lunedì 26 agosto 2024

MARIE des VALLEES - VITTIMA DI ESPIAZIONE PER IL TEMPO DELLA GRANDE CONVERSIONE

 


MARIE des VALLEES 

15.2.1590 - 25.2.1656 - ERMENGARDA HAUSMANN 


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Uno dei tormenti che le piombarono addosso riguardava il Sacramento della Penitenza. Lei era troppo umile per poter credere di non aver commesso peccato, pure, nonostante il più rigoroso e frequente esame di coscienza, non le riusciva di trovare neppure il più piccolo sbaglio. E come avrebbe potuto peccare, poiché la sua volontà era annientata, come la luce delle stelle dalla luce del sole, dato lo scambio del suo volere con quello di Dio! Certamente non fu lei l'unica persona alla quale accadde la stessa cosa. Per esempio Santa Caterina da Siena esperimentò la medesima cosa, dopo che il Signore le aveva detto di averle tolto la volontà e di averle infuso la propria. Anch'essa non faceva più quello che voleva, ma soltanto ciò che Dio voleva, anche lei completamente uniformata alla volontà di Dio, che guidava i suoi sentimenti, le sue azioni e parole, e naturalmente non la condusse mai alla colpa.  

A Santa Caterina da Genova accadde qualcosa di simile, dopo che essa aveva scambiata la sua volontà con quella di Gesù. Ella diceva: «Andrei volentieri alla Confessione, ma non riesco a trovare niuna offesa contro Dio, che io possa aver commesso. Solo se io sapessi almeno come comportarmi in confessionale, non posso accusarmi di aver fatto o detto qualcosa, di cui la coscienza mi dovesse rimproverare; io mi accuserei volentieri, ma non posso».  

Come le sante, che la avevano preceduta, Marie accusava leggere mancanze commesse prima di aver fatto lo scambio della volontà, mancanze di cui la si accusava, e delle quali lei si accusava umilmente, sempre pronta a riconoscere per sé il giudizio demolitivo degli altri. Tuttavia, con l'andare del tempo non sapeva più di che cosa accusarsi, sicché i suoi direttori spirituali, che conoscevano la sua buona volontà, le permisero di non andare più a confessarsi. Così Maria rimase per 35 anni lontana dalla confessione.  

Contemporaneamente, fu messa nella assoluta impossibilità di ricevere la comunione. Avendo dovuto subire per questo alcune interrogazioni a rimproveri, il Signore la confortò: «Abbi fiducia, tu vincerai il tuo processo, il giudice sono io».  

Nonostante gli sforzi umani né al Vescovo, né ai sacerdoti, riuscì dì porgere la comunione a Marie. Per esempio, i demoni la gettavano per terra, o le piegavano la testa dall'altra parte, in poche parole essi le rendevano impossibile ricevere il Santissimo Sacramento. Durante gli esorcismi che il primo anno si ripeterono ogni giorno davanti al Santissimo - gli spiriti malvagi risposero che avevano l'ordine preciso di non permettere che Marie si comunicasse; essi non potevano osservare i precetti della chiesa, perché erano impediti dal comando di Dio. E quando l'esorcista chiese il perché, essi risposero che non sapevano, essi non sanno quale sia il consiglio di Dio.  

Poiché Maria era caricata dei peccati degli altri, pensava che così doveva essere. Inoltre il Signore le propose la seguente parabola. Se uno possiede solo uno staio di frumento e lo semina, deve digiunare (far senza) fino al raccolto. Ma Lui aveva seminato in lei il frumento divino per farlo fruttificare in altre persone.  

Sebbene durante tutto questo tempo Gesù fosse sempre nel suo cuore, la cosa più tremenda per lei era pur sempre il dover star lontana dal Santissimo Sacramento. Quindi sia lei che i suoi direttori spirituali fecero di tutto per rendere possibile una santa Comunione, se questa era la volontà di Dio. Si fecero preghiere, digiuni, elemosine, lunghi pellegrinaggi, ma tutto fu inutile.  

«Si deve evitare la Comunione», chiese un giorno Maria al Signore, per vivere la tua divina volontà?» - «No» - rispose Egli - al contrario. Nella misura in cui le anime muoiono alla loro volontà, la comunione accresce l'odio verso la propria volontà e l'amore che esse portano per la mia. Un grande fuoco dell'amore divino la brucia e distrugge, come viene distrutta la cera e lo stoppino». - «Allora, perché io devo essere privata della Comunione?» - «Questa è un'altra cosa», rispose Gesù, «è per questo, perché ti viene dato il mio patire invece del Santissimo Sacramento, e perché la divina Volontà ti fa vivere nella morte».  

Il Signore le manifestò infatti che Egli aveva tre cuori. Il primo era l'amore, che lo trasse dal Cielo in terra. - «La parola più bella» le disse il Signore - «che uscì dalla mia bocca fu il «Verbum caro factum est, perché io la dissi operando (col fatto), non con la lingua - la seconda, che viene dalla prima era la sua Passione, e la terza che proviene dalla seconda è il SS. Sacramento. Questi tre cuori ne formano uno solo ed Egli a uno dava la prima - l'Amore - a un altro la seconda, il dolore, e a un altro ancora, la terza, le consolazioni. Ma le consolazioni ebbero ben poco posto nella vita di Maria des Vallées.  

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MARIE des VALLEES 

 

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