpi moderni, fare in modo che penetrino negli spiriti, con tutto ciò che comportano, e tirare le conseguenze che da essi derivano; dovete poi realizzarli, cioè fare in modo che i loro profondi effetti passino dall’ordine delle idee all’ordine dei fatti, e questo tramite le leggi che farete fare e tramite i costumi che introdurrete nelle società dove vivete”. 

»» In che modo i princìpi moderni possono preparare agli Ebrei le vie al dominio universale? La spiegazione è semplice. Grazie all’uguaglianza civile con i Cristiani, all’uguaglianza in tutto, gli Ebrei fanno cadere la diga che fin qui li aveva trattenuti; e come un vortice devastatore si precipitano ovunque, impossessandosi di tutto: banche, commercio, stampa, e gli incarichi più importanti nella diplomazia, nell’amministrazione pubblica, nella politica, nell’insegnamento, nell’esercito. Tutto cade nelle loro mani, o in mani che da essi dipendono. Ora la società cristiana incontra nei princìpi dell’89, in quei famosi “diritti dell’uomo” (che ormai sono inseriti nelle costituzioni degli Stati) il più grande impedimento a scuotere il giogo ebraico che gli viene imposto sotto il velo della “libertà” e dell’ “uguaglianza”. 

»» Se i responsabili delle associazioni della gioventù cristiana conoscessero queste cose, spingerebbero essi con tanto ardore questa stessa gioventù nelle vie della democrazia? Se i superiori dei seminari avessero conosciuto questa dichiarazione del concilio dei rabbini (i rabbini avevano organizzato questo loro sinodo in opposizione al concilio che Pio IX aveva convocato per dare un seguito alla pubblicazione del suo Sillabo, il quale smaschera i “grandi principi” modernisti), avrebbero essi lasciato entrare le pubblicazioni democratiche nei loro seminari? Avrebbero essi autorizzato le conferenze democratiche?  

»» Un rabbino tedesco si è permesso questa ironia: “Questi poveri Cristiani, dalla vista così corta, si fanno in quattro per strapparci un’anima per di qua, una per di là, e sono felici come dei re quando riescono nel loro intento. Non vedono che anche noi siamo missionari, e che la nostra predicazione è più abile e più fruttuosa della loro. Non comprendono che camminiamo contro di essi di conquista in conquista. Ancora un po’ e tutti i Cristiani che possiedono una vera educazione rinunceranno a Cristo, non avranno più bisogno di lui, esattamente come non ne abbiamo bisogno noi. Si avvicina il tempo in cui gran parte dei Cristiani torneranno al nostro insegnamento su Dio, torneranno al nostro monoteismo. L’avvenire ci appartiene, è nostro. Noi convertiamo in massa, senza strombazzi di sorta”.  

»» La rivista “Les Archives israélites” riferisce che nel corso di una conferenza tenutasi nel 1847, l’ebreo Cahen ha detto: “Per noi il Messia è venuto il 27 febbraio 1790, coi Diritti dell’Uomo”.» (pp. 226-7) 

BRANO # 8.  

«L’enciclica Pascendi dominici gregis, di S. Pio X, condanna i fautori del modernismo. Come il protestante, il modernista nega l’autorità divina della Chiesa; come il razionalista, esso nega la divinità di Cristo; come il panteista e l’ateo, esso nega l’esistenza di un Dio distinto dal mondo; come lo scettico, esso rifiuta le verità soprannaturali.  

Nel negare e rifiutare tutto questo, il modernista conserva tutte le apparenze del cattolicesimo, le sue formule, la sua facciata. Il Papa Pio X ha detto: “I partigiani di questi errori non sono oggi da cercare tra i nemici dichiarati; si nascondono nel cuore stesso della Chiesa, nel suo seno. Sono nemici temibili perché si mimetizzano come i camaleonti. Queste mie parole riguardano molti cattolici laici e, cosa ancora più deplorevole, molti preti, che col pretesto di amare la Chiesa, pretendono senza modestia di essere dei rinnovatori della Chiesa. In schiere serrate si buttano all’assalto di tutto quello che c’è di più sacro nell’opera di Gesù Cristo”.» (p. 217)  

 

BRANO # 9.  

«La città di Nîmes ha costruito un monumento all’ebreo Bernard Lazare, che fu l’anima dell’affare Dreyfus. Bernard Lazare ha scritto un libro intitolato: “L’antisémitisme, son histoire, ses causes”. Charles Maurras si è divertito a riassumere questo libro nel modo seguente:  

»» “Sono l’Ebreo. L’Ebreo è distruttore e parassita per definizione. Questo distruttore-parassita si attacca a tutti i popoli che gli fanno buona accoglienza. Non si stanca mai di disorganizzarli in tutte le maniere. Quando, alla fine del Medio Evo, la cristianità gli ha aperto le porte, l’Ebreo gli ha inventato il protestantesimo. Quando il protestantesimo è parso calmarsi, gli ha inventato la Massoneria. Quando il re di Francia gli ha tolto le catene, l’Ebreo gli ha risposto tagliandogli la testa. La nazione francese si è associata alla generosità del suo re: l’Ebreo si è messo a distruggere tutto quello che manteneva in piedi la suddetta nazione. L’Europa ha imitato la Francia: l’Ebreo si è messo a pompare la valuta europea verso l’estero, e a seminare ovunque la rivoluzione sociale. Allora la Francia ha creduto di poter disarmare l’Ebreo facendogli del bene, affidandogli le redini della sua economia, quelle del suo governo, quelle del suo insegnamento, della sua magistratura, del suo esercito, del suo commercio, e persino il compito di divertirlo: ora gli Ebrei rispondono mettendo in liquidazione tutto il patrimonio della benefattrice. Il carattere naturale e fatale dell’Ebreo è fatto così”.» (p. 512) 

BRANO # 10. L’abate Joseph Lemann è un ebreo che si è convertito al cattolicesimo e poi è diventato sacerdote. Egli ha scritto:  

«Quando la gente si è accorta che gli Ebrei erano cittadini, si è pure accorta che essi erano già i padroni, almeno in parte, di quanto li circondava.» (p. 227).  

Questa dichiarazione ha fatto nascere in me tre domande:  

Domanda n. 1: Per quale ragione lo spirito giudeo-farisaico si è applicato a propagandare mondialmente i princìpi democratici? A causa dei meriti della democrazia, o a causa del potere che la democrazia ha di uccidere le monarchie, e di aprire così la strada che conduce al potere politico?  

Domanda n. 2: Quando il Governo mondiale sarà instaurato e funzionante, che ne sarà della democrazia? Sarà essa preservata?  

Domanda n. 3: Come mai tanta pubblicità sul tema dell’olocausto e della Shoah, se è vero che il denaro che ha servito a finanziare la politica di Hitler era denaro ebraico?  

Tentativo di risposta alla domanda n. 1: Le dittature del passato si sono sempre servite della democrazia come ci si serve di un utile sgabello. Alla fine, dopo aver ottenuto quello che volevano, si sono beffate di essa. Nulla ci permette di dire che la dittatura “illuministica” agirebbe diversamente.  

Tentativo di risposta alla domanda n. 2: Logicamente le monarchie erano una barriera naturale alla realizzazione dell’Impero giudaico universale. Oggi questa barriera non esiste più. La democrazia ha permesso allo spirito giudeo-farisaico – gli Ebrei elitisti – di rimpiazzare i governi di diritto divino (monarchie cristiane) con dei governi di diritto umano (repubbliche democratiche, tutte atee). Tramite la democrazia il potere mondiale è scivolato dalle mani dei monarchi a quelle degli Ebrei elitisti, che sono i Farisei, ovvero i sedicenti Illuminati. 104 

Tentativo di risposta alla domanda n. 3: Il massacro degli Innocenti di Betlemme è stato ordinato dal re Erode, Ebreo a mentalità elitista. La crocifissione di Gesù è stata voluta e reclamata ad alta voce dai Farisei, Ebrei a mentalità elitista. Il primo aveva paura di perdere il suo potere temporale, i secondi avevano paura di perdere il loro prestigio temporale. In ambedue i casi, l’aggressore si è organizzato affinché le ragioni del suo agire fossero nascoste al pubblico. Oggi ancora, come allora, le ragioni che spingono i Farisei (diventati banchieri) ad agire come agiscono non sono mai rivelate al pubblico. I Farisei-banchieri temono di perdere i loro privilegi temporali se il pubblico è informato sui motivi del loro agire. 105 

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