martedì 21 settembre 2021

Abbiamo già percorso buona parte del cammino designato da Dio e stiamo arrivando al momento in cui raccogliere i frutti che abbiamo seminato durante tutti questi anni di battaglia.

 


Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)


19.09.2021

Cari figli,
che grande gioia! Questa è una domenica molto speciale per la Valle dedicata alla Madre della Pietà, all’Immacolata Concezione, per questa Valle che oggi ringrazia Dio per tutti gli anni di evangelizzazione, durante i quali il Cielo mi ha concesso la grazia e l’onore di essere qui presente in corpo e anima per catechizzarvi in un tempo di così grande bisogno, di così grande necessità, in un tempo in cui i figli di Dio sulla Terra invocano la pace. Quello che voglio augurarvi è molta pace. Desidero portare questa pace, questa brezza leggera che è Gesù, portare questa soavità per le nostre famiglie, i nostri giovani, i nostri bambini.

In questo momento meditiamo sulla presenza dello Spirito Santo. Che lo Spirito Santo scenda su di noi. Quanto il mondo ha bisogno di sapienza, quanto il mondo ha bisogno di scienza, quanto il mondo ha bisogno di comprendere la Parola! Quanto le nostre famiglie hanno bisogno di forza, quanto i giovani hanno bisogno di cercare in Dio il consiglio, quanto hanno bisogno di diventare consapevoli! Il mondo ha bisogno di molta luce. È l’anno in cui invocare lo Spirito Santo, è l’anno in cui pregare: “Vieni, vieni Spirito Santo!”.

Questo è anche l’anno di San Giuseppe, che sarà presente nelle case di tutte le famiglie del Brasile e del mondo intero. Che San Giuseppe ci insegni, in quest’anno, ad essere umili, semplici, a fare la volontà di Dio, a dire “sì” con amore, a coltivare il regno di Dio in noi, ad essere operai della messe del Signore. Che San Giuseppe, l’operaio, porti per la vostra vita il lavoro, il sostentamento, ogni provvidenza necessaria a tutti i popoli sulla Terra.

Oggi è giorno di festa per voi e giorno di festa anche per il Cielo. Perché il Cielo ci ama. Se sono qui presente da tutti questi anni è perché il Cielo ci ama. Non sarei qui se non fosse volontà di Dio. Se non fosse per volontà di Colui che è Padre e che ama, di Colui che è Figlio – Misericordia – e che ama, di Colui che è la luce – lo Spirito Santo – e che ama. Siamo amati, molto amati da Dio.

E come ci dice Gesù, dopo la tempesta arriva la luce, arriva la bellezza, arriva la brezza. Il mondo sta attraversando una tempesta. La tempesta non è ancora finita, la tempesta è ancora nel mondo, ma noi oggi possiamo coltivare nei nostri cuori questa pace, questa brezza leggera che è Gesù. Sentire il profumo di Dio nella nostra vita.

Oggi, in questo 34° anniversario, la richiesta che faccio a Gesù, al Padre e allo Spirito Santo, è la guarigione del mondo. Non solo la guarigione dalla malattia, dalla pandemia, dall’epidemia, ma la guarigione del vostro cuore. Siete invitati, dalla Madre che vi ama, ad essere santi. Dio ci vuole vedere santi e ci vuole rendere santi. E la santità è molto più grande di quanto immaginiamo, la santità è una cosa molto sublime. Come essere santi al giorno d’oggi? Questo è l’anno dedicato a San Giuseppe. San Giuseppe è stato così fedele a Dio in un momento in cui c’era tanto bisogno, in un momento in cui il mondo stava attraversando molto dolore. Forse oggi il dolore è maggiore, perché l’uomo conosce il Salvatore, e non lo ama come dovrebbe. Ma San Giuseppe è stato molto fedele a Dio e il mondo in questo momento ha bisogno di essere fedele a Dio. Perché, se l’umanità non cerca di essere fedele a Dio, vivrete un grande dolore sulla Terra. Non sarà un dolore qualunque, sarà un dolore molto grande.

Quindi oggi, compiendo la mia missione di Serva del Signore, vi invito alla vita di santità. Forse non tutte le persone sono preparate per vivere questa ricerca della santità, ma è una richiesta molto speciale che vi faccio. Perché il mondo oggi si trova terribilmente in miseria, la miseria che è il peccato. Non è una miseria solo di mancanza di pane, è una miseria di mancanza di amore, una miseria di mancanza di consapevolezza che siamo di Dio. Manca questa consapevolezza. Oggi l’uomo vive perso. Perso, figli! E nemmeno davanti alla sofferenza l’uomo ha cercato di trovare se stesso. Vorrei che oggi faceste un atto di guarigione per i vostri cuori: vorrei che rifletteste – ciascuno conosce se stesso, le proprie necessità, le proprie sofferenze, le proprie angosce, i propri dolori – e chiedeste a Gesù questa guarigione.

Siamo in un santuario molto bello, non soltanto per la bellezza della natura, ma per la bellezza della spiritualità. Qui conosciamo la vita, l’opera e la preghiera. Abbiamo la felicità di stare nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso. Abbiamo questa felicità. Da quanti anni venite evangelizzati, nella Valle della Misericordia! Quanto Gesù è Misericordia per voi! Se oggi riflettete – tutti voi pellegrini, figli della Comunità Fraterna, padri, madri, giovani, bambini, popolo di Dio, Chiesa, sacerdoti – vedrete che la misericordia di Dio è molto grande in questo luogo. C’è la fraternità, la condivisione. Sono tanti anni che vivete questa grazia. Dio Padre, pur riconoscendo la piccolezza dei suoi figli, ci concede qui una fonte di misericordia.

È necessario avere più soavità nel cammino. Non si può voler andare molto in fretta, non si può volere tutto, è necessario essere meritevoli delle cose di Dio. Dobbiamo sempre riflettere sul fatto che non siamo degni, ma subito dopo aggiungere che “Gesù ci ha resi degni”. Cosa significa “camminare con più soavità”? Significa rispettare il tuo simile, rispettare il tuo prossimo, avere uno zelo molto grande e non permettere che il male ti allontani dalla via della sapienza. Qual è la via della sapienza? Qual è la via della grazia? Il Divino Spirito Santo vuole renderci forti per camminare sulla Via che è Gesù Cristo.

Allora ci vuole questa sapienza. Stiamo vivendo il piano di Dio, qui abbiamo un grande cammino missionario, tutti sono importanti per l’opera di Dio. Tanti che non si sono aperti a quest’opera, oggi stanno soffrendo le conseguenze dei loro peccati. Questo luogo è un luogo di preghiera. Quando arrivi in un luogo di preghiera e non vivi la volontà di Dio, sei disobbediente a Dio. Perché le cose di Dio sono sacre, a cominciare da te stesso. Molti non sanno valorizzare ciò che è sacro. Per questo Gesù ci dice, nelle catechesi, che qui molti calpestano il sacro. Quante volte non rispetti la presenza di Dio dentro di te, la presenza dello Spirito Santo dentro di te. È tempo di coltivare questa presenza dello Spirito Santo.

Abbiamo raccolto molta sofferenza perché voi, figli, avete seminato questa sofferenza, siete diventati figli disobbedienti. Figli che negano, che spesso non sanno fare silenzio, che non sanno ascoltare il Cielo. Quando Gesù ci ha chiesto di pregare chiedendo la protezione di San Giuseppe, ci ha fatto riflettere sul dolore che vivete – tu padre, madre, giovane, bambino – e chiedere a San Giuseppe di aiutarvi, di soccorrevi nei momenti di sofferenza.

Il mondo oggi è nella sofferenza. In questo tempo, anche chi non ha molta spiritualità ha dovuto riconoscere che è necessaria la conversione e la vita di preghiera. Perché nulla avviene sulla Terra per caso, tutto quello che avviene è conseguenza di ciò che l’umanità vive.

Allora io come Madre, come Colei che è qui presente per condurvi – per volontà di Dio – sulla via della misericordia, vi chiedo: guarigione, santità, volontà di essere davvero figli felici e benedetti, zelo per la famiglia, zelo per la comunità, zelo per la Santa Chiesa. Vogliamo prenderci cura di noi stessi, perché siamo le cose più sacre di Dio e per Dio. Non dimenticate mai questo, figli. Ciò che esiste di più sacro, di più prezioso per Dio, sono i figli di Dio. Non dimenticare mai che Gesù è morto per salvarti. Pensa a quanto sei importante per Dio, a quanto sei importante per Gesù! Spesso molti chiedono: “Perché la Madre di Dio viene nel mondo?”. Perché Dio ama i suoi figli. Perché Dio ti ama. E se oggi non hai la presenza del Cielo che ti illumina, non vincerai questo tempo di tribolazioni, di vuoto, di malattie, di fame, di miseria, di guerra, di violenza, di divisioni, di povertà, che oggi l’umanità sta vivendo.

Allora la vostra missione è una missione bellissima. È pregare per il Brasile e pregare per il mondo intero. È chiedere la consacrazione di tutte le nazioni alla Divina Misericordia. E tutte le nazioni verranno consacrate anche, per mezzo di Gesù Misericordioso, al mio Cuore Immacolato di Madre. Allora questa è la missione del popolo di Dio. Dio ha permesso che voi viveste questo momento, un momento in cui l’umanità ha ancora molto bisogno di piegare le ginocchia, perché la tempesta non è ancora passata, c’è sofferenza e arriverà sofferenza. I figli di Dio sulla Terra hanno bisogno di Gesù, della misericordia di Gesù.

Ma sentitevi felici, perché gli uomini fedeli a Dio vinceranno. Così come avete già vinto e percorso un grande cammino. Oggi possiamo dire, con gioia, che abbiamo la grazia di Dio nel cuore, che riconosciamo che questa Valle è un luogo che Dio un giorno ha guardato, benedetto e colmato di doni, e ci sentiamo benedetti da Dio. Oggi sento che siete venuti qui per dire: “Madre della Pietà, grazie per la tua presenza”. E io, Maria, vi dico: Figli, grazie per il vostro sì! Grazie per il vostro amore!

La nostra missione oggi è ancora più grande. Abbiamo già percorso buona parte del cammino designato da Dio e stiamo arrivando al momento in cui raccogliere i frutti che abbiamo seminato durante tutti questi anni di battaglia. Attendiamo di raccogliere i frutti della pace.

Per questo la richiesta che vi faccio è la guarigione, la vita di santità. Non permettete che il demonio distrugga la presenza più sacra che oggi esiste nella vostra vita, che è essere una fraternità, essere una famiglia. Quando venite tra le braccia della Madre della Pietà, venite accolti da una famiglia che da 34 anni ci accoglie con molto amore. E questo è grazia di Dio, figli! Questo è dono di Dio. Essere accolti, nel piano di Dio, dagli stessi figli di Dio. E questa accoglienza si è moltiplicata: è diventata fraternità, è diventata comunità, è diventata famiglia missionaria, è diventata giovani missionari, bambini oranti, testimonianza viva della fede. Gesù ha detto: “Ho bisogno di uomini, di giovani e di bambini che lavorino per il regno di Dio sulla Terra; ho bisogno del sì di coloro che staranno sempre alla mia presenza chiedendo e supplicando per la conversione dell’umanità”. E voi siete qui. Avete imparato tante cose belle, avete ricevuti tanti doni di Dio, avete pregato tanti anni per questi doni del Cielo, soprattutto per la presenza di Gesù Eucaristico.

Vi chiedo soltanto di essere umili, sapienti e semplici. Perché Colui che ci accoglie è umile, semplice e sapiente: Gesù. Allora sentitevi accolti da Gesù, sentitevi tra le braccia di Gesù Misericordioso. E vogliamo estendere questa richiesta a Gesù Misericordioso per la pace sulla Terra, vogliamo chiedere a Gesù l’unione del popolo brasiliano. Che Gesù guarisca questa nazione gigante, Terra benedetta della Santa Croce. Che Dio benedica questa Valle, una valle piccola ma gigantesca nella preghiera. Lodo la Santissima Trinità, perché qui c’è un esercito che prega. Ci sono ancora molti che non conoscono il valore di questo luogo, ma la maggior parte è venuta per la sua fede, per il suo sì, per il suo amore alla realizzazione del piano di Dio.

Che la Santissima Trinità effonda molta luce sui giovani, che oggi sono esempio e hanno bisogno di essere testimonianza di una vita nuova, per i nostri bambini affinché siano santi, per noi affinché siamo strumenti per condurre i bambini sulla via della santità. Che le famiglie siano famiglie di luce, affinché possano illuminare questo mondo che oggi vaga perso nelle tenebre. Che la Santa Chiesa abbia la protezione bellissima di San Giuseppe, che tanto ci ama, che tanto ci accoglie e che tanto intercederà presso Dio per questa famiglia così bella, che è la famiglia maggiore. Che Dio benedica te che oggi sei qui presente e anche te che non sei qui presente, ma che sei qui con il cuore.

In questo momento, vogliamo presentare il mondo: tutte le nazioni e i popoli, ognuno con la propria lingua, tutte le etnie presenti sulla Terra, coloro che più soffrono, coloro che hanno bisogno della guarigione del corpo, coloro che hanno bisogno della guarigione dell’anima, coloro che non hanno la gioia di dire: “Io credo, confido e spero nel Signore”. Chiediamo a Gesù di benedirvi, chiediamo a Dio di condurvi, chiediamo allo Spirito Santo di illuminarvi.

Siate figli di fede. Anche se la tempesta è terribile, non rimanete a terra, alzatevi, perché Gesù rialzerà questo esercito bellissimo: anche nei momenti più difficili delle prove, voi vincerete. Che il mondo apprenda la lezione e che non attenda altro dolore per apprenderla. Che l’umanità si converta fintanto che abbiamo ancora la felicità di poter ricevere Gesù, di tenere tra le mani il santo rosario e di pregare, affidando a Dio i nostri cuori.
Con grande affetto e amore, voglio benedirvi.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
che festa bellissima di ringraziamento a Dio! Il silenzio, la preghiera, la fraternità, la condivisione, il vostro affetto verso tutta questa Comunità Fraterna. Questa Comunità deve avere un grande zelo verso questa Valle così benedetta, protetta da Dio, che da 34 anni porta benedizioni. Portate queste benedizioni alle vostre vite, al Brasile, al mondo, e diffondete queste benedizioni su questa Terra nella quale vivono uomini feriti, piagati, malati, che hanno tanto bisogno di guarigione, di pace e di luce.

Ecco perché, in questo 34° anniversario, quello che chiedo a Dio è la guarigione dell’umanità. Che l’umanità si converta. State già attraversando prove ardue, non aspettate ulteriore sofferenza! Da qui in avanti il raccolto avverrà nella misura della semina, quindi state molto attenti, perché il vostro raccolto sarà quello che seminate. Allora abbi cura della tua vita, della tua famiglia, del Brasile, dei nostri bambini, dei giovani, delle famiglie, dei sacerdoti, di tutto il clero. Perché il mondo raccoglierà quello che semina.

È tempo di giustizia di Dio e io mi sento nella missione di mostrarvi l’importanza di cercare la guarigione e la conversione con gioia. Non è un momento di dolore, è un momento di gioia! Perché il momento più felice della tua vita è il momento della tua conversione. È il momento in cui impari che la vita è molto più grande di quello che pensavi che fosse. Perché tu sei molto importante per Dio e se io sono qui presente in corpo e anima da tutti questi anni, è la dimostrazione dell’amore di Dio per ogni figlio che Egli ha sulla Terra. Quindi sia lodato Dio per questo amore così grande verso l’umanità!

Che tutti rimangano nella pace.

Grazie per il vostro sì, per il sì dei bambini che sono cresciuti, per il sì delle famiglie che ci hanno accolto, per il sì della Comunità Fraterna, per il sì dei pellegrini che – nonostante la battaglia – oggi sono qui presenti con sapienza, con rispetto, con prudenza, ma in preghiera per la guarigione dell’umanità. Che Dio vi benedica immensamente, che le benedizioni di Dio – Padre Figlio e Spirito Santo – si effondano sull’umanità.

Ringraziamo San Giuseppe, perché quest’anno è stato un anno molto bello per chi vive la spiritualità della famiglia maggiore, che è la Santa Chiesa. San Giuseppe, proteggi l’umanità in questo momento di afflizione, tribolazione e dolore!

I fiori sono stati benedetti da Gesù per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.

Ecco la Serva di Dio, Madre Immacolata, Madre della Pietà. Il Signore mi chiama.

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