Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)
28.02.2021
Allora invochiamo San Giuseppe e il Divino Spirito Santo, in quest’anno così bello, perché lo Spirito Santo è la Luce e San Giuseppe è l’esempio di chi ha seguito la luce, di chi è stato obbediente a Dio, timorato di Dio, di chi ha veramente servito Dio.
In questo momento l’umanità ha molto bisogno di preghiera, ha bisogno di pregare. E non solo con le parole, ma con le opere. Dove finirà questo mondo se le persone non si tengono per mano? Dove stai mettendo Gesù Cristo nella tua vita? Abbiamo ricevuto parole e meditazioni così belle sulle orme di Gesù, lasciate affinché ognuno le seguisse, ma purtroppo l’umanità non segue le orme di Gesù. Dove finirà questa umanità che non segue le orme di Cristo, che non segue l’amore di Cristo, che non segue il silenzio, l’umiltà, la mitezza di Gesù?
L’umanità ha bisogno di camminare verso la misericordia. Il mondo ha bisogno di molta misericordia. Specialmente il vostro paese, il Brasile, ha bisogno di molta misericordia. Perché senza unione non c’è vittoria, senza unione non c’è crescita, senza unione non c’è prosperità. Una delle benedizioni maggiori della famiglia è l’unione, e il mondo è una famiglia, il Brasile è una famiglia. E ciascuno deve avere uno zelo molto grande per la propria casa, per il proprio paese, deve pregare di più per il proprio paese. Spesso la soluzione dei problemi dell’umanità la troviamo con il santo rosario tra le mani.
San Giuseppe è stato molto giusto, perché pregava, confidava e sperimentava la realizzazione del piano di Dio nella sua vita. Allora oggi vi invito a fare questa riflessione: “Dove metto Gesù nella mia vita? Dove ho messo Gesù nella mia vita? Sono presente nella vita della mia comunità?”. Chi è Gesù, figli? A volte sognate di ottenere la bellissima grazia di avere il cuore degno di ricevere Gesù Cristo, ma non vivete quello che Cristo vuole da voi: la comunione, la fraternità, l’unità.
Nessuno riuscirà a vincere le epidemie nel mondo con la divisione, la discordia, la disunione. Uno dei modi più belli per vincere la peggiore peste di tutte le pesti, che è il peccato, è l’unione del popolo di Dio, è tenersi per mano, è stare alla presenza dello Spirito Santo, non fare guerre in mezzo alla battaglia. Oggi siamo in una grande battaglia: la lotta del Cielo contro tutte le insidie del demonio. È questa la nostra grande battaglia, oggi. È chiarissimo: vediamo le trappole del demonio lanciate sulla Terra, sulle famiglie, sulle comunità, sul popolo di Dio. E non è il momento di fare guerre, è il momento di alzarci, tutti in pace, nella costruzione di un mondo fraterno.
La fraternità è l’amore di Gesù in noi. Se mettiamo questo amore fraterno di Gesù in noi, avremo la risposta della fraternità e della felicità del mondo. Perché il mondo ha bisogno di tendere le mani. Questo è il grande messaggio che Gesù ci ha lasciato, è la grande parola di Dio per noi: dare le mani, tenersi per mano in mezzo a tutte le battaglie.
E Cristo dev’essere al centro della nostra vita. Proprio al centro. Non metterlo all’ultimo posto nella tua vita. Cristo oggi dev’essere presente, presente, presente nella tua vita, nella vita della tua famiglia, nella vita della tua comunità. E iniziamo a riflettere su cosa Cristo vuole da noi. Soprattutto nel mondo che stai vivendo oggi, che è pieno di paura, non solo per le malattie. La violenza sulla Terra è brutale, la violenza delle persone le une contro le altre nel mondo è brutale. Cristo è la pace e tu devi mettere questa pace di Gesù al centro della tua vita. Non la violenza.
L’umanità tende ad essere sempre più fredda in senso spirituale. L’umanità è sempre più senza Dio, questa è la grande verità. L’uomo è senza fede, senza religiosità, non vive la religione. Quando parla delle cose del Cielo, l’uomo pensa: “Sarà vero che là Dio è presente? Sarà vero che là Dio sta facendo un’opera? Sarà vero che Dio sta usando i suoi figli, là in quel luogo, per portare benedizioni al mondo, per portare pace sulla Terra?”. C’è sempre un “sarà”, un “perché”, perché in verità l’uomo è molto distante dalla spiritualità, che è lo stesso Spirito Santo.
Per questo qui, in quest’anno, abbiamo la supplica “Vieni, vieni Spirito Santo a illuminare”. Perché il mondo è nelle tenebre. Non sono tenebre degli occhi ma tenebre dell’anima, del peccato. Nessuno vuole vedere. La grande missione dell’umanità oggi è vedere le proprie debolezze, dire: “Sono debole, sono peccatore, sono umano, faccio errori, ho i miei difetti, vivo le conseguenze della mia mancanza di amore, della mia mancanza di fede, è necessario che io trasformi la mia vita, che cambi le mie azioni”. E l’umanità spesso non vuole cambiare. L’uomo vuole avere ragione anche se è nell’errore. Dimentica di essere umile per chiedere a Dio perdono. Ci sono momenti nella vita in cui devi chiedere perdono.
Spesso vi guardo, figli miei, e rifletto come Madre: dove finirà questo mondo se l’umanità non cambia vita, se non si converte? Dove finirà la sofferenza? Finirà forse quando terminerà l’epidemia o quando arriverà la soluzione per questa epidemia? L’umanità riuscirà a trovare una risposta di felicità senza cambiare il cuore? Sono certa che non sarà così. L’umanità otterrà una risposta bella solo quando il cuore sarà anch’esso bello. Quando il cuore avrà questa pienezza dello Spirito Santo, questa obbedienza che ebbe San Giuseppe. San Giuseppe è sempre stato obbediente. Quando il cuore avrà il desiderio di realizzare il piano di Dio. Fintanto che l’umanità avrà questa freddezza, questa tristezza spirituale, il mondo non sarà un mondo bello, sarà un mondo di dolore, dolore e ancora dolore. Ci sono segni di sofferenza visibili seminati dall’uomo stesso. Si raccoglie quello che si semina.
Dico questo a ogni figlio che sta ascoltando la Madre della Pietà, parlo a te: se tu, figlio, non cercherai la conversione, il mondo non raccoglierà cose buone. Se non cercherai la tua pace interiore, la tua gioia interiore, il mondo non avrà più gioia, il mondo avrà lacrime, il mondo avrà sofferenza, il mondo avrà epidemie, malattie, perché tu sei lo strumento che Dio ha scelto per rendere questo mondo felice. In verità, Dio ti ha creato per essere felice. Sei infelice perché sei disobbediente a Dio. Ma se sei obbediente, sei felice. Anche nel momento presente, l’anima che serve Dio può avere lacrime negli occhi, ma ha gioia nell’anima. Puoi avere lacrime negli occhi per il dolore che è dentro di te, anche se condividi una felicità intima con Dio e sai che molti non hanno la felicità di condividere questa felicità intima con Dio. È bellissimo stare con Dio! La ricchezza più grande non è l’oro della terra, ma l’oro celeste, è Dio, questo è l’oro di tutti noi. E oggi tu hai bisogno di mettere questa presenza viva.
Quest’anno è un anno molto giusto, un anno di molta giustizia, sarà un anno diverso da quello scorso, perché il raccolto dell’anno varia a seconda di quello che sperimentiamo, meditiamo, riflettiamo. E il raccolto che avremo, in quest’anno dedicato a San Giuseppe, è un raccolto molto giusto. San Giuseppe è giusto. E lo Spirito Santo è il canale di ciò di cui abbiamo bisogno: la luce. Il mondo è nelle tenebre, non esiste cecità maggiore di quella attuale che l’umanità sta vivendo. L’umanità è malata, piena di malvagità, violenza. Nessuno sta considerando quello che il mondo sta vivendo, questa pandemia, come qualcosa per la sua conversione. L’umanità è sempre più rancorosa, sempre più individualista, sempre più incentrata su se stessa. Allora come potrà l’umanità voler guardare avanti e vedere una bella luce, se non cerca questa bella luce?
Noi abbiamo la speranza. Non abbiamo UNA speranza, abbiamo LA speranza. Perché lo Spirito Santo è venuto per illuminare il mondo in quest’anno, e lo illuminerà. Illuminerà te che hai il cuore assetato di Dio, che stai crescendo spiritualmente, che sai che la forza dell’umanità oggi sta negli atti e nelle opere fatte secondo la preghiera. Quando preghi non hai il coraggio di peccare, non hai il coraggio di fare qualcosa che addolora Cristo che è in te. Ecco perché oggi vogliamo riflettere molto su questo: dove abbiamo messo Cristo nella nostra vita? Perché, se mettiamo Cristo nella nostra vita, dove Egli deve stare, noi non offenderemo Cristo, non offenderemo il Cielo. Faremo di tutto per consolare Cristo e vincere con il Cielo.
Perché Cristo è la vittoria. Per quanto il demonio cerchi di spaventarvi, la vittoria è Cristo. Alla fine, la vittoria regnerà. Noi vedremo qui sulla terra una terra felice, l’uomo felice. Su questo non ho dubbi, figli miei. Anche se per questo dovrete passare per le peggiori nubi traditrici, so che alla fine vedrete la vittoria, vedrete questa misericordia riversarsi su questa terra, so che avrete gioia nel cuore, una gioia come mai si è vista nel cuore dell’uomo. È la gioia della vittoria, di Cristo che è la nostra vittoria.
Allora per quanto oggi sia grande l’ombra, le nubi traditrici, le onde traditrici, Dio è molto più grande. Niente è maggiore di Dio. Parlo soprattutto a voi che state attraversando queste nubi traditrici, a voi che avete vissuto molte perdite, a voi che state attraversando molte difficoltà, materiali, spirituali, temporali: tenetevi forte, perché presto questa misericordia di Dio traboccherà sul mondo. Non ci vorrà tanto, perché Dio è molto buono, Dio è buono sempre, Dio è Padre sempre. E l’umanità non ha le forze per vincere da sola. Non le ha, figli. Per quanto l’umanità ci provi, il nemico arriva e la fa cadere.
Per questo devi proprio pregare, devi chiedere la guarigione del tuo cuore. Volere questa guarigione del tuo cuore significa vincere le briciole. Quando il nemico ti offre le briciole, non volere le briciole. Pensa sempre al Cielo. Soprattutto nel momento che state vivendo. Perché oggi sei qui ma non conosci il tuo domani. Quanti hanno iniziato la giornata e non hanno avuto la grazia di arrivare alla sera. Quanti! E non si tratta solo dei malati, molti si alzano al mattino in salute, ma in quel giorno vengono raccolti. Allora siamo nelle mani del Signore.
È un anno in cui rifletteremo molto su San Giuseppe. San Giuseppe confidava piamente, si abbandonava piamente, si metteva completamente nelle mani del Signore. E chi segue la devozione a San Giuseppe seguirà i passi di San Giuseppe: i passi dell’obbedienza, i passi dell’abbandono, della vita di preghiera, dell’adorazione a Gesù. Oggi dovete fare molta adorazione a Gesù. Molta! Spesso vi interrogate: come fare adorazione a Gesù in un tempo in cui è tutto così difficile? Tenendo il tuo cuore aperto. Certo, chi ha la gioia di stare ai piedi di Gesù resterà abbagliato dalle grazie, ma se non hai questa gioia, se hai difficoltà anche a causa della sofferenza presente, impara ad adorare Gesù nell’intimo del tuo cuore. È l’adorazione più bella che esista, figli. Quando chiudi gli occhi, ti immergi nel tuo cuore, e vedi Gesù che si prende cura della tua vita. Egli si prende cura di te e tu vedi che Egli è con te in ogni momento.
Ci sono momenti nella vita in cui resti sorpreso dalla protezione di Gesù: potresti essere terribilmente attaccato dalle insidie e Dio ti dà quel coraggio per non cadere nelle trappole. Quando adori Gesù profondamente, nell’intimo del tuo cuore, allora vinci l’invidia, che è ciò che oggi più distrugge l’uomo, ciò che più porta l’uomo alla disunione; vinci quella gelosia che a volte senti perfino vergogna di provare. Dio ti ha reso capace, perché essere geloso se Dio ti ha reso così capace? Se Dio ti ha reso capace anche quando pensavi di non esserlo?
Quando adori Gesù nell’intimo del tuo cuore, la tua anima incontra il Cielo e tu riesci a vedere oltre gli occhi, quando guardi verso questa pandemia presente sulla Terra, che ti spaventa, che ti fa paura. Quanti sono terrorizzati, quanti perdono persone che amavano immensamente e che continuano ad amare. Quando adori Gesù, riesci a capire che il Cielo è il tuo posto. Per quanto sia grande la bellezza di questa Terra, essa è incomparabile a quello che Dio ha creato per i suoi figli per sempre.
Allora riesci ad avere pace, una pace così bella. Quando adori Gesù non resti con il cuore e l’anima ferita dal dolore, disturbata dalle persecuzioni che soffri, magari nella tua comunità. Perché è dentro la stessa comunità che il demonio perseguita di più, è dentro la stessa famiglia che il demonio perseguita di più, è dentro la stessa Chiesa che il demonio perseguita di più. Tu avrai pace, non avrai paura, avrai fede.
Ma avrai silenzio. Perché l’umanità di oggi ha bisogno di silenzio? È tempo di ritirarsi tra le braccia di Gesù Cristo. L’umanità è talmente piena di rumore che non è riuscita ad adorare Gesù come è necessario. Quell’adorazione di cuore aperto, di anima felice. È quando ti incontri con Gesù nel più intimo del tuo essere e inizi a ringraziarlo anche per le prove che hai attraversato, per le difficoltà che hai vissuto, per la tua famiglia, per la battaglia che affronti nel quotidiano, dentro la tua comunità. Non discuti, ma ringrazi. Ringrazi perché Dio ti ha reso molto più forte delle tentazioni del male, delle trappole del male, del veleno del male, Dio ti ha reso molto più forte di tutto questo.
L’umanità ha bisogno di incontrare Gesù, di mettere Gesù nel proprio cuore. Quando dico che devi mettere Gesù nel centro della tua vita è perché, in senso affettivo, il cuore è il centro principale del tuo essere. Non parlo di un cuore di carne, parlo di un sentimento spirituale in cui Dio agisce, è il cuore che porta il sentimento dell’amore in un modo che possiamo attribuire alla creazione divina, perché Dio ci ha creati con tutto l’amore, con tutta la gioia, ci ha creati per essere realmente benedetti da Lui.
Esiste il male, esiste la malvagità, ma in questo messaggio di oggi arriviamo alla gioia di sapere che, per quanto grande sarà la sofferenza sulla Terra – perché sarà molto grande la sofferenza sulla Terra, figli, questo è evidente, è chiarissimo – dopo tutta la battaglia voi vincerete. Verranno segni di dolore, ma verrà anche un segno di gloria e noi sappiamo che il segno di gloria è unico, è Gesù Cristo. Ecco perché crediamo in un mondo di pace, in un mondo migliore.
E oggi stiamo imparando ad amare Gesù, stiamo imparando ad adorare Gesù, a mettere Gesù dentro la nostra vita, dentro il nostro cuore, dentro la nostra casa, dentro la nostra comunità. A volte ti metti in ginocchio davanti a Gesù ed esci [dalla chiesa] più impuro di quanto immagini, esci pieno di cattiveria, di pensieri negativi, di pensieri increduli, mentre quando vivi con Gesù è diverso: esci [dalla chiesa] leggero, soave. Per questo dovete mettervi in ginocchio con il cuore soave, con il cuore leggero. Se quando ti metti in ginocchio sei appesantito, Dio alleggerirà la tua sofferenza.
Vi dico questo perché, da qui in avanti, non dovrete vivere una fede di apparenza, ma dovrete vivere una fede che dia combattimento al demonio. Combattere il demonio! Non dev’essere una fede finta, dev’essere proprio fede! Anche perché sopravvivranno a questa lotta solo gli uomini di fede, i veri guerrieri di Gesù Cristo, perché dovrete essere forti in questa lotta. Oggi c’è tanta fragilità della mente, pensieri negativi, di terrore. A volte hai paura di tutte le cose, pensi che non riuscirai a servire Dio come è necessario, ti rispecchi molto nelle fragilità del mondo. Perché oggi il mondo è debole, non è un mondo unito che si tiene per mano, perseverante, ma è un mondo che ha davvero bisogno di aprire il cuore a questa splendida luce che è lo Spirito Santo nella nostra vita. Non che sarà, ma che è già nella nostra vita.
Allora coraggio! Abbiate coraggio. E il popolo brasiliano deve pregare di più per la propria nazione. È un appello che vi faccio nella benedizione di oggi. Nella benedizione di oggi pregherò Gesù anche per il Brasile. Dovete pregare tanto per il Brasile. È un paese bello, ma è un paese che si trova in una divisione molto grande. E l’unione è la vittoria di un popolo. Soprattutto quando questo popolo prega. Quando un popolo prega riesce a distruggere il male che vuole distruggere la sua famiglia, la sua nazione, la sua patria. Allora iniziate a fare della vostra vita un atto di preghiera per la vostra patria. E pregate anche per il mondo, per le famiglie, per le comunità. Siate esempi di fede, siate esempi di ciò che Cristo è per noi.
Chi è Cristo per noi? Provate a immaginare, in mezzo a tutte le sofferenze che state vivendo: se Gesù oggi arrivasse nella vostra casa, nella vostra comunità, nel vostro mondo, cosa farebbe Gesù con voi figli? Sono certa che mio Figlio abbraccerebbe tutti voi. Nel modo più bello. Perché il dolore è molto grande nel vostro cuore. E l’abbraccio di Cristo per la vostra vita è l’abbraccio della pace.
Allora, nel riflettere sul messaggio di oggi, apri le porte della tua casa e metti Gesù al centro della tua casa, della tua famiglia. Chiedi a Gesù di abbracciare tutta la sofferenza che è dentro la tua casa, dentro la tua comunità, in ogni famiglia cristiana, chiedi a Gesù di abbracciare e portare la guarigione a questo mondo, affinché il mondo non raccolga ulteriore dolore, affinché il mondo non debba piangere lacrime, lacrime di tristezza profonda. Metti questo Cristo oggi sulla Terra, sentiti abbracciato da Gesù nel modo più bello che esiste.
E cosa vi chiederebbe oggi Gesù, nell’abbracciarvi? Di abbracciarvi gli uni gli altri. Non è nel modo in cui state camminando che incontrerete Cristo, la vittoria, per incontrare la vittoria dovete camminare abbracciandovi gli uni gli altri. Nonostante i conflitti che a volte sono presenti: ogni famiglia li ha, ogni comunità li ha, ogni popolo li ha. Ma imparate ad abbracciarvi, a tenervi per mano, ad unirvi. Impara a vincere questo veleno che è nei tuoi occhi, nella tua bocca, nella tua lingua, non permettere che questo veleno entri nel tuo cuore e porti ulteriore sofferenza per la Terra, perché voi siete gli unici responsabili della guarigione del mondo in questo momento, figli.
Vi ho già detto che la guarigione del mondo è nelle mani dell’umanità. Se le vostre opere saranno opere di amore, trasformerete tutto questo che state vedendo nel mondo in vittoria. Non sarà la vostra sconfitta, ma la vostra vittoria. Allora se Cristo oggi venisse a noi, Egli ci abbraccerebbe. E ci insegnerebbe ad abbracciare il prossimo. Non è nel modo in cui state camminando che raccoglierete il trionfo del mio Cuore Immacolato. Non potete mettere Gesù lontano, dovete mettere Gesù al centro. Non dovete lasciare Gesù per domani, Gesù deve essere adesso. È questo che dovete fare! Non so se ne siete consapevoli, ma quello che sta accadendo oggi è che le persone stanno mettendo Gesù lontano, stanno lasciando Gesù fuori, mentre Gesù deve stare dentro, Egli è la nostra Via. Sono le sue orme che dobbiamo seguire. Se volete raccogliere un mondo di pace, figli, dovete seguire ciò che Cristo è per il mondo. Ed Egli è questo esempio di pace e di amore.
Con grande affetto voglio darvi la mia benedizione.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Si tratta di un messaggio grandioso, che ci mostra cosa farebbe Cristo con noi. Che bello! Ci mostra cosa Cristo ci insegnerebbe a fare con gli altri. Ancora più bello! Ci insegnerebbe a seminare l’amore perché il mondo è pieno di odio, a seminare speranza perché il mondo è senza speranza, a seminare la pace perché il mondo è in discordia, a seminare luce perché il mondo è nelle tenebre. Questo è quello che Cristo vuole da noi.
Che lo Spirito Santo venga, venga, venga a illuminare. Che San Giuseppe venga ad aiutare, a soccorrere, a proteggere l’umanità in questi momenti di forte afflizione.
Oggi voglio consacrare al mio Cuore i bambini e tutti i figli che desiderano essere consacrati.
Faccio gli auguri a tutti i figli che compiono gli anni, augurandovi pace e amore.
Ho chiesto a Gesù di benedire questi fiori e di benedire il Brasile. Così come Egli benedice i fiori per la guarigione e la liberazione del popolo di Dio, così Egli liberi e porti anche al Brasile la pace di cui il Brasile ha bisogno. E il mondo intero ha bisogno.
Ecco la Serva di Dio, la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione, che chiede anche la protezione dei santi sulle vostre vite. Il Signore mi chiama.
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