I SANTI E GLI ANGELI
La venerabile suor Maria del Gesù di Agreda (1602-1665) scrive nel suo famoso libro La mistica città di Dio:
Una volta per volere divino mi apparve una moltitudine di angeli, di tutti i cori e di tutte le gerarchie, bellissimi e appartenenti ad ogni gerarchia e mi dissero: “L’Altissimo comanda e dispone che tu sia nostra compagna, che il tuo comportamento e il tuo discorrere avvenga con noi e tu devi assimilare la nostra natura, imitandoci in quello che facciamo. Tu devi imitare tutti i cori e le gerarchie, osservando le nostre azioni: talune le devi imitare nell’amore fervente, altre nella sapienza che abbiamo ricevuto... Ci devi imitare nel riverire, nell’amare, nell’adorare e nel rendere il culto che rivolgiamo a Dio; e nel lavorare con le anime devi imitare gli angeli della gerarchia inferiore che le custodiscono. Dopo tutto ciò sentii che mi stavano presentando dinnanzi al trono della Santissima Trinità... Il Padre Eterno comandò gli angeli affinché mi facessero divenire loro compagna e a me che io lo fossi e operassi come loro(22).
Vidi anche una moltitudine di angeli della prima gerarchia che mi dicevano: “Compagna e amica nostra, vieni con noi”.
- Dove andate?
- A intercedere per le anime che ci sono affidate, delle quali siamo custodi. Siamo custodi e aiutanti fedelissimi. Le assistiamo in tutti i loro lavori, le liberiamo dai pericoli. Più volte le allontaniamo dai demoni, comunichiamo loro pensieri santi. Se vediamo che si stanno mettendo in pericolo di peccare, le ammoniamo di allontanarsi. Molte volte dormono e ci disprezzano non invocandoci mentre noi stiamo procurando loro dei benefici(23).
Padre ángel Peña O.A.R.
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