Come si vede, si tratta di “testimonianze” indiscutibili, a cui si possono aggiungere innumerevoli altri “fatti” accaduti, documentati, reali. Come questi:
– Il prof. Klaus Gamber, nel suo articolo: “Comunione sulla mano? Ragioni dell’inopportunità”, riporta questo triste e angoscioso episodio: «Una bambina di otto anni ha portato a casa l’Ostia santa, perché potesse comunicarsi anche il suo cagnolino, l’amato compagno dei giochi!» (cfr. in “Una Voce”, Supplemento a n. 91-92 del Notiziario gennaio-luglio 1990, p. 42). – Un parroco, don Karl Pfeiffer, ha reso noto un episodio (tutt’altro che sporadico!) di un ragazzo che aveva messo la Santa Ostia nella tasca dei pantaloni; poi, l’aveva fatta vedere in classe; quindi, riportata a casa, non “si ricorda dove”. Fatte le debite investigazioni, si è constatato che altri ragazzi della stessa classe avevano commesso l’identico sacrilegio. (Rheinischer Merkur, 10 gennaio 1975). – Da due lettere al direttore, nel “Kirchenboten di Osnabrück” del 13 luglio 1980 vi è lo sfogo e il disgusto che hanno destato gravi mancanze di rispetto (e di Fede!) osservate durante la Comunione, distribuita ai partecipanti di un pellegrinaggio a Clemenswerth. Citiamo: «... quasi 2.000 giovani presero parte al pellegrinaggio notturno. Mentre si distribuiva la Comunione, successe (...) che alcuni giovani potevano ricevere l’Ostia soltanto sulla mano sinistra, perché, nella destra, tenevano la sigaretta accesa. Uno di loro, con l’Ostia sulla mano, disse: “adesso vado da un altro prete che me ne darà una seconda!”. Una seconda Ostia consacrata? Perché?». Fin qui il lettore di Bremen! L’altro lettore - uno studentello - si lagna amaramente «dell’atteggiamento dei giovani presenti che fumavano prima e dopo la S. Comunione e assistevano alla Messa coricati per terra, senza dare alcun segno di comprendere il carattere sacro della Messa e dell’Eucarestia!». – Il 1° novembre 1975, durante una cerimonia di beatificazioni in Piazza S. Pietro, si sentì lo speaker che avvertiva che la “Comunione era personale”, e che non si poteva passare le particole di mano in mano, come stava invece accadendo! – Un altro identico passamano di particole consacrate lo si vide a Pompei, sotto gli occhi del Papa e del card. Ursi95. – Anche a Torino, (la città da dove partì, in Italia, la distribuzione della “Comunione nella mano”!) il card. Ballestrero dovette clamorosamente denunciare la profanazione di tante particole consacrate nelle “messe nere”. Ma non disse che Torino è, oggi, la capitale del “satanismo”, in Italia! – A Roma, le profanazioni sono numerosissime! Ad esempio: si sono trovate particole consacrate incollate alle porte di qualche chiesa e recanti bestemmie!
– Si sono trovate particole consacrate, gettate sui banchi e sui gradini d’ingresso… – Ogni settimana, in San Pietro, bisogna rincorrere qualcuno che si sta portando via l’Ostia consacrata… come “souvenir”! – Quando si tengono le Sante Messe sul sagrato di San Pietro, sempre, o quasi, si trovano sul selciato della piazza numerose particole, intere o in frantumi, finite sotto i piedi della folla!…
E così via. A centinaia!… A migliaia!…
del sac. dott. Luigi Villa
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