La Battaglia Finale del Diavolo
Su richiesta del Cardinale Ruffini, dalla fede incrollabile, attorno al 1948 Papa Pio XII iniziò a considerare l’idea di convocare un Concilio generale, passando diversi anni a compiere i preparativi necessari. Vi sono prove che alcuni elementi progressisti a Roma riuscirono a dissuadere Pio XII dal portare a realizzazione un simile concilio, dato che sarebbe stato sicuramente conforme alla Humani Generis ed alle sue condanne verso gli errori modernisti. Come questa grandiosa enciclica del 1950, quel nuovo concilio avrebbe sicuramente combattuto “le false opinioni che minacciano di sottominare le fondamenta della dottrina Cattolica”.120
Allo stesso tempo, gli “errori della Russia”, di cui aveva parlato la Madonna di Fatima, si stavano diffondendo all’interno della Chiesa stessa. Vari ordini religiosi Cattolici ne erano già risultati infetti, come ad esempio il cosiddetto movimento dei “Preti Operai,” così chiaramente infiltrato dai Comunisti, che negli anni ’50 Pio XII ne ordinò la chiusura. Tragicamente, Pio XII si convinse di essere troppo vecchio per sostenere il peso oneroso di un Concilio che affrontasse a viso aperto i ranghi sempre più numerosi dei nemici della Chiesa, e si rassegnò all’idea che questo sarebbe stato un “compito del mio successore”.121 Papa Pio XII morì il 9 ottobre 1958.
Ci stiamo avvicinando sempre di più a quell’anno fondamentale che ben conosciamo. Siamo nel 1958, due anni prima del 1960 – data in cui il Terzo Segreto avrebbe dovuto essere rivelato, secondo i desideri della Vergine di Fatima e come testimoniato da Suor Lucia. Durante tutto il Pontificato di Pio XII, il Sant’Uffizio, tramite l’abile direzione del Cardinale Ottaviani, aveva mantenuto intatta la fede Cattolica, tenendo a freno i cavalli selvaggi del modernismo. Molti degli odierni teologi modernisti raccontano con sdegno come essi stessi ed i loro amici fossero stati “messi a tacere” durante questo periodo.
Ma neanche il Cardinale Ottaviani poteva evitare quello che sarebbe accaduto nel 1958, cioè l’elezione di un nuovo tipo di Papa che “i progressisti credevano sarebbe stato dalla loro parte”122, che sarebbe salito al Trono Pontificio e avrebbe costretto un riluttante Ottaviani a rimuovere il cancello del recinto e a far uscire la mandria scatenata. Un simile stato di cose era già stato previsto. Alla notizia della morte di Papa Pio XII, il vecchio Don Lambert Beauduin, amico di Roncalli (futuro Papa Giovanni XXIII) confidò a Padre Bouyer: “Se eleggono Roncalli, tutto si risolverà; egli sarebbe capace di indire un concilio e di consacrare l’ecumenismo”.123
A questo punto del libro dobbiamo chiarire, a beneficio soprattutto di un lettore non Cattolico, che i cambiamenti avvenuti nell’orientamento basilare della Chiesa di cui stiamo discutendo sono assolutamente senza precedenti, nella Chiesa, e rappresentano forse la peggiore crisi della sua storia. Uno studio attento di ciò che segue chiarirà i motivi per cui il Messaggio di Fatima, con la sue richieste di consacrazione e conversione della Russia in quanto portatrici di una pace mondiale, siano diventate inaccettabili agli occhi degli ecclesiastici liberali e politicamente corretti di questi ultimi 50 anni. Questi cambiamenti senza precedenti, nella Chiesa Cattolica, non sono una benedizione, bensì un grave danno per chi non è Cattolico, dal momento che il risultato di questo “adeguamento” della Chiesa, non porta soltanto agli scandali sacerdotali a cui stiamo assistendo, ma anche al fallimento dell’elemento umano della stessa nel compiere un’azione – la solenne consacrazione della Russia – che porterebbe grandi benefici all’umanità intera.
Padre Paul Kramer
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