ALLA SCUOLA DELL'AMORE
Gioia e pace
Ma non si tratta soltanto di fedeltà; il crescere implica anche la dilatazione dell'anima: crescere vuol dire dilatarsi, vuol dire divenire più grandi, più grandi nel nostro spirito, più grandi nel nostro amore ... e la dilatazione implica la gioia. Il freddo, diceva san Serafino di Sarov, è il segno del demonio; e san Francesco di Sales: un santo triste è un tristo santo, e san Francesco di Assisi: la tristezza è il male di Babilonia. Ecco perché il carattere proprio dell'azione dello Spirito è la dilatazione dell'anima nella gioia, una gioia pura, una gioia spirituale, se volete, ma una gioia vera, l'anima si dilata nella libertà, si sente più sciolta, più libera via via che cammina verso Dio. Non è appesantita, affaticata, non si sente prigioniera, non si sente legata; nella misura in cui risponde a Dio acquista un senso di libertà e di gioia, si dilata nell'amore.
Rispondere allo Spirito vuol dire conoscere sempre più questo crescere di vita, questo crescere di gioia, questo crescere di libertà interiore. È il secondo carattere della vita divina in noi.
Il terzo carattere è la pace: l'anima sente la pace, l'anima ha l'ansia di una perfezione sempre maggiore, tuttavia nel suo intimo vive una pace, una serenità mirabile, perché ha trovato il suo riposo, il suo fondamento: «Deus meus firmamentum meum», mio Dio fermezza mia, mia roccia su cui io ho fondato la mia vita; si sente non sospesa nel vuoto, ma sorretta dalle mani di Dio.
Avete presente quello che dice Gesù al termine del sermone della montagna. «A chi paragonerò l'uomo che compie quelle cose che vi ho detto? A un uomo che costruisce la casa sulla roccia; vennero venti e venne la tempesta e la casa non si scosse. A chi paragonerò colui che non obbedisce a queste parole? A chi costruisce sulla rena; vennero i venti e vennero le piogge e fu grande la sua rovina» (cf Mt 7,24 - 27).
Il terzo carattere dell'azione dello Spirito è precisamente il sentire che quanto più tu rispondi, tanto più la tua anima trova la pace, trova la sua stabilità, la sua fermezza, la sua sicurezza interiore; non oscilla più, ma rimane ferma, immutabile come immutabile è Dio. Sono questi i caratteri propri dell'azione dello Spirito in un'anima in quanto è creatura.
Ma questi caratteri possono anche essere i caratteri dell'orgoglio; la testardaggine può apparire come la fedeltà a un ideale, una certa facilità nella gioia può essere anche segno di leggerezza e di superficialità. E allora come riconoscere l'azione dello Spirito? Vi è un particolare segno più grande e più sicuro ancora di quelli che vi ho dato, perché dopo che l'uomo ha peccato la creazione stessa diviene ambigua. Non è il fatto del crescere nella creazione che ci assicura una vita spirituale e la santità, perché il crescere, dal momento che abbiamo deviato con il peccato dalla via che ci conduce a Dio, può portarci anche più lontani da Dio.
don Divo Barsotti
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