LIBRO DEL PROFETA DANIELE
57Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Finora Sadrac ha contemplato Dio in ogni sua manifestazione, sulla terra e nei cieli, e lo ha dichiarato degno di ogni benedizione, gloria, lode, onore.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Ora invita tutte le opere del Signore a lodare e a benedire il Signore.
Possiamo affermare che quanto Sadrac rivela nella fornace ardente dona compimento alla rivelazione precedente contenuta nel Libro di Giobbe.
In Giobbe è il Signore che invita l’uomo a riflettere, meditare, osservare tutta la creazione visibile. Essa è portatrice di un mistero che solo Dio conosce.
Ogni creatura, dalla più piccola alla più grande, dalla più comune e quella più singolare e unica, è carica di un fine sconosciuto all’uomo.
Nella creazione di Dio non vi è nessuna creatura che non sai stata voluta dal Signore per dare completezza a ciò che manca alle altre.
Tutte attestano la grandezza, la sapienza, la scienza, la potenza del Signore. All’uomo è stato dato il governo della terra, ma nel rispetto di ogni cosa.
L’uomo deve porre ogni attenzione a non mettersi mai fuori della sapienza, luce, verità che vengono da Dio. Senza Dio il governo è non governo.
Altra verità che mai si deve dimenticare vuole che le cose, anche se trasformate dall’uomo, obbediscono alla loro verità, non a ciò che l’uomo vuole.
Nulla nella creazione di Dio obbedisce all’uomo. La creazione animata e inanimata sempre obbedisce al Signore. Solo Lui è il Signore.
A Giobbe il Signore ricorda, passando in rassegna tutte le sue opere, che vi è un mistero in esse che l’uomo è obbligato a rispettare.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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