giovedì 5 agosto 2021

Il Terzo Segreto predice: La Grande Apostasia nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II

 


La Battaglia Finale del Diavolo


Il Concilio Vaticano Secondo annunciato nel 1959 e i subdoli attacchi ai dogmi da parte di quel Concilio 

Sin dal Concilio Vaticano II abbiamo avuto modo di assistere a  numerosi attacchi, seppur assai subdoli ed indiretti, contro le definizioni  solenni della Chiesa. Il Vaticano II è stato un Concilio cosiddetto pastorale, che si è rifiutato di esprimersi con pronunciamenti solenni ma  che – secondo alcuni – è effettivamente andato contro alcune precedenti  definizioni solenni ed infallibili. Ma il Concilio, come abbiamo visto,  desiderava essere “pastorale” proprio per evitare tali solenni definizioni,  per evitare qualsiasi condanna di errori, come aveva dichiarato Papa  Giovanni XXIII nel discorso d’apertura. Cosa c’è di male in tutto ciò?  Ebbene, il problema sta nel fatto che per quel piccolo dettaglio di non  voler dare definizioni solenni, la porta del Concilio venne lasciata aperta  all’utilizzo di termini e concetti che avrebbero minato alle fondamenta  le definizioni solenni già esistenti – lo stesso trucco usato dagli Ariani  nel IV° secolo per creare discordia all’interno della Chiesa, col quale  erano quasi riusciti a sovvertire tutta la Chiesa.

La stessa cosa sta succedendo ancora, sin dall’apertura del  Concilio Vaticano Secondo. Ma i fedeli hanno un rimedio per questo  problema: il Vaticano II non ha usato la propria autorità fino ad  esercitare il suo supremo Magistero, cioè il suo potere di definire la  dottrina o di condannare gli errori. Poiché non ha esercitato questa  autorità, ogni cosa che è stata insegnata al Vaticano II che non sia stata precedentemente definita in modo infallibile, deve essere esaminata alla  luce delle definizioni dogmatiche infallibili ed agli insegnamenti della  Chiesa Cattolica.

Questo, tuttavia, non accade più: la gente ormai reinterpreta la  “Fede” alla luce del Vaticano II. Era sicuramente questo ciò di cui parlava  la Madonna di Fatima quando disse, andando dritta al problema, che il dogma della Fede si sarebbe sempre conservato in Portogallo – ma che  si sarebbe chiaramente perso in altri paesi – e dicendo poi a Suor Lucia  che i suoi avvertimenti dovevano essere resi noti nel 1960, proprio nel  momento in cui sarebbe stato annunciato il Concilio. 

Questa conclusione è confermata dalle omelie tenute da Giovanni  Paolo II a Fatima, nel 1982 e nel 2000. Nel 1982, il Papa affermò che le  fondamenta della nostra salvezza venivano minate. Nel 2000, durante  l’omelia in occasione della beatificazione dei Beati Giacinta e Francesco,  Papa Giovanni Paolo II ci mise in guardia contro i pericoli che mettono  a rischio la salvezza delle nostre anime, dicendoci che: “Il Messaggio  di Fatima è un richiamo alla conversione, facendo appello all’umanità  affinché non stia al gioco del ‘drago’, il quale con la ‘coda trascinava  giù un terzo delle stelle del Cielo e le precipitava sulla terra’” (Ap. 12,  4). Ma di tutto questo non v‘è traccia alcuna nelle parti pubblicate del  Messaggio di Fatima. Deve essere pertanto contenuto nel Terzo Segreto.  Il Papa ci disse che il Terzo Segreto riguarda i pericoli per la Fede e  che un terzo del clero Cattolico sta in realtà lavorando per il demonio,  portando quindi con sé molte anime all’inferno.340  

Padre Paul Kramer,

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