Domma che ha cagionato la divisione del mondo soprannaturale.
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Ascoltiamo adesso Suarez, per la cui bocca, dice Bossuet, parla tutta la scuola: « Bisogna tenere per molto probabile l'opinione che crede, che il peccato originale commesso da Lucifero, sia stato il desiderio dell'unione ipostatica: ciò che l’ha reso sin da principio il nemico mortale di Gesù Cristo. Ho detto che questa opinione è molto verosimile, e continuo a dirlo. Abbiamo dimostrato che tutti gli angeli, nello stato di prova, aveano avuto rivelazione del mistero dell'unione ipostatica che dovea compiersi nella natura umana. È dunque credibilissimo che Lucifero abbia trovato in ciò occasione del suo peccato e della sua caduta.1 » Una delle glorie teologiche del concilio di Trento, Catharin, sostiene altamente la stessa opinione, e con altri commentatori spiega egli così il testo di san Paolo : E allorquando lo introdusse di nuovo nel mondo, egli disse: che tutti gli angeli l'adorino.2 Perchè questa parola di nuovo, una seconda volta « Perchè il Padre eterno avea già introdotto una prima volta il suo Figliuolo nel mondo, allorché, sin dal principio, egli lo propose all’adorazione degli angeli e rivelò loro il mistero dell' incarnazione. Lo introdusse una seconda volta, allorquando lo mandò sulla terra per incarnarsi effettivamente. Ora, a questa prima introduzione e rivelazione, Lucifero ed i suoi angeli rifiutarono a Gesù Cristo di adorarlo ed obbedirlo. Tale fu il loro peccato. « Difatti, secondo la dottrina comune dei Padri, il demonio ha peccato per invidia contro l'uomo, ed è più probabile ch’egli abbia peccato prima che l’uomo fosse creato. Ora, non bisogna credere che gli angeli abbiano invidiato la perfezione naturale dell’uomo, in tanto che creata ad imagine e similitudine di Dio. In questa supposizione, ogni angelo avrebbe avuto la stessa ragione, ed anche una più forte, quella d’ingelosire gli altri angeli. È dunque più verosimile che il demonio abbia peccato per l’invidia della dignità con cui ha visto innalzare la umana natura nel mistero dell' incarnazione.1 » Nel capitolo seguente verranno nuove autorità a confermare l’opinione dell’illustre teologo.
Monsignor GAUME
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