Il Mistero dell’Iniquità
Caso #9: L’attentato al palazzo Murrah di Oklahoma City
Il governo degli Stati Uniti ha mentito quando ha affermato che l’attentato esplosivo del 19 aprile 1995 contro il Palazzo Federale Alfred P. Murrah di Oklahoma City, sia stato compiuto da terroristi americani di estrema destra; ha mentito quando ha affermato che l’attacco è stato materialmente compiuto dal solo Timothy McVeigh e ha mentito quando ha affermato che è stata usata solo una bomba, in quell’attentato. La verità è che questo gesto criminale è stato organizzato da agenti della CIA, dell’FBI e dell’ATF in modo che sembrasse opera di una cellula di nazionalisti americani di estrema destra. Il generale Benton K. Partin, che per 30 anni è stato il Direttore dello Sviluppo degli Armamenti dell’USAF, ha pubblicato prove schiaccianti sul fatto che l’edificio era stato riempito di cariche esplosive, e che la detonazione dell’auto bomba non avrebbe potuto, da sola, far crollare l’edificio nel modo in cui avvenne quel giorno.489 Alcune riprese televisive, trasmesse da TV locali, mostrano altre due bombe inesplose – più potenti della prima – mentre venivano portate fuori dall’edificio da alcuni artificieri. Tuttavia, il governo pretende di volerci far credere che l’attentato sia stato causato solamente dal’autobomba di Timothy McVeigh. Il governo ha ripulito a fondo la scena del crimine, proprio come aveva fatto a Waco, rimuovendo qualsiasi prova incriminante. Più di 12 telecamere di sorveglianza hanno catturato il momento dell’esplosione, eppure nessun fotogramma di quelle riprese è stato mai pubblicato né tantomeno usato nei processi a carico di McVeigh e Nichols.490 Alcuni testimoni della scena del crimine hanno affermato d’aver visto, oltre a McVeigh, anche altre persone, che l’avrebbero aiutato a compiere l’attentato. Un altro testimone che ha avuto modo di vedere una registrazione delle telecamere di sorveglianza, che avevano filmato l’attacco, ha affermato che McVeigh era accompagnato da un complice dalle sembianze straniere. I filmati di sorveglianza, se ne conclude, devono per forza contenere prove che contraddicono le dichiarazioni del governo, secondo le quali McVeigh aveva agito da solo.
La giornalista investigativa Jayna Davis ha personalmente portato un enorme quantità di prove documentarie all’FBI, ma quest’ultima si è rifiutata di accettarle. Il perché non è un mistero, visto che a quanto pare l’FBI – come ha dimostrato Alex Jones – era coinvolta nella pianificazione dell’attentato attraverso un proprio informatore e membro di una organizzazione di facciata usata dall’FBI, il Southern Poverty Law Center491 nel cosiddetto centro di Elohim City.
L’Agenzia Federale per l’alcol, il tabacco, le armi da fuoco e gli esplosivi (Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives) era a conoscenza dell’attacco, prima che accadesse, ma non fece nulla per avvertire le persone all’interno dell’edificio. Anche quel giorno, proprio come durante gli attentati a Londra del 7 luglio 2005 e a New York dell’11 settembre 2001, stavano conducendo una simulazione di un attacco terrorista contro l’edificio. Poco prima che scoppiasse la bomba, proprio dietro l’angolo rispetto al Palazzo Federale, vennero fatti allineare in modo sospetto diversi camion dei pompieri. Nelle operazioni sotto false insegne, le esercitazioni vengono compiute apposta per nascondere l’operazione principale. Se qualcuno viene colto sul fatto, può tranquillamente giustificarsi dicendo che stava partecipando ad un’esercitazione. È accaduto proprio durante l’ultimo G8, quando la sicurezza tedesca ha fermato alcuni soldati americani nell’atto di nascondere dell’esplosivo all’interno del complesso dove si sarebbe tenuta la conferenza; anche in quel caso, i soldati si giustificarono dicendo che stavano partecipando ad un’esercitazione.
Inoltre, la scena del delitto venne demolita subito dopo l’attentato, proprio per cancellare qualsiasi prova e nascondere la vera natura del crimine. Sembra quasi incredibile ma due anni prima dell’attentato di Oklahoma City, Martin Keating, fratello del governatore dell’Oklahoma Frank Keating, aveva pubblicato un romanzo intitolato The Final Jihad, nel quale si complottava di far saltare in aria proprio l’Edificio Federale della Città di Oklahoma. In quel romanzo, il nome dell’attentatore era... Tom McVey.
Caso #10: l’Iraq
Il governo degli Stati Uniti (e quello britannico) hanno mentito quando hanno affermato che il governo Iracheno di Saddam Hussein era in possesso di armi di distruzione di massa. Questa menzogna è stata successivamente smascherata come tale, in modo talmente evidente che non c’è più neanche il bisogno di commentarla, se non per richiamare l’attenzione sulle successive e tuttora costanti menzogne, da parte del governo americano, sul fatto che le operazioni militari di conquista in Iraq si siano concluse. È vero che le operazioni militari convenzionali sono cessate, in Iraq, dopo che i governi americano e britannico l’hanno conquistato in modo illegittimo e senza alcuna provocazione, occupandolo con le loro forze e instaurandovi un nuovo regime fantoccio. Tuttavia, sin d’allora, si sono succedute tutta una serie di operazioni militari a bassa intensità, cioè operazioni nonconvenzionali, asimmetriche o di guerriglia. Questa guerra irregolare a bassa intensità continua imperterrita anche al giorno d’oggi, in modo da far sembrare necessaria la presenza permanente di forza militari statunitensi in Iraq.
Padre Paul Kramer
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