mercoledì 14 agosto 2024

LA PERFEZIONE DELLA GIUSTIZIA DELL'UOMO

 


Chi si vanterà dinanzi a Dio di avere un cuore puro? 


15. 33. Scrive costui: 

Dicono altresì: "Chi può dire d'avere un cuore puro? 168". 

E a questa difficoltà risponde con molti altri testi, volendo dimostrare la possibilità nell'uomo di un cuore puro. Però non dice come si deve intendere il testo che riporta quale obiezione contro di sé: 

Chi può dire d'avere un cuore puro? 

in modo che la Scrittura divina non apparisca contraria a se stessa in questo testo e negli altri con i quali risponde. Noi invece per rispondere a costui diciamo che le parole: 

Chi può dire d'avere un cuore puro? 

sono giustificate da quelle che precedono: Quando il giusto re si sarà assiso sul trono 169. 

Per quanto infatti sia grande la giustizia di cui è ricco un uomo, egli deve temere che senza accorgersene si trovi in lui qualcosa di colpevole, quando si sarà assiso sul suo trono il giusto Re al cui sguardo non possono sfuggire le colpe, nemmeno quelle delle quali si legge: 

Le inavvertenze chi le discerne 170? 

Quando dunque il giusto re si sarà assiso sul trono, chi può dire di avere un cuore puro? O chi potrà dire d'essere mondo dal peccato 171? 

Nessuno, all'infuori forse di costoro che vogliono gloriarsi della propria giustizia e non della misericordia dello stesso giudice.

Sant'Agostino

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