domenica 8 novembre 2020

Se i miei Pastori e i miei Sacerdoti avessero piena coscienza dei legami spirituali che ci uniscono, se mi stimassero veramente Madre e Regina loro, Io li coprirei di grazie



REGINA APOSTOLORUM

- Gesù: « È la Madre mia e tua che ti parla. Ascoltala con umiltà e amore, con fede viva ».
« Figlio, prescelta per essere la Benedetta fra tutte le donne, ab aeterno nel cuore di Dio sono l'oggetto del suo Amore infinito. Piacqui a Dio per il mio filiale candore, ma piacqui ancor più a Dio per l'umiltà.
Il Figlio mio, prima di salire al Cielo, mi disse che Io non avrei potuto seguirlo subito nella Casa del Padre, ma avrei dovuto rimanere sulla terra per essere Madre della nascente Chiesa, e continuare a generare la Chiesa nell'Amore.
Con Gesù la generai nel dolore atroce, senza confine. Come Madre e Corredentrice dovevo generare il suo Corpo Mistico nell'Amore.
Il mio e vostro Gesù, nell'attuazione del Mistero di Salvezza, volle Me vicina a Lui. Lui Figlio di Dio, ma anche vero figlio mio secondo la Carne, volle me Corredentrice e Madre del suo Corpo Mistico. 

Vera sacerdotessa

Mi compete veramente il titolo di Madre della Chiesa. Ma non basta. Se ti ricordi, o figlio, in un messaggio ti è stato rivelato che Io, Maria, Madre di Dio, unica e sola donna nella Chiesa sono vera Sacerdotessa.
Gesù, Sacerdote Eterno, ha partecipato a Me la Sua Vita divina. E Gesù è Dio immutabile, semplicissimo.
Io, come è stato altre volte accennato, donai a Lui la vita umana e Lui donò a me la Vita divina; ora della Vita divina è pure il Sacerdozio. Si potrebbe allora pensare che il Sacerdozio a Me partecipato sia come quello donato ad ogni battezzato; come natura sì, come misura no.
A Me fu partecipata la pienezza sacerdotale, in forma diversa e insieme superiore a quella partecipata agli Apostoli dei quali sono veramente Regina. Giustamente mi si invoca Regina Apostolorum !
Io fui profondamente rispettosa della Gerarchia, voluta ed istituita da Gesù Redentore.
Capo visibile di questa Gerarchia per divina Volontà fu Pietro. Io ero la Regina degli Apostoli, e come Madre della Chiesa e come loro Madre e Regina mi riconobbero e onorarono gli stessi Apostoli.
Anche Pietro, negli anni che rimase a Gerusalemme, a Me veniva per conforto e madre mi chiamava, a Me veniva per consiglio e per aiuto e come Regina mi onorava.

Se mi stimassero veramente...

Se i miei Pastori e i miei Sacerdoti avessero piena coscienza dei legami spirituali che ci uniscono, se mi stimassero veramente Madre e Regina loro, Io li coprirei di grazie, come sono larga e generosa di aiuto per tutti quei figli che mi amano e che diffondono la devozione al mio Cuore Immacolato.
Presente nel Cenacolo, nel giorno della Pentecoste, con gli Apostoli mi preparai e li preparai a ricevere lo Spirito Santo. Su di me scese in misura superiore: Io, la Sposa dello Spirito Santo, ne fui ripiena.
Non ci si dimentica della propria madre terrena perché si sa che la tenerezza del suo amore non viene mai meno. Ma, figlio mio, l'amore con cui vi ama la vostra Mamma Celeste è immensamente superiore a qualsiasi amore umano!
Io amo tutti, e tutti vi voglio salvi.
Non resistete alla voce di Dio che vi chiama ad una vera, sincera conversione.
Temete il Signore che passa!...
Leggete con umiltà i messaggi che la Bontà divina vi ha inviato.
È misericordia, misericordia grande quella di avvertirvi dell'ora della purificazione ormai vicina. Ti benedico, figliolo.

7 gennaio 1976 - Confidenze di Gesù a un Sacerdote (Mons. Ottavio Nichelini)

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