venerdì 1 gennaio 2021

Marie-Julie Jahenny

 


Marie-Julie Jahenny

IL VESCOVO FOURNIER 

Nell’ottobre del 1874 Marie -Julie fece la sua consacrazione alla Vergine Immacolata. 

Avevano acceso due candele… la testa china, quando riceve dalla Madre di Dio una corona di fiori (che non si vedono). Tra le due estasi della giornata Ella rivela a numerosi presenti che Mons. Fournier aveva lasciato Roma con grandi favori ricevuti da Pio IX e che ormai sarebbe stato più vicino al suo trono. 

Si seppe poi che il vescovo di Nantes era stato nominato assistente al Trono Pontificio. 

Fournier era un grande vescovo, scriveva il Dott. Imbert: grande per l’intelligenza, il cuore, le opere e le parole. 

Aveva seguito fino alla morte il fatto soprannaturale che avveniva nella sua diocesi. 

Trascorse gli ultimi 4 anni della sua vita a fare ricerche su ricerche. 

Meravigliato del discorso tenuto dal vescovo di Poitiers in occasione dell’incoronazione di N.S. di Lourdes… gli scrisse chiedendo di studiare il caso di Fraudais.  

Mon s. Pic dovette ritardare l’impegno - ma non avvenne -. 

Un sacerdote, Don Cresset, scriveva al vescovo di Nantes il 23 giugno 1876… per esporgli certe obiezioni contro Marie-Julie. 

In particolare il vescovo Luçon (Mons. Lecoq, che diventerà il vescovo di Nantes) e di Mons. Richard e di alcuni ecclesiastici influenti della diocesi… Chiacchiere! 

Mons. Fournier risponde il 26 giugno: 

“Caro monsignore,  

rispetto come voi Don Bessay, ma rifiuto il giudizio circa gli avvenimenti di Fraudais. Non li conosce. Mi spiace credere che Mons. Luçon… vi mandi qualche ammonizione. Diversamente mi spiacerebbe; Lei sa bene che una simile causa sollevata dal vescovo del luogo e che l’Ordinario… ha autorità e grazia per giudicare. Non ho ancora fatto conoscere il pio parere su questo fatto, anche se ne sono molto tentato. Non cambio il mio parere ed il mio modo di vedere e nemmeno la mia convinzione. Mons Luçon non ha più il diritto di giudicare l’avvenimento di Fraudais né quelli del Bois d’Haim. 

Sono identici ed anche ben studiati… Lascio agli ecclesiastici, che ne avranno il coraggio, di unirsi ai liberi pensatori… i quali hanno accumulato obiezioni contro le estasi e le grazie di ogni tipo di Louise Lateau. 

“La testimonianza chiesta da Mons. Richard non è autorizzata come le altre, perché i fatti di Blain sono posteriori alla sua partenza da Nantes. 

Perciò “Non li conosce”. Ne ha solo sentiti parlare, e molto sporadicamente, vale a dire da voci o da Pettegolezzi. 

E’ un mio compito NON IL SUO! 

“Spero proprio che il mio vicario generale, De Laspiney, osservi almeno il silenzio se non condivide la mia idea: perciò la mia tolleranza ha un limite. 

Ricevo tutti i giorni testimonianze affermative in favore di Marie-Julie. Ieri me ne parlò il Barone della Tour del Pin. Costui è vostro consigliere generale: mi riferiva che è sua viva e totale convinzione su ciò che aveva visto la sera prima… Voi non avete dimenticato le testimonianze del Superiore di Pont-Château, dell’arcivescovo di Haiti e del mio vicario generale, compresa una folla di laici e del clero, gente seria… hanno visto.  

Voi sarete colpevole se vi lascerete confondere”: 

Felix, vescovo di Nantes 

Che cosa succedeva nella diocesi di Nantes? 

Lasciamo al Dott. Imbert la responsabilità della sua stima. 

“Un fatto così straordinario come quello di Fraudais… non potrebbe esistere senza provocare una grande opposizione.” 

Ciò avveniva dopo molti anni, mentre nella diocesi di Nantes vi erano discordie e disaccordi. 


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