LETTERA 34
A P. Luigi Karwacki, Leopoli
Cracovia 3 I 1920
[...]1 a coloro che volessero lavorare in gruppo, sarebbe bene consegnare uno statuto particolare, come, ad esempio, quello composto dai chierici a Cracovia (e inviato «in visione» a P. Venanzio). Nello stesso modo anche i chierici di Roma hanno uno statuto con alcuni punti particolari. Gli statuti particolari muteranno secondo la diversità del ceto e della condizione sociale.
Le facoltà per le quali lei, Rev.mo P. Provinciale, mi ordinò di scrivere a Roma, sono già arrivate e quanto prima cercherò di distribuirle. Ad una di esse è aggiunta una tassa di 50 centesimi: considerando 30 copie, secondo la valuta in corso, la somma ammonterebbe a 150 corone; tuttavia, dietro consiglio del Rev mo P. Guardiano [P. Mariano Sobolewski], risponderò che pagheremo dopo la stabilizzazione della moneta, il che vorrà dire una spesa 10 volte inferiore.
Riguardo alla facoltà di benedire e di imporre la medaglia miracolosa, esiste una così detta «Associazione della Medaglia Miracolosa» arricchita, con un «Breve» dell'8 luglio 1909. di tutte le indulgenze annesse allo scapolare azzurro (dell'Immacolata Concezione). Unica condizione per appartenere ad essa è il portare la medaglia miracolosa imposta da chi ne ha la facoltà.
Tuttavia, questa associazione deve essere canonicamente eretta; perciò è indispensabile che il Vescovo nomini un ispettore diocesano. A questo proposito ho preso accordi con il P. Visitatore dei Preti della Missione [P. Gaspare Slomiriski), affinché coloro che riceveranno la medaglia dai nostri padri che hanno la facoltà di imporla, possano godere le indulgenze annesse. Ultimamente il P. Visitatore mi ha scritto che per la diocesi di Przemyél potrei indicare uno dei nostri padri come ispettore. Proporrei P. Ugolino, ma voglio prima avvisare lei, Rev.mo P. Provinciale, affinché poi non ci siano delle difficoltà. In proposito, P. Floriano, che un paio di settimane fa è stato qui a Cracovia, ha accettato ed ora certamente ha ottenuto l'ispettorato per la diocesi di Wilno (perché ho spedito già la lettera del P. Visitatore al vescovo di Wilno [Mons. Giorgio Matulewicz]). Comunque, questo non impone obblighi specifici.
Sebbene l'imposizione della medaglia da chi ne ha la facoltà non sia una condizione per appartenere alla «Milizia dell'Immacolata», ma soltanto il portarla, tuttavia questa modalità per noi in tanto è utile in quanto si lucrano le indulgenze. Devo dunque indicare il P. Ugolino come ispettore per la diocesi di Przemysl?
Riguardo alla invenzione2 - se così la si può chiamare - forse scriverò al P. Felice, perché non ho l'indirizzo del signor Gruchala. Ringrazio per l'indicazione delle fonti storiche.
Chiedendo la serafica benedizione e augurando un felice anno nuovo, rimango indegno nel Padre S. Francesco
Fr. Massimiliano M.
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(1) Della presente lettera si sono conservati soltanto gli ultimi due fogli, contenenti pure la data. - (2) È difficile sapere di quale «invenzione» si tratti; forse di un tipo di telegrafo che P. Massimiliano aveva ideato qualche anno prima.
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