venerdì 4 settembre 2020

San Pio X sconfigge la rivoluzione modernista



La Battaglia  Finale del Diavolo

Papa San Pio X, che ascese al trono Pontificio nel 1903, riconobbe  nel modernismo una piaga pericolosissima, da debellare al più  presto. Egli dichiarò guerra al modernismo isolando, rivelando e  condannando sistematicamente le sue numerose ed erronee  affermazioni. In particolare, Pio X pubblicò un’enciclica monumentale  contro il modernismo (Pascendi) ed un Sillabo degli errori modernisti (Lamentabili). Questo grande Papa, nell’Enciclica Pascendi, scrisse: “che  niuna parte risparmiano della cattolica verità, niuna che non cerchino di  contaminare”. Nella stessa enciclica egli definì il modernismo “la sintesi  di tutte le eresie”, dichiarando che l’obbligo più importante per il Papa  è quello di assicurare la purezza e l’integrità della dottrina Cattolica, e  che se egli non avesse fatto niente, sarebbe venuto meno al suo compito  essenziale.109

Ma Papa San Pio X non si fermò certo qui. Pochi anni dopo la Pascendi, capendo che i modernisti dovevano essere sconfitti prima che  si risollevassero e causassero nuovi disordini nella Chiesa, questo santo  Papa promulgò la sua lettera Sacrorum antistitum, in cui ordinava a  tutti i sacerdoti ed a tutti gli insegnanti di compiere un Giuramento  Anti-Modernista. Egli aveva previsto l’arrivo dei modernisti dai seminari  e dalle università e scomunicò i disobbedienti ed i caparbi. San Pio  X sapeva che ciò che veniva attaccato dai modernisti era la natura  stessa della Chiesa, e chi attaccava, nella propria audacia, agiva ormai  apertamente per rovesciare i Dogmi e la Tradizione Cattolici: 

La gravità di questo male aumenta di giorno in giorno e deve  essere debellata ad ogni costo. Non stiamo più affrontando, come in principio, degli avversari ‘travestiti da pecore’, ma dei nemici  visibili ed a viso scoperto nelle nostre stesse case, i quali hanno fatto un patto con i principali avversari della Chiesa [Massoni,  Liberali, Protestanti, Ebrei, Mussulmani, ecc.] e sono in procinto di rovesciare la Fede… Essi vogliono rinnovarla come se fosse consumata dalla vecchiaia, vogliono aumentarla ed adattarla ai gusti del mondo, del progresso e delle comodità, come se essa fosse opposta non solo alla frivolezza di pochi, ma al bene stesso  della società… Non ci sarà mai abbastanza vigilanza e fermezza da parte di coloro che sono stati nominati fedeli custodi del sacro  deposito della dottrina evangelica e della tradizione ecclesiastica, per opporsi agli attacchi contro di essa.110

San Pio X riuscì efficacemente a fermare il diffondersi del  modernismo ai suoi tempi. Si racconta tuttavia, che quando ricevette  le congratulazioni per aver sradicato questo grave errore, San Pio X  rispose subito che malgrado tutti i suoi tentativi non era riuscito ad  uccidere la bestia, ma l’aveva semplicemente ricacciata sotto terra.  Egli mise in guardia la Chiesa che se i suoi pastori non fossero rimasti all’erta, il modernismo sarebbe tornato più pericoloso che mai.111 Come  vedremo, la profezia di San Pio X si sarebbe avverata in pieno.


Il modernismo torna alla carica

Una vicenda poco conosciuta, avvenuta durante il regno di Papa  Pio XI, ci dimostra quanto fosse viva e attiva la corrente sotterranea dei  pensieri modernisti, nel periodo successivo a quello di San Pio X.
Padre Raymond Dulac ci riferisce che al concistoro segreto del 23  maggio 1923, Pio XI chiese ai trenta Cardinali della Curia un’opinione  sull’eventualità di indire un concilio ecumenico. Erano presenti molti  illustri prelati tra i quali Merry del Val, De Lai, Gasparri, Boggiani e  Billot. I Cardinali suggerirono di non convocare il concilio. Il Cardinale  Billot avvertì: “L’esistenza di differenze profonde all’interno dello stesso  episcopato non può essere nascosta... [essi] corrono il rischio di dare  inizio a discussioni che si prolungherebbero a tempo indeterminato”. Boggiani fece presente le teorie moderniste dalle quali, disse, una  parte del clero e dei vescovi non era esente: “Questa mentalità può  portare alcuni Padri a presentare mozioni e ad introdurre metodi che  sono incompatibili con le tradizioni Cattoliche”.
Billot fu ancora più preciso, esprimendo il timore di vedere un  concilio “manovrato” dai “peggiori nemici della Chiesa, i modernisti,  che si stanno già preparando, come tutto sembra indicare, per portare  avanti la rivoluzione all’interno della Chiesa, un nuovo 1789”.112

Padre Paul Kramer

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