RIVELAZIONI DI GESÙ A UN SACERDOTE
(dal libro "Tu sai che Io ti amo')
“In qualsiasi famiglia ordinata nell'amore, ogni membro che la costituisce concorre al bene comune in uno scambio di beni donati e ricevuti in comunione armoniosa.
La stessa cosa deve avvenire, in un grado di gran lunga superiore, nella grande famiglia dei figli di Dio.
Allo scopo di rendere sempre più ricca di frutti divini la fede in questa realtà scaturita dalla mia immolazione sulla Croce, occorre avere su di essa idee precise. Pertanto è doveroso: 1. credere fermamente nel dogma della "comunione dei santi"; 2. i sacerdoti devono mettere bene in chiaro che alla famiglia dei figli di Dio appartengono i cristiani pellegrini sulla terra, le anime in attesa in Purgatorio e i giusti del Paradiso, cioè i santi; 3. i sacerdoti (molti dei quali pongono l'accento quasi esclusivamente sulle questioni sociali, deplorando a ragione le ingiustizie perpetrate a danno degli uomini sulla terra) dimenticano quasi sempre le più gravi ingiustizie compiute a danno dei fratelli che sono nel Purgatorio.
Questa gravissima omissione si spiega solo se non si crede nel purgatorio o se non si crede nella tremenda sofferenza di quelle anime nel luogo della loro purificazione.
Il bisogno di aiuto delle anime in attesa della loro liberazione è ben più grande di quello della creatura umana che soffre di più sulla terra.
Il dovere di carità e di giustizia verso le anime in pena vi apparirà più impellente se pensate che vi sono anime che soffrono in purgatorio per colpa dei vostri cattivi esempi, perché con loro siete stati o complici nel male o comunque occasione di peccato".
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