lunedì 7 settembre 2020

CHIAMAMI PADRE



L'UNICO PROGETTO DEL PADRE: FARCI SUOI FIGLI COMPLETI

Farci suoi figli: non in senso ontologico, perché col Battesimo lo siamo già, ma in senso morale, cioè nel senso di una maturità che ci porta a essere figli in senso completo.
La nostra storia terrena non è che la storia della nostra gestazione come figli di Dio.
Siamo come il feto nel seno della mamma.
Noi amiamo il ventre della mamma, ma ne siamo usciti appena abbiamo potuto.
Non basta essere concepiti: bisogna uscire dal seno materno, crescere, svilupparsi in piena autonomia personale.
Il cosmo e la storia sono come il seno immenso e molteplice dove si compie questa nostra gestazione, e tutto è predisposto per questo.
E se l'unico progetto divino è quello di farci pienamente figli, è bello pensare alla presenza di un Padre che lavora per noi e con noi per realizzare il suo progetto.
Il progetto non è finito e il lavoro non è ancora compiuto: se fosse finito, sarebbe già la fine del mondo!
E infatti "tutta la creazione, anelando alla gloriosa manifestazione dei figli di Dio, geme e soffre nei dolori del parto" (cf. Rm 8, 19-22). Chi vive nella fede, è consapevole di stare realizzando in se stesso un piano superiore e a lieto fine.
- Sa di dover andare oltre le realtà contingenti e sensibili.
- Sa che il meglio per lui è nel futuro.
- Sa che il domani sarà meglio dell'oggi.
- Sa che il Padre lo sta attirando, attraverso vie misteriose e spesso dolorose, verso una maturità che sarà piena solo quando riuscirà a vivere totalmente la sua realtà di figlio.
E quando, divenuto pienamente figlio, lascerà questa terra nella quale è stato generato, potrà dire con entusiasmo: finalmente! Finalmente sono giunto a casa, da mio Padre!

DON NOVELLO PEDERZINI

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