Fu così che sbocciò la primavera, la tua primavera, quando lasciasti dietro di te l’inverno con le sue scorie, i suoi detriti portatori di affanni e di malattie. Sei guarito perché ti sei scrollato di dosso l’inverno. É facile ormai intravvedere l’evolversi e lo svolgersi del tuo tempo. Sei libero senza più l’antico affanno. L’amico che tu amavi ti ha tradito, tu lo hai lasciato libero di andare, di correre, di inseguire con tutto l’entusiasmo le sue chimere.
È tuo ora il tempo, perché per te è primavera.
Tu puoi ora solo o in compagnia raccogliere i frutti, raccoglierti in rinnovate energie.
Non ti manca l’amico che hai amato. È l’amico traditore che è privo di te.
L’amor tuo vive perché è tornato interamente a te. Ora ne puoi disporre meglio di prima perché sei ricco più di prima. Sei ricco della conoscenza, della sofferenza.
Il tuo è un amore che si conosce che si sa valutare. Riprendi a piede libero il tuo cammino in compagnia della ricchezza che ti sei guadagnato. Godi in silenzio i beni che hai accumulati e stai a guardare sereno quello che accadrà intorno a te.
È il crollo, è la rovina di chi ha creduto di poter disprezzare il bene profondo. È il crollo di chi ha preferito inseguire le chimere. Ma tu non vedi il male che c’è in quei cuori.
Vedi dei volti senza luce che accusano per non essere accusati.
E tu prosegui il tuo cammino, vai avanti e vedrai oltre.
Al di là del bene e del male c’è una grande conquista che devi fare.
È la conquista di una vita tua, una vita che sarà in eterno un centro di forza, di amore, di felicità. Il mio Potere si esercita attraverso la volontà da te espressa.
La volontà tua mette in moto il mio potere. Io ero, Io sono il tuo Dio; per aiutarti a capire che sono il tuo più vero e sincero amico, mi sono fatto uomo come sei tu. Ti chiedo di essermi amico perché ti dimostri, e ti dimostrerò la più grande, più vera e sincera amicizia.
Per toglierti la paura di me mi feci uomo come te. Perché dovresti avere paura di me?
Non sono stato e non sono tuttora un uomo come te?
È vero che sono anche il tuo Dio, ma sono anche un vero uomo, perciò comprendo tutte le debolezze dell’uomo! Sai che ti dico? Ebbene, Io voglio dirti che prima di tutto Io sono il tuo vero amico! E tu che ne pensi? Mi vuoi per amico?
Io accetto la tua amicizia e ti dono tutta la mia! Ora devi ascoltare tutto quel che ti dico:
1) ricordati sempre di chiamarmi il tuo più caro amico;
2) ricordati che sono anche il tuo Dio, quando ti occorre un grande aiuto e favore dal tuo più grande e potente amico;
3) io ti sono Uomo amico, per essere sempre al tuo fianco come l’amico più caro e più gradito;
4) io voglio esserti Dio per darti tutto quello che solo un Dio amico può donarti;
5) perciò tienimi come il tuo più caro amico;
6) io in cambio ti donerò da semplice e sincero amico, tutto quello che come Dio non oseresti domandarmi;
7) la tua sincera amicizia è tutta la gioia mia;
8) per rendere più facile e più confidenziale il nostro patto di amicizia dimenticati che sono anche il tuo Dio;
9) rivolgi le tue parole, i tuoi pensieri a me, come uomo si rivolge all’amico uomo; in tale confidenza e amicizia fra uomo e uomo, l’intesa nostra sarà piena e perfetta;
10) quando tu mi parli come si parla all’uomo amico, sento più vera e sentita la tua amicizia e il tuo amore per me. La mia gioia è tanta che faccio l’impossibile come uomo per donarti, nel nascondimento di amico uomo, tutto l’amore che solo come Dio posso donarti. Tu amami sempre e chiamami l’Uomo, il tuo amico Uomo. Da vero uomo io saprò ricambiarti per darti, nella mia amicizia di uomo, tutto ciò che il tuo Dio può donarti.
Nell’ amicizia mia per te voglio essere l’Uomo amico tuo; nei doni che ti voglio offrire amerò essere splendido e generoso come un vero Dio, onnipotente e onnisciente. Io sono un Uomo che ti ama come solo Dio sa e può amare. Io sono un uomo potente che ama dividere con l’amico suo, ogni potere. Ti sono amico con tutto il cuore; anche se sono grande, ho saputo farmi piccolo pur di poter vivere nell’amore del tuo piccolo cuore di uomo. Tu sei il mio amico, sei l’amico dell’Uomo che sa farsi il tuo Dio quando è richiesto l’intervento potente di Dio, per difendere, dai rapaci uomini, il bene della nostra amicizia di due uomini che vogliono restare per sempre amici fedeli.
Luigi Gasparri
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