domenica 8 novembre 2020

Cristiani, musulmani, ebrei, hanno lo stesso Dio? NO!

 


CONCLUSIONE


Ouesta è la posizione teologica, a grandi linee, della nostra religione cristiana cattolica di fronte a Dio, per cui se l'Unità e Trinità di Dio è aborrita dagli Ebrei e dai Musulmani, se l'unico vero Dio è il nostro, in tre Persone, uguali e distinte, è chiaro che qualsiasi altra concezione che  si possa avere di Dio è una concezione falsa. 

Perciò, si deve credere espressamente nell'unico vero  Dio in tre Persone, perché "chi rifiuta il Figlio non ha  neppure il Padre"1. 

Se San Paolo sostiene che i Giudei, persecutori dei Cristiani, "non conoscono Dio, non obbediscono al Vange­ lo"z; se lo stesso Gesù afferma che i giudei "odiano Me e il Padre mio", e se gli Ebrei "sono in odio a Dio a causa del Vangelo"3, allora possiamo dire, con sicurezza, che la "No stra Aetate" del Vaticano II "non la possiamo accettare", proprio perché non si può affermare che il Dio dei cristiani  sia lo stesso "dio" degli Ebrei e dei Musulmani. 

Il "dio" degli Ebrei non convertiti, quindi, come pure il "dio" dei Musulmani, sono alla pari del "Dio Baal"4,  adorato dal re A cab, rimproverato da Elia, perché "idolo".  Lo ha comprovato chiaramente profeta Elia, il quale si  beffava dei 450 profeti che invocavano Baal! Di conse­guenza, il miracolo compiuto dal Dio di Abramo, di Isacco,  di Giacobbe, invocato dal profeta Elia, come pure la professione di fede del popolo che, prostandosi a Terra, esclamava: "Il Signore è Dio! Il è Signore è Dio!", sono più che illuminanti per dover rigettare doverosamente il massonico ecumenismo d'oggi! 

Cantando il "Benedictus", noi impariamo che il vero  Dio per tutti è quello del "Dio di Israele, perché ha visitato  e redento il suo popolo", per cui chi non crede in Gesù Cristo, Dio storicizzato, crede in un idolo. E così è il "Dio  degli Ebrei" non convertiti, e così è il "dio-idolo" dei  musulmani, perché sono tuttora come lo erano il "dio"  Giove e la "dea" Minerva. Idoli, e nient'altro! 

Perciò, è riprovevole affermare che "tutte le religioni  sono più o meno buone e lodevoli". Una tale concezione­ dichiara l'enciclica "Mortalium Animos" di Pio XI (6  gennaio 1928) - "è una falsità vera e propria, e ripudia la  vera religione e spiana la via al naturalismo e all'atei­ smo". Mentre la falsa teologia nega che il soprannaturale è  un dono gratuito di Dio, e confondendo il "naturale" con il "soprannaturale" e la Grazia, e nega, di conseguenza,  che, per la salvezza eterna, necessiti la loro collaborazione,  la Rivelazione, invece, invita a cercare le vie del Signore, i  suoi sentieris, ed esige di sforzarsi a "entrare per la porta  stretta, perché molti cercheranno di entrarvi ma non riusciranno"6! 

Ebbene, Maometto, analfabeta e del tutto ignaro degli  alti concetti della metafisica, di Dio e delle sue grazie ineffabili, ai suoi seguaci promette un paradiso tutto ben tappezzato, con tante donne bellissime, vini eccellenti e vivande squisite, dimostrando, così, di aver mai compreso alcunché della vita divina, del Sommo bene, Unico e Trino, Eterno Principio di tutto ciò che è vero, buono e bello, il solo  capace di deliziare perfettamente il cuore umano! 

Il cristiano, invece, sebbene disorientato mentalmente dall'anarchia in corso nell'attuale Chiesa, pure si rende ancora conto che è inconcepibile sostenere una pari digni­ tà e una sostanziale uguaglianza di dottrine contrastanti, di morali divergenti, appunto perché con ciò si verrebbe a confondere il giusto con l 'ingiusto, il vero con il falso, il vizio con la virtù. 

Ma guai farne un cocktail di ciò che Dio stesso ha sepa­ rato! Si cadrebbe nelle mani del Dio vivente e ciò sarebbe orribile, perché "horrendum est incidere in manu Dei viventis!"?. 

Ma oggi, quello che più preoccupa, è la facilità e la in­ credibile consapevolezza con cui la Chiesa di Roma abbia  mutato discorso. Si consideri questo nostro tempo: Pio XI è  morto da 61 anni; Pio XII da 43 anni, eppure, tutte le loro  dichiarazioni, discorsi e attegiamenti sono quasi completa­ mente dimenticati, ignorati. Sono Papi, direi, cancellati dalla  Storia! Ma allora, se è vero che la Chiesa ha cambiato rotta,  è anche vero che l'unità della Chiesa si è pure rotta, come  pure si è rotta l'alleanza tra i fedeli. E questo perché si è  cambiato non solo la veste talare, ma anche la dottrina,  anche l'ecclesiologia, creando, così, le basi di quella frattura  che ormai continua implacabile, dando più che l'impressio­ ne che Roma sia passata al nemico! .. 

E a questo ci illumina anche l'attuale "invasione mu­ sulmana" che ci sta derubando tutta la dignità nazionale.  L'apparente "invasione pacifica" di finti "immigrati", sta devastando la mappa etnica nazionale, oscurando ogni forma  di patriottismo in nome di un falso "pacifismo" che vela  paurose future violenze. 

Sono ormai più di 3 milioni i musulmani in Italia,  facilitati e tutelati da leggi incoscienti o traditrici! Come  interpretare, infatti, le generose "donazioni" di 17 ettari di  terreno che il Governo Italiano ha fatto all'lslam in una  delle zone verdi di Roma, il cuore del Cristianesimo, per  costruirvi quella monumentale moschea con annesse strut­ ture di cultura(?) che vediamo? .. 

Ora, queste invasioni, volute e protette dall'ebraismo massonico, quando avranno ottenuto la cittadinanza e il diritto di voto, si raggrupperanno e faranno "pesare" la loro forza politica. E poi, tra non più di dieci anni, dopo aver  messo al mondo 4-5-6-7-8 figli per coppia, avremo più di  dieci milioni di islamici, giovani e forti, contro i 50 milioni  di italiani, vecchi e incapaci a difendersi dalle loro aggressioni. . . ' 

L'Italia cattolica "romana" sarà, così, una bastarda mescolanza di religioni e di culture! .. 

Ed è questo l'obiettivo che si vuole, sia col permettere l'apertura dei negozi di domenica, sia con l'abolire il suono delle nostre campane, sia la volontà di eliminare persino il giorno festivo della "Domenica", purchè si arri vi a spegnere  la "voce" della Fede cattolica, dissacrando anche il dovere  di "santificare la festa", il nostro "dies Domini"? .. E que­ ste sono solo le prime antifone di un salmo blasfemo che  Satana, coadiuvato dai molti "laici politici", ha già da tempo intonato. 

E si rifletta anche sui milioni di bambini uccisi con  l'aborto nella già nostra Italia l.. Da quando entrò in vigore  la "legge 194", fino al 1995, ci furono circa 3 milioni e  mezzo di aborti, che ci obbligano a vedere - strana coinci­ denza! -ai circa tre milioni e più di musulmani che, nello  stesso periodo, hanno invaso l'Italia! .. E il Governo Italiano d'allora donò a loro quei 170.000 mq. della terra di Roma­ sacra per milioni di Martiri, mentre in varie nazioni del­ l' Asia e dell'Africa perseguitavano, uccidevano, costringen­ do la Chiesa cattolica ad abbandonare quelle terre "conqui­ state", come sempre, a prezzo di sangue cristiano! .. 

E ancora oggi, mentre l'Italia li riceve in casa, essi conti­ nuano a perseguitare, a uccidere i cristiani un po' ovunque,  come nelle Filippine, nel Timor, nel Sudan, in Algeria, e  via dicendo! .. 

Quanto è doloroso constatare la superficialità e l'inco­ scienza di chi non avverte le enormi distanze e la radicale incompatibilità tra la Fede cattolica e l'Islam, come pure con le altre confessioni Religiose, vendendo l'opera sal vi fica  di Cristo che, per salvarci, ha assunto la natura umana e  subìto la dolorosa Passione e Morte di Croce! 

Ma oltre a tradire Cristo questo falso ecumenismo che  conduce, oggi, la Chiesa Cattolica, tradisce non solo noi  cristiani-cattolici, ma anche gli stessi "fratelli separati" e i  "non Cristiani", perché nega loro la prima carità che è la  Verità! .. 

Il vero ecumenismo, invece, non può mirare a stabilire  un'unità nelle diversità, sia con le varie professioni cristia­ ne e tanto meno con le religioni non cristiane. Lo aveva già affermato chiaramente San Paolo: «Non vogliate unirvi mediante un giogo ambiguo con gli infedeli, poiché quale accordo può esserci tra giustizia e ·iniquità? O quale società tra la luce e le tenebre? Ovvero quale armonia tra Cristo e Belial? O quale cosa in comune tra il fedele e l'infedele? Quale accordo tra il tempio di Dio vivente, come dice Dio: "lo abiterò in essi e camminerò tra di loro  sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò, uscite  di mezzo a questa gente e separatevi da essa, dice il Signore, e non toccate ciò che è immondo". 

 questo lo disse persino il Decreto "Unitatis redintegra­ tio": «Il modo e il metodo di enunziare la Fede cattolica  non deve in alcun modo essere di ostacolo al dialogo con  i fratelli. Bisogna esporre con chiarezza tutta intera la dottrina. Niente è più alieno dall'ecumenismo quanto  quel falso irenismo dal quale viene a soffrire la purezza  della dottrina cattolica e ne viene oscurato il senso genu­ino e preciso"9. 

Ma purtroppo - ripeto - oggi, il dialogo con i "fratelli separati" e i "non cristiani", sembra non tener conto di questi princìpi e svolgersi sulla base di una affermata effica­cia salvifica di tutte le religioni. Ma allora, è lecito il "dialo­go" con loro? .. Certamente lo è se diventa occasione di  evangelizzazione, ossia di comunicazione della nostra Fede,  come lo esige Gesù stesso: "euntes docete omnes gentes";  al contrario, non lo è se non garantisce questa finalità. Oc­corre, perciò, tener presente che l'incompatibilità con le  confessioni non cattoliche avviene su questi due pilastri  fondamentali: 

l - l'origine soprannaturale della Fede cattolica, per­ché essa è frutto del piano salvifico di Redenzione e della Grazia soprannaturale, che spinge alla conversione, e la corona con la Grazia santificante, germe di vita eterna; 

2 - i contenuti della Fede cattolica, in tutto aderenti alla Rivelazione soprannaturale. Perciò, il retto ecumenismo è solo quello che porta a questa purezza di adesione a Dio!  

sac. Luigi Villa

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