giovedì 15 agosto 2024

L'ULTIMA BATTAGLIA - PRIMA APPARIZIONE DELL'ANGELO

 


FATIMA: LA GRANDE PROFEZIA DEL SECOLO XX


Lucia scrive: « Siccome dal tempo della mia prima comunione restavo, a tratti, come assorta... parecchi cominciarono a prendermi in giro 

È in questo tempo che Francesco e Giacinta chiesero ed ottennero il permesso dai genitori di cominciare a custodire i loro greggi... 

Ci mettemmo d'accordo di pascolare i greggi nei terreni dei miei zii e dei miei genitori, per non stare sui monti insieme con gli altri pastorelli. Un bel giorno (nella primavera del 1916) andammo con le nostre pecorelle nella proprietà dei miei, che si chiamava Chousa Vela. Verso la metà del mattino cominciò a cadere una pioggerella fine, poco più della rugiada. Risalimmo il pendio del monte, seguiti dalle nostre pecorelle, in cerca di una roccia che ci servisse da riparo. Fu allora che, per la prima volta, entrammo in quella benedetta grotta... del Cabeco. 

Ci passammo la giornata anche se aveva smesso di piovere, ed era apparso un bel sole splendente. Facemmo lo spuntino e recitammo il nostro rosario. Si stava giocando, da qualche tempo, ed ecco un vento forte scuotere gli alberi, che ci fece alzare gli occhi per vedere che succedeva, perché era sereno. Vedemmo allora... a qualche distanza, sopra gli alberi, che si estendevano dalla parte ove nasce il sole, una luce più bianca della neve, dalla forma di un giovane trasparente ... di 14-15 anni ... Il sole lo rendeva come se fosse stato di cristallo e di una grande bellezza. 

Eravamo sorpresi, mezzo assortiti. Non dicevamo parola. Arrivato vicino a noi disse: "Non temete. Sono l'Angelo della pace. Pregate con me". E inginocchiatosi a terra curvò la fronte fino al suolo. 

Portati da una spinta soprannaturale lo imitammo e ripetemmo le parole che gli sentimmo pronunciare: "Mio Dio, credo, adoro, spero, vi amo. Vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano, non vi amano". Dopo aver ripetuto tre volte tutto ciò, si alzò e disse: "Pregate così. I cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche". E scomparve. 

L'atmosfera del soprannaturale, che ci avvolse, era così intensa che quasi non ci rendevamo conto della nostra esistenza. Per un bel po' di tempo restammo in quella posizione in cui ci aveva lasciato, a ripetere sempre la stessa orazione. La presenza di Dio era così intensa ed intima che nemmeno tra noi avevamo il coraggio di parlare. 

Il giorno dopo sentivamo ancora lo spirito avvolto da quella atmosfera, che solo molto lentamente andò scomparendo. Da allora noi trascorrevamo lunghi periodi di tempo così prosternati, ripetendo la preghiera, a volte, fino a cadere dalla stanchezza ». 

L'Angelo viene a ricordare le virtù fondamentali dell'uomo e del cristiano e a insegnare ai fedeli i loro doveri verso Dio e la necessità della loro supplenza per i cristiani infedeli o nominali. 

a) Gli uomini di oggi non credono L'ateismo, o meglio antiteismo, è il primo peccato del secolo. Si articola in varie forme: ateismo militante del marxismo, laicismo, secolarismo, materialismo, animalismo. 

Padre Pio da Pietrelcina diceva che «oggi gli uomini sono divenuti peggiori dei demoni i quali credono e temono Dio». 

La lotta ideologica, scientifica, armata, politica, economica, culturale, scolastica, ecumenizzata contro Dio, mai vista così nella storia, è divenuta monopolio e contrassegno del nostro secolo. 

b) Non adorano L'angelo si inginocchia, ma gli uomini non si inginocchiano più per adorare Dio, né in casa, né in Chiesa, neanche alla Consacrazione o dopo la comunione; tanti poi non hanno riverenza al Corpo di Cristo, neanche quando fanno la comunione; e non fanno nessuna attenzione, né passando avanti ad una Chiesa, né passando avanti al SS. Sacramento. La troppa confidenza ha fatto dimenticare la differenza tra noi e Dio. 

c) Non sperano La virtù della speranza oggi si è spenta in moltissimi; nei rimanenti cristiani si è affievolita. 

Gli uomini di oggi lavorano solo per crearsi un piccolo paradiso terrestre: casa confortevole, villa, sicurezza economica. Si è finito per perdere il senso dell'esistenza e il desiderio di Dio. 

d) Non amano Mai come oggi si è parlato tanto di amore; mai come oggi si è amato così poco. 

Quando non si ama Dio, non si amano neanche gli uomini; per questo non si pensa agli affamati, ai lebbrosi, ai bisognosi; a quelli che vanno all'inferno; per questo non si vogliono figli. 

Spesso anche tanti cristiani non amano Dio, e si limitano a pregarlo solo per i loro bisogni; non amano il prossimo, e si contentano di dare ai poveri le briciole che cadono dalle loro mense.

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio) 

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