LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
Recatevi nelle isole dei Chittìm e osservate, mandate gente a Kedar e considerate bene, vedete se è mai accaduta una cosa simile.
Ora il Signore compie una comparazione tra il suo popolo e i popoli stranieri. Essendo un processo, vuole che sia Giuda a giungere alla verità.
Recatevi nelle isole dei Chittìm e osservate, mandate gente a Kedar e considerate bene, vedete se è mai accaduta una cosa simile.
Giuda e Israele devono rendersi personalmente conto che quanto da essi è stato fatto, presso la gente pagana mai è avvenuto.
Dio non emette il suo giudizio di condanna sul suo popolo senza che esso conosca la perfetta verità delle sue azioni disonorevoli.
11Un popolo ha cambiato i suoi dèi? Eppure quelli non sono dèi! Ma il mio popolo ha cambiato me, sua gloria, con un idolo inutile.
Ecco cosa deve constatare il suo popolo: la sua infedeltà al vero Dio. La fedeltà dei popoli ai loro non dèi. Questi sono fedeli, il suo popolo è infedele.
Un popolo ha cambiato dèi? Eppure quelli non sono dèi! Ma il mio popolo ha cambiato me, sua gloria, con un idolo inutile.
Ecco la verità del popolo del Signore. Ha cambiato il suo Dio, il vero Dio, la sua gloria con un idolo inutile. Il vero Dio lo ha cambiato con il non dio.
Tra il vero Dio e il non dio non vi è paragone che regga, neanche se diciamo che è come se uno cambiasse una montagna d’oro con un filo di paglia.
Un filo di paglia è già un filo di paglia. Il non dio è la nullità assoluta. Il popolo del Signore ha cambiato il Tutto eterno, universale con il nulla.
Questo si evince dal processo. Questa verità viene fuori. Il popolo del Signore ha abbandonato la sua gloria per il nulla, il suo Bene per il niente.
12O cieli, siatene esterrefatti, inorriditi e spaventati. Oracolo del Signore.
Ora il Signore chiama i cieli, perché siano testimoni di un così orrendo tradimento del suo popolo. Non vi è peccato più grave di questo.
O cieli, siatene esterrefatti, inorriditi e spaventati. Oracolo del Signore. Neanche i cieli dovranno capacitarsi di un così orrendo misfatto.
Anche essi devono inorridire dinanzi ad esso. Devono spaventarsi. Essere esterrefatti. La loro condanna deve unirsi alla condanna del Signore.
È come se il Signore cercasse nei cieli un appoggio alla sentenza che dovrà emettere. Se anche essi esprimono orrore e spavento, allora il fatto è grave.
Giuda e Israele potranno anche appellarsi al cielo e alla terra per avere una qualche considerazione, ma invano. Cielo e terra sono con il Signore.
13Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l’acqua.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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