ECCO LA STORIA:
“Cittadino di Nantes, Felix Fournier era cresciuto tra l a sua gente. Divenuto curato di St. Nicolas, fece della sua chiesa una basilica monumentale, orgoglio della città.
Nel 1848 è stato inviato all’assemblea nazionale da parte dei suoi concittadini. Dotato di intelligenza superiore, un grande cuore, uomo d’azione ed oratore di prim’ordine… Trovò persone invidiose, calunniatori persino tra i confratelli nel sacerdozio”.
Fournier scrive a Roma il 14 dicembre 1876 al Padre Vanutelli che visitò Marie-Julie, ed è cugino di due cardinali.
“Vi ringrazio della lettera. Ne avevo bisogno. Ci tenevo ad avere l'espressione dei vostri sentimenti. L’ambiente in cui vi trovate vi rende estremamente prudente.
Spero tuttavia che non esitiate, all’occasione, a rimanere dalla parte della VERITÀ, poiché, se è bene nascondere i segreti del Re, è altrettanto encomiabile rivelare i DONI DI DIO.
Raccomando la prudenza perché il coraggio della verità ha un prezzo da pagare. Bisogna temere l’entusiasmo e l’inganno. Ma il soprannaturale VERO non deve trovare testimoni che fuggono dalla luce e la nascondono come Nicodemo!
Tutti i fatti che continuano a Fraudais confermano sempre più la mia fiducia. Dio ci aiuterà e diffonderà la sua opera quando e come a LUI piacerà”.
Parla il Dott. Imbert: “Ecco ciò che scrivevo a Mons. Rouard (3° successore di Fournier) inviandogli nel novembre 1899 un documento segreto sui fatti di Fraudais. Bisogna risalire all’opposizione contro Marie-Julie ed alla candidatura di Fournier a vescovo di Nantes…
Ebbe degli oppositori ed anche, può darsi, dei RIVALI:
La lotta fu accesa e scandalosa… ed il curato di St. Nicolas fu accusato di atti immorali.
Quando Marie-Julie giunge al mondo soprannaturale Mons. Fournier credeva in lei, approvava e ne era certo. Gli avversari del vescovo divennero nemici di ciò che accadeva a Fraudais.
Gli impiegati episcopali, d’accordo con il curato di Blain, denunciarono il vescovo a Roma, dove lo mandarono a morire.
Era l’anno del 50° di Messa del papa Pio IX. Il vescovo di Nantes vi andò solo a presentare i suoi auguri al Pontefice e per parlare della causa di Marie-Julie, domandandone consiglio.”
Nella vita di Mons. Fournier, Padre Pothier ricorda la scena triste del sermone del vescovo ai suoi vicari generali ed ai membri del capitolo venuti a salutarlo prima della partenza.
“Accetterei volentieri i vostri saluti se non ignorassi che alcuni dei miei sacerdoti, nonostante il rispetto che devono alla ’poltrona’ che io occupo, non rimpiangono nulla e mi fanno pena.
Ho l’onore di guidare questa chiesa, il mio dovere non ha mai smesso di agire e ne sono l’unico giudice.
… Dio mi ha eletto, mi ha dato anche la forza e la luce. Nelle attuali condizioni mondane è così facile fare il bene? La lotta e gli sforzi del vescovo non vi stimolano ad ogni istante? Con le preghiere, l’affetto particolare e la grande CARITÀ di cui parla l’Apostolo?
Reverendi, non mi aspetto sicuramente che voi vi ricrediate qui…”
Poi, guardando i vicari generali: “Tra 15 giorni, se piace a Dio, tornerò. Vi domanderò un resoconto severo della vostra amministrazione.”
Fournier scriveva a Padre David il 20 maggio 1877:
“Vi incarico di tutto ciò che riguarda questa santa figliola. Proibisco a tutti i sacerdoti della mia diocesi di fare qualcosa per esaminare questa figlia o ad interrogarla a meno che vi abbia nominato SUO DIRETTORE.
Se durante la mia assenza morisse, vi incarico di seppellirla e di fare tutto ciò che sarà necessario.
La benedico e benedico VOI, assicurandovi, signor Vicario, tutta la mia devozione.”
Felix, vescovo di Nantes
La vigilia della sua partenza il prelato scriveva al curato di Saveny:
“Non pensate che io sia contro Marie -Julie. Io le credo e sono convinto che Dio la farà trionfare. Dopo tutto, se io mi sono sbagliato, mi umilierò ed obbedirò al mio successore.”
***
mistica di Marie-Julie Jahenny.
Nessun commento:
Posta un commento