martedì 7 settembre 2021

ESTASI



(Testo tratto dalla piccola biografia di Marie-Julie scritta da Antoinette e Anne Marie Imbert Gourbeyre) 


“Mentre ricevevo le stimmate, l’anima è trasportata e anche il corpo a volte è sollevato da terra. É l’estasi d’elevazione. Marie-Julie fu spesso sollevata di 20 o 30 centimetri dal suo letto di dolore.” 

La maestà di Colui che ha un tale potere su tutte le cose si è manifestata in modo così potente da lasciare un grande timore di offendere IDDIO. 

“Ma questo timore è avvolto da una grande effusione di AMORE verso Colui che non disdegna il povero verme della terra che siamo noi!. L’estasi infine produce sempre, come in S. Teresa, un grande distacco. 

Si diventa indifferenti alle cose della terra. La vita è molto più dolorosa. Questo lo esprime Santa Caterina da Genova. “Il solo desiderio di Dio penetra tutta l’anima… ne segue una sofferenza che trasporta al di sopra di se stessi, lontani da tutto il creato. La separazione dalle creature è così reale come il parossismo di questo dolore: “vorrebbe vivere o morire nella solitudine” 

E’ questo che esprime Marie -Julie nel suo umile linguaggio quando dice: “Non amo il mondo!” E nell’estasi ha delle espressioni come questa. “Concedetemi di nascondermi nella solitudine, nella fessura della roccia: ho sete di solitudine.” 

“Voi non me la concedete!” 

Questo stato di totale distacco, continua S. Teresa, è propriamente il martirio dell’anima che non riceve consolazione, né dal Cielo, dove ancora non si trova, né dalla terra dove non è più. E’ come crocifissa tra il Cielo e la terra. 

Perciò “la grande conoscenza che le viene da Dio aumenta il suo tormento. “Si direbbe come il passaggio dalla morte, MA questa sofferenza diventa un tale tormento che è un martirio pieno di delizie!” 

Questo è il martirio di cui parla Marie- Julie quando dice: “Sposo divino date fine al mio martirio, prendetemi in Cielo”. 

“Mi sono sempre comportata come tutti”, ripeteva. 

Ci piace sottolineare che nei SANTI tutto diventa SEMPLICE. Tutto era semplice in lei, ben lontana dal sentirsi superiore agli altri! Infatti si riteneva la più indegna. 

NOI la vediamo ancora nella sua cameretta, su quella piccola SEDIA ai piedi del letto (è una poltrona regalatale dalla signora Buz, e quando la usò per l’estasi… poi tornava sulla sua seggiolina) Vicino al tavolo dove aveva un globo sul quale aveva sistemato un bellissimo Gesù Bambino di cera… che si trasformava nelle sue braccia… (si trasformava in carne ed ossa!) 

Si vede ancora su quel tavolo una statua di N.S. di Lourdes coperta da un velo bianchissimo. 

Durante l’estasi prendeva la piccola statua, il Crocifisso dove c’era la reliquia della Croce regalatale dalla marchesa de Montaigu, all’occasione delle stimmate… Usò questa reliquia per più di 60 anni. 

Ci aiutava amabilmente ad abbracciare i numerosi Rosari che noi desideravamo darle… poi con un gesto delicato prendeva l’acqua santa, incrociava le braccia sul petto e si raccoglieva. Che fede e che amore quando diceva: “La sofferenza passa, aver sofferto non passerà mai. Vi adoro mio Gesù, con tutti i Cori celesti prostrati davanti a Voi in un attitudine che non è della terra!” 

" Ecco buona Mamma del Cielo, china ai piedi dello sposo delle nostre anime!” 

Era inspiegabile e ogni volta si trasformava, era di una bellezza soprannaturale ‘nuova’. 

Tuttavia si notava in lei un attimo di angoscia, quasi di apprensione prima dell’estasi. 

“Perché questa tristezza quando il Cielo si spalancava ed avrebbe visto Dio?” le dicemmo un giorno. Allora con una espressione indecifrabile: “Ah, non ci si abitua mai a presentarsi davanti a Dio infinito.” 

Ci sembra ancora di vederla in quel minuscolo abito nero, semplice ma pulito. La pulizia era tutto il lusso che si poteva permettere. 

Aveva in testa una cuffia bianca in uso nella regione Bretone, GLI OCCHI SONO CHIUSI…  

É un sonno estatico ma la mente era sveglia… Le parole volano… si aprono gli occhi! E’ rapita! 

Che dignità nel suo atteggiamento! I suoi gesti erano maestosi, soprattutto quando le mani s’elevavano al Cielo. É SEMPLICE! BELLA! SI SENTE CHE DIO É PRESENTE. 

Il suo volto durante questo strano sonno restava vivace, espressivo, attivo malgrado l’insensibilità e la rigidità dell’estasi. Allo stesso tempo era raccolto ed i tratti mobili riflettevano i sentimenti dell’anima, l’adorazione, il timore, la gioia, il terrore, l’AMORE. 

Il suo viso era rischiarato dal sorriso, un desiderio dell’anima, un dispiacere la rattrista… l’'amore' la infiamma; il dolore aveva un alone di bellezza! 

Non era sempre così quando l’estasi mutava… comunque parlava e cantava. Marie-Julie cantava con gli Angeli. Di tanto in tanto esaltava la croce, la povertà, l’amore, l’EUCARISTIA.  

Recitava l’Angelus con l’Angelo Gabriele alla Vergine Maria. 

L’estasi di Mari -Julie non cambiava, nella forma era sempre uguale anche quando era inchiodata sul suo letto di dolore, come durante i 40 anni immobilizzata e seduta nella sua cameretta, come negli ultimi anni della sua vita. 

Era rapita in estasi e alla fine Marie-Julie apriva gli occhi. Aveva uno sguardo penetrante, estraneo a tutto ciò che la circondava… Fissa la sua visione: impossibile descrivere il suo sguardo…. 

Sembrava penetrare il soffitto per vedere oltre l’umile volta, nelle altezze dei cieli… Regnava il silenzio, ci si sentiva in presenza della grande REALTÀ: DIO, il cielo, GESU’, l’eternità. 

Nostro Signore e la sua Madre divina erano qui…. Nell’estasi nominava S. Giuseppe, S. Francesco d’Assisi, Santa Teresa di Lisieux. 

Il volto di Marie-Julie esprimeva felicità, era luminoso. Si potrebbe dire che beveva il CIELO: la divina PRESENZA era una certezza… Diciamo ancora di più, i suoi occhi non vedevano… bisognava cancellare l’invisibile! 

“Vivere sulla terra, ferita dalla vostra bellezza: che martirio!” diceva un giorno alla Vergine Santissima. “Quando vi ho contemplato, oh, che martirio!”… 

Allora un velo di tristezza le copriva il viso… il cielo si chiudeva! Spesso supplicava: “Quando tornerete, buona Madre?”. Ma un giorno la Madonna la rimproverò per il suo troppo grande desiderio del Cielo! 

“Vuoi ciò che Gesù vuole? É la cosa più perfetta! E Gesù vuole che tu resti ancora” 

Quando l’estasi finiva si sentiva Marie-Julie ripetere a voce bassa con l’ardore di un serafino: “AMORE! AMORE! Oh AMORE!” Indi baciava la sua croce, purificava i suoi sensi con l’acqua benedetta…. Quale umiltà nella sua preghiera e nel suo atteggiamento! 

Spesso sembrava non si volesse staccare dalla visione celeste: momenti indimenticabili dove non si sentirebbe una mosca volare. 

Il ritorno alla vita normale era lento, soprattutto nella vecchiaia. Il cuore riprendeva faticosamente a battere regolarmente… le forze erano debolissime. 

Gli occhi si chiudevano, la testa china, le braccia cariche di un peso che nell’estasi non si sentiva. Marie-Julie si lasciava sfuggire qualche sospiro, una lacrima scivolava silenziosamente sulle gote. Poi gli occhi si aprivano sulla realtà del nostro mondo, ma subito ci rassicurava con un sorriso. Sembrerebbe felice di restare con noi! Grande era la sua carità! 


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