domenica 5 marzo 2023

Sto preparando l’Era del vivere nel mio Volere,

 


Per la prima volta Gesù conclude dicendo a Luisa: “Perciò sii attenta”, perché nello  sviluppo di questa Vita Divina è arrivato il tempo d’incominciare a fare nel Volere Divino gli atti  per tutti, come li fa Egli stesso. Significa che, se per FONDERSI in Gesù o nella sua Volontà, è  necessaria l’intenzione (e l’intenzione non è pigra né passiva), per OPERARE con Lui e come Lui  nella Divina Volontà ci vuole anche l’attenzione. “Alzati e cammina”: per la prima cosa occorre  l’intenzione, per la seconda l’attenzione. 

E Gesù stesso suggerisce le parole con cui pregare e gli atti da fare a nome di tutti nella  Divina Volontà. Se la preghiera è autentica, sicuramente ripete gli stessi schemi, ma al tempo  stesso sarà sempre nuova, percorrerà nuovi sentieri, con nuovi atti e nuovi slanci: una sorgente  zampillante. Essere attenti, dunque, a che cosa? A tutto quello che il Signore suggerisce al  nostro spirito per assecondarlo:  

 

“Perciò sto preparando l’Era del vivere nel mio Volere, e ciò che non hanno fatto le  generazioni passate e che non faranno, in quest’Era della mia Volontà i buoni completeranno  l’amore, la gloria, l’onore di tutta la Creazione, dando loro grazie sorprendenti e inaudite. Ecco  perché chiamo te nel mio Volere e ti sussurro all’orecchio: «Gesù, depongo ai tuoi piedi  l’adorazione, la sudditanza di tutta l’umana famiglia; depongo sul tuo Cuore il bacio di tutti; sulle  tue labbra v’imprimo il mio bacio per suggellare il bacio di tutte le generazioni; Ti stringo con le  mie braccia, per stringerti con le braccia di tutti e portarti la gloria di tutti  le opere di tutte le  creature»… E come non dovrei dare a te l’amore, i baci, le grazie che dovrei dare agli altri?”   (Vol. 12°, 22.05.1919) 

 

“Io non so come, mi son trovata nell’immensità del Volere Divino, in braccio a Gesù, e Lui  come sottovoce diceva ed io ripetevo appresso (…) Ricordo che nel Volere di Gesù vedevo tutti i  suoi pensieri, tutto il bene che ci aveva fatto con la sua intelligenza e come dalla sua mente  ricevevano vita tutte le intelligenze umane. Ma, oh, Dio, che abuso ne facevano, quante offese!   Ed io dicevo: “Gesù, moltiplico i miei pensieri nel tuo Volere, per dare ad ogni tuo pensiero il  bacio di un pensiero divino, un’adorazione, una riconoscenza di Te, una riparazione, un amore di  pensiero divino, come se un altro Gesù lo facesse; e questo a nome di tutti e per tutti i pensieri  umani passati, presenti e futuri, e intendo supplire le stesse intelligenze delle anime perdute.  Voglio che la gloria da parte di tutte le creature sia completa e che nessuna manchi all’appello, e  ciò che non fanno loro lo faccio io nel tuo Volere, per darti gloria divina e completa”…  (Vol. 12°,  07.04.1919). 


Nessun commento:

Posta un commento